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[2023] Trasferirsi all’estero dove conviene? 15 paesi dove andare a vivere

Dove trasferirsi all’estero? Come scegliere la nazione dove si vive meglio? Quali sono i migliori posti in Europa o nel mondo? A volte l’unica alternativa è trasferirsi: poche prospettive di crescita, guadagni bassi, nessun futuro; altri invece amano il cambiamento e sono costantemente alla ricerca di nuove sfide.

Indipendentemente da quale sia il tuo motivo, in questo articolo vedremo quali sono i migliori posti dove andare a vivere considerando aspetti quali: possibilità di trovare lavoro e opportunità di business, ma anche il costo della vita, lo stipendio medio, la sanità, la sicurezza e il clima.

Andare a vivere all’estero

Non esiste un posto universalmente riconosciuto migliore rispetto ad un altro. La scelta di emigrare è molto personale. Alcuni potrebbero essere alla ricerca di nuove opportunità di lavoro, altri vorrebbero solo un luogo dove stare bene con la famiglia, per altri ancora potrebbero essere prioritari altri aspetti: il cibo, il clima, la distanza da casa, la cultura.

Nonostante ciò, trasferirsi all’estero è un’opportunità. Permette di uscire dalla propria zona di comfort, di imparare una lingua straniera e di conoscere nuovi luoghi e nuove persone.

È una scelta, inoltre, che non ha età, un neolaureato potrebbe pensare ad un’esperienza di studio o lavoro all’estero, ma allo stesso modo cambiare vita e decidere di lavorare all’estero è una decisione che può essere presa a 40 anni o a 50 anni. Si tratta altresì di una scelta compiuta da molti pensionati, i quali principalmente sono alla ricerca posti in Europa dove il costo della vita è inferiore.

Come evidenziato dal rapporto di Fondazione Migrantes gli italiani iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiana Residenti all’Estero) sono quasi 5 milioni e 300 mila. Il 15.9% degli italiani all’estero vive in Argentina, il 14,5% in Germania, l’11,8% in Svizzera. Seguono: Brasile, Francia, Regno Unito e Stati Uniti.

Insomma, non è mai troppo tardi per provare a migliorare le proprie condizioni di vita, ma quali sono i paesi dove si vive meglio?

Trasferirsi in Spagna

Emigrare in Spagna è una scelta compiuta da molti italiani, i quali vedono nella Spagna un Paese molto simile all’Italia. La Spagna offre interessanti opportunità nel settore della ristorazione e del turismo, soprattutto in città quali: Madrid, Barcellona, Valencia e Alicante. È un Paese ideale anche per i nomadi digitali e per le famiglie.

Tra i punti di forza si annovera il costo della vita, in generale inferiore rispetto all’Italia; tuttavia, ciò si traduce anche in stipendi più bassi. Per un italiano trasferirsi in Spagna è piuttosto semplice. È sufficiente iscriversi all’anagrafe, ottenere in NIE e iscriversi alla Seguridad Social, una sorta di INPS spagnola.

La vicinanza del Paese all’Italia, la presenza di numerosi voli low cost, una pressione fiscale inferiore rispetto all’Italia sono tutti aspetti che rendono la Spagna una meta ambita sia per motivi di studio, sia per trovare lavoro sia per aprire una nuova attività o un business in proprio.

Trasferirsi in Portogallo

Trasferirsi in Portogallo è la soluzione ideale per chi è alla ricerca di un Paese dove vivere con pochi soldi. La maggior parte degli italiani vivono a Lisbona, ma tutto il Portogallo da nord a sud offre luoghi dove trovare lavoro in svariati settori: agricoltura, servizi e industria.

Per un cittadino europeo è possibile visitare liberamente il Portogallo per tre mesi dopo di che i documenti principali da ottenere sono: l’autorizaca de residencia e la carta de contribuinte.

Il Portogallo è una meta sempre più ambita da numerose persone: studenti Erasmus, lavoratori con e senza famiglia e pensionati.

Il clima favorevole, la mentalità accogliente della popolazione, i ritmi di vita rilassati sono tutti aspetti molto apprezzati.

Tra le difficoltà si evidenzia: la necessità di conoscere il portoghese, un sistema sanitario ibrido e gli stipendi medi più bassi rispetto all’Italia.

Trasferirsi in Grecia

Può essere considerata una scelta coraggiosa, ma la Grecia è una delle nazioni dove si vive meglio che sta cercando di risollevarsi dalle recenti crisi economiche. Nonostante gli stipendi bassi e la disoccupazione elevata, vi sono comunque aziende alla ricerca di personale altamente qualificato disposte a retribuire il lavoratore con uno stipendio sufficiente per vivere bene.

A questi aspetti si aggiunge l’accoglienza del popolo greco, il quale vi farà sempre sentire a casa. Certo il Paese ha ancora molti problemi irrisolti: dalla burocrazia, ai trasporti pubblici, fino ai sistemi sanitari e scolastici dagli standard non elevati. Tuttavia, un nomade digitale, un pensionato o un imprenditore troverà un ottimo clima, un buon cibo e un patrimonio culturale senza pari.

Trasferirsi in Svizzera

Non si può dire che dal punto di vista economico trasferirsi in Svizzera convenga. Se da un lato la disoccupazione è pressoché inesistente e il reddito medio molto elevato, dall’altro il costo della vita è tra i più alti nel mondo soprattutto in città quali Ginevra o Zurigo. La Svizzera è, nonostante ciò, uno dei migliori paesi dove andare a vivere.

Come confermato dal sondaggio di Expat il Paese è tra i più stabili e ricchi al mondo. Emigrare e trovare lavoro in Svizzera significa percepire uno stipendio medio annuo superiore ai 100.000 EUR, una prospettiva che attrae numerosi giovani laureati.

Trasferirsi in Francia

Andare a vivere in Francia significa raggiungere quasi mezzo milione di Italiani che hanno deciso il Paese d’oltralpe come luogo per vivere e lavorare.

La Francia è un Paese che attrae, sia perché confinante con l’Italia, sia perché economicamente stabile, in grado di garantire un salario minimo elevato e una buona qualità della vita.

Per un cittadino italiano trasferirsi in Francia è semplice, non c’è bisogno di alcun visto se non di registrarsi presso il comune della città scelta.

Così come che per altri Paesi, trovare lavoro in Francia tuttavia non è semplicissimo. L’abbondanza di lavoratori poco qualificati e le barriere linguistiche potrebbero essere un problema. Le cose cambiano nel caso in cui si abbiano competenze specifiche. In particolare, lavoratori qualificati in: biotecnologie, energie rinnovabili, economia digitale, hanno ottime possibilità di trovare rapidamente lavoro.

Trasferirsi in Germania

Tra i posti dove trasferirsi in Europa, la Germania è storicamente una meta ambita da molti italiani. La Germania offre importanti opportunità di lavoro, accogliendo sia lavoratori meno qualificati sia lavoratori dalle elevate skills e competenze.

Per trovare lavoro in Germania, il primo passo è ottenere il Steueridentifikationsnummer, un codice che attesta la residenza del cittadino nello stato tedesco.

Si evidenzia inoltre che per riuscire ad ottenere un colloquio di lavoro, il curriculum non basta, ma è necessario preparare anche una lettera di presentazione. Inoltre, avere una o più referenze aiuta nel trovare occupazione in tempi brevi.

Tra le difficoltà che si è soliti incontrare, una di queste è la lingua. Imparare il tedesco non è semplice.

Non conoscerlo può essere un limite e ostacolare la ricerca del lavoro. Bisogna infine considerare che il costo della vita è piuttosto elevato soprattutto in città quali: Berlino, Monaco di Baviera e Francoforte.

Tuttavia, un eccellente sistema scolastico, stipendi elevati, bassa criminalità e l’efficienza generale del sistema tedesco rendono la Germania una nazione all’avanguardia dove si vede vive e tutto ciò rappresenta una concreta possibilità anche per chi ha famiglia.

Trasferirsi in Olanda

Tra le tante possibili mete dove trasferirsi in Europa vi è l’Olanda, uno dei Paesi dove si vive meglio sotto molti aspetti: stipendi elevati, servizi, ambiente e possibilità di fare carriera. Andare a vivere nei Paesi Bassi è semplice per un italiano, poiché l’Olanda è uno dei 26 paesi dell’area Schengen.

Secondo le norme vigenti, è possibile trascorrere liberamente i primi 4 mesi, dopo di che è necessario registrare la propria presenza presso il Comune di residenza, richiedere e ottenere il CSN (codice fiscale olandese) registrarsi all’IND (servizio di immigrazione), iscriversi ad un servizio sanitario privato e ottenere la DigID cioè la carta d’identità in formato elettronico.

Trasferirsi in Olanda, al pari di altri paesi avanzati dell’Europa del Nord ha alcuni vantaggi e alcuni svantaggi.

È un Paese particolarmente meritocratico, la burocrazia è efficiente e i servizi pubblici efficienti. Tali aspetti rendono molto semplice per un lavoratore qualificato trovare lavoro e ambientarsi.

Tra gli svantaggi si annovera il costo della vita elevato, il servizio sanitario privato e il clima decisamente diverso da quello a cui può essere abituato un italiano.

Trasferirsi in Finlandia

Andare a vivere all’estero in Finlandia significa scegliere il Paese più felice al mondo. Il paese scandinavo si caratterizza per l’elevata sicurezza, per l’assistenza sanitaria gratuita.

Come evidenziato dal Word Economic Forum, nonostante nell’immaginario comune i nordici siano persone schive, la comunità finlandese risulta tra le più altruiste al mondo.

Inoltre, in tema di diritti del lavoro, si evidenzia che la Finlandia ha praticamente raggiunto la parità dei generi.

Se non spaventa il clima, trasferirsi con la famiglia in Finlandia può essere una scelta di vita coraggiosa ma appagante. Il Paese ha il più basso divario tra alti e bassi redditi, la qualità della vita è eccellente e vi sono numerose tutele per i disoccupati, i quali sono aiutati sotto ogni punto di vista al fine di trovare rapidamente una nuova occupazione.

Infine, la Finlandia è un paese moderno e sicuro: ottimi trasporti pubblici, un efficiente sistema scolastico e sanitario, criminalità inesistente e aria pulita.

Trasferirsi negli Stati Uniti

Trasferirsi negli Stati Uniti è possibile a determinate condizioni. Un classico visto turistico permette di visitare il Paese per soli 90 giorni ma se il desiderio è trasferirsi per lavorare, allora bisogna procurarsi un Worker Visa di tipo H1-B valido per tre anni e rinnovabile.

Trasferirsi da soli o con la famiglia negli Stati Uniti implica entrare in una nazione caratterizzata da un costo della vita abbastanza alto. Si consideri che il reddito annuo è di circa 40.000 USD e pertanto è necessario trovare un lavoro da quasi 2.000 USD al mese per riuscire a vivere senza troppe rinunce.

Altri aspetti da considerare sono i costi per l’assicurazione medica e le elevate spese per l’affitto e per i trasporti.

Emigrare alla ricerca di fortuna negli Stati Uniti richiede quindi un elevato budget iniziale. La meta è l’ideale per lavoratori qualificati: scienziati, ricercatori, esperti di nano e biotecnologie. La richiesta di lavoratori preparati è elevata negli Stati Uniti e dovrebbero essere questi ultimi a pensare agli Stati Uniti come un posto ideale dove fare carriera.

Trasferirsi in Canada

Trasferirsi in Canada risponde all’esigenza di chi vuole trasferirsi all’estero senza rinunciare ad elevati standard di vita. Il Canada ha un sistema scolastico e sanitario all’avanguardia, città vivibili, bassi tassi di disoccupazione e anche un’attiva comunità italo-canadese.

Che l’obiettivo sia trasferirsi a Toronto, Vancouver, Ottawa o Montreal, efficienti uffici dedicati agli immigrati agevolano i processi di inserimenti del lavoratore. Tuttavia, trasferirsi richiede comunque l’ottenimento di un visto specifico.

In Canada sono previste due tipologie: il temporary worker riservato ai lavoratori a tempo determinato e lo skilled worker riservato ai lavoratori che hanno elevate competenze sia sotto il profilo della formazione che linguistico.

Il Canada, in definitiva è tra i migliori paesi dove vivere all’estero, abituato ad accogliere persone straniere, fortemente avanzato e dai bassi tassi di disoccupazione.

Trasferirsi in Cina

Trasferirsi in Cina nella Repubblica Popolare vuol dire entrare in contatto con una cultura completamente diversa da quella occidentale. La Cina è una nazione immensa che accoglie quasi 1 miliardo e mezzo di persone. Sono pochi gli italiani emigrati in Cina, se ne contano circa 10.000, tuttavia sono molteplici le opportunità di lavoro, soprattutto per chi ha elevate e specifiche competenze.

Per entrare nel Paese c’è bisogno di visto specifico a seconda dello scopo del trasferimento. Trasferirsi per motivi di studio richiede il visto (X). Trasferirsi per motivi di lavoro il visto (Z), trasferirsi per motivi d’affari il visto (M).

Prima di partire è necessario pianificare ogni aspetto: studiare un po’ di cinese è basilare per riuscire ad entrare in contatto con la cultura del luogo. Attenzione, a controllare la situazione attuale dato che con la pandemia le possibilità di visitare la Cina sono molto ridotte.

Trasferirsi in Thailandia

La Thailandia, conosciuta anche come la “Terra dei Sorrisi”, è uno dei paesi dove si vive meglio. Un basso costo della vita, un regime fiscale favorevole per avviare un’attività, un sistema sanitario efficiente e in molte zone una natura ancora incontaminata.

Trasferirsi in un paese del sud-est asiatico, potrebbe causare alcuni problemi di adattamento. Il clima, infatti, è molto diverso da quello italiano: da metà aprile fino a novembre è particolarmente piovoso, la religione principale è il buddismo.

La meta più ambita è sicuramente la capitale Bangkok, una megalopoli dove le opportunità di business non mancano; tuttavia, bisogna fare i conti con una cultura molto diversa che potrebbe rendere difficile la vita ad un aspirante imprenditore.

Trasferirsi in Corea del Sud

Coloro che hanno elevate competenze in informatica e tecnologia e hanno in desiderio di andare all’estero per lavorare nel loro settore potrebbero considerare la Corea del Sud.

Il Paese è una vera potenza economica asiatica, la cui città Seul è un centro dove tradizione e progresso si fondono alla perfezione. Il tenore di vita è buono e i costi non eccessivamente elevati.

Trasferirsi per lavorare in Corea del Sud, tuttavia non è semplicissimo. È necessario stabilire contatti con aziende del luogo e ricevere un nulla osta da parte di queste.

Trasferirsi in Australia

L’Australia è una delle nazioni dove si vive meglio: qualità della vita, clima temperato, una popolazione multietnica e numerose possibilità di lavoro. Sono questi gli aspetti che spingono oltre 100.000 italiani ogni anno a visitare l’Australia in cerca di nuove opportunità.

Sydney e Melbourne risultano le mete più ambite. Si tratta di due città dove la qualità della vita è eccellente.

Sebbene sia il sogno di molti, andare a vivere in Australia non è semplice. Visitare il Paese con un visto turistico è concesso a tutti, ma trasferirsi in pianta stabile è decisamente più complesso, salvo che non sia un’azienda stessa a richiedere un lavoratore dall’estero.

Trasferirsi in Australia è una scelta compiuta anche da molte famiglie con bambini piccoli, desiderose di cambiare completamente vita. I bambini possono così imparare l’inglese, crescere in un contesto multi-etnico e accedere ad un’istruzione di qualità.

Trasferirsi in Brasile

Trasferirsi in Brasile è una delle migliori opzioni per chi ha il desiderio di provare un’esperienza lavorativa in Sud America. Il Paese da decenni è ormai considerato in via di forte sviluppo e ciò lo rende una meta ambita soprattutto per coloro che hanno la possibilità di investire.

Per coloro che invece desiderano trasferirsi e trovare lavoro in Brasile, le cose non potrebbero essere così semplici. La burocrazia è arretrata e lenta, gli uffici pubblici ancora disorganizzati a cui si aggiungono elevati tassi di disoccupazione soprattutto tra le donne che superano il 30%.

Tra i vantaggi si annovera il costo della vita, la moneta locale, il Real brasiliano ha un cambio particolarmente favorevole per gli europei, i quali possono riuscire a vivere anche con 700 EUR al mese.

È possibile visitare il Brasile con visto turistico per 90 giorni, scaduti i quali, è necessario un visto permanente. Quest’ultimo può essere ottenuto o investendo nel paese, ad esempio aprendo un’attività, oppure nel caso si abbia un contratto di assunzione da parte di un’azienda brasiliana. È possibile anche trasferirsi come pensionati a condizione che si abbia una pensione di almeno 1.350 EUR.

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