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Come creare un logo in 10 passi: idee, consigli e programmi gratuiti

L’esigenza di creare un logo nasce ogni qual volta si decide di avviare un’attività, un negozio o un qualsiasi nuovo business.

Realizzare un logo che sappia comunicare un messaggio e allo stesso tempo in grado di attirare l’occhio dell’osservatore, non è così semplice. Può essere necessario rivolgersi a figure quali: grafici ed esperti in comunicazione, prima di riuscire a ideare un logo che davvero rappresenti appieno il proprio business.

In questo articolo, vedremo dapprima cos’è e com’è fatto un logo, successivamente quali elementi proprio non possono mancare in un logo professionale e infine ci concentreremo su come effettivamente dare vita all’idea: quali programmi e tool utilizzare, come distinguersi dalla concorrenza, l’importanza dei colori e tutti gli aspetti da considerare.

Cos’è e a cosa serve il logo

Il logo è l’elemento grafico centrale del proprio brand, insieme ad elementi quali: nome, logotipo, pittogramma e payoff definisce l’intero marchio.

Possiamo definire il logo come l’elemento essenziale per definire l’identità della propria attività.
Si tratta, in via generale, di un elemento grafico composto da due elementi:

  • Il pittogramma
  • Il logotipo.

Il primo è il classico simbolo, si pensi alla mela della multinazionale Apple, o al noto panda simbolo del WWF. Il secondo (il logotipo) è la parte testuale. Si pensi a Google, un logo formato da sole lettere e quindi dal solo logotipo.

Come vedremo sono molti gli elementi da considerare prima di realizzare un logo, tra questi: la forma, il font, i colori.

Creare un logo aziendale: quali caratteristiche

Disegnare un logo può realmente aiutare la crescita del proprio business. Un logo professionale è bene rispetti poche ma determinanti caratteristiche. In particolare:

Facile da ricordare

È importante che il logo riesca rapidamente a imprimersi nella mente dell’osservatore. Per questo motivo la tendenza è creare l’elemento utilizzando pochi colori, senza particolari dettagli.

Si pensi al simbolo utilizzato dalla NIKE, una semplice virgola o al logo tipo Coca-Cola: la scritta in corsivo tende a rimanere impressa nella mente di chiunque.

Durevole

Il logo andrebbe realizzato con l’obiettivo di modificarlo il meno possibile in futuro. Sebbene non manchino casi in cui note aziende si sono adoperate per un restyling completo del logo e di tutti gli elementi grafici, ogni modifica potrebbe causare smarrimento negli osservatori.

Coerente

Disegnare un logo significa anche tener conto della propria organizzazione: i colori utilizzati, i valori, il settore.

Ogni elemento andrebbe valutato con cura al fine di realizzare un tratto distintivo e d’impatto. Per fare un esempio, un’azienda agricola potrebbe includere colori ed elementi che richiamano la natura, un logo di un ristorante potrebbe contenere tipici elementi del settore: forchette, piatti o bicchieri stilizzati.

Unico

Come evidenziato nella guida alla registrazione del marchio, il logo essendo un elemento del marchio può essere registrato così da godere del diritto di utilizzo esclusivo ed evitare che altri possano appropriarsene. Tuttavia, al fine di registrare il logo, è necessario che questo rispetti diversi requisiti: unicità, originalità, liceità.

Adattabile

Un classico logo “fai da te”, può risultare difficile da utilizzare. Un grafico professionista, infatti, sa bene che il logo può essere utilizzato in molteplici contesti:

  • Sul sito web
  • Nelle brochures
  • Sull’insegna del negozio
  • Sui social network.

È importante quindi creare un logo in formato vettoriale, così che possa essere ingrandito senza perdere di qualità e posizionamento liberamente.

Leggibile

Molta importanza andrebbe attribuita alla leggibilità. Un logo poco leggibile può rivelarsi deleterio non riuscendo a comunicare il messaggio desiderato. In tal senso è importante scegliere con cura la giusta combinazione tra colori e caratteri.

Creare un logo professionale in 10 passi

Ora che abbiamo definito le caratteristiche basilari di un logo, non resta che vedere come effettivamente crearlo. I seguenti punti permettono rapidamente di dare vita alla propria creazione:

Valutare di coinvolgere un professionista

Come vedremo nel prossimo paragrafo non mancano programmi (anche gratuiti) che permettono di realizzare un logo in completa autonomia.

Tuttavia, realizzare un logo non è semplice. Sono necessarie doti creative e abilità in disegno.

Il primo passaggio consiste nel definire chi si occuperà del disegno. Qualora non si avessero le giuste competenze è indicato coinvolgere un grafico o un’agenzia di marketing e comunicazione.

Definire il messaggio

Il logo ha un’importante funzione comunicativa. Per questo motivo, sia se si decida di procedere in autonomia sia se si opti per coinvolgere altri professionisti, bisogna avere ben chiaro in mente quale messaggio trasmettere.

L’obiettivo è riuscire a comunicare tutti i valori aziendali con un’immagine esplicitando:

  • Di cosa ti occupi
  • Cosa commercializzi.

Per facilitare il compito può aiutare realizzare un brief creativo. Nella pratica si tratta di realizzare un documento utile per:

  • Delineare gli obiettivi
  • Definire tutte le informazioni rilevanti
  • Allineare tutte le risorse incaricate del progetto.

In questa fase vengono quindi punti cruciali come: la tipologia di pubblico che si vuole raggiungere, il budget a disposizione, il tono e lo stile comunicativo da mantenere.

Lasciarsi ispirare

A questo punto può essere utile rivolgere lo sguardo ai loghi utilizzati da aziende e attività operanti nel medesimo settore.

Lasciarsi ispirare aiuta a definire colori, elementi e linee guida da rispettare. Guardare la concorrenza potrebbe quindi rivelarsi estremamente utile al fine di capire subito quali elementi proprio non possono mancare.

Oltre la concorrenza, uno sguardo andrebbe rivolto anche ai loghi iconici e famosi. Ad esempio, è inconfondibile l’eleganza e la raffinatezza presente nel logo (la mela) di Apple. Si tratta di un logo semplice che raggiunge l’obiettivo: rimanere impresso nella mente del consumatore.

Semplicità che ritroviamo anche nel logo Google. Qui non può passare inosservato l’uso dei colori e la dinamicità del logo stesso, il quale viene spesso aggiornato in occasioni di eventi, festività e ricorrenze.

Importanti spunti e lezioni di marketing e comunicazione possono essere tratti anche osservando il logo Coca-Cola. Il design riflette perfettamente lo stile americano, il lettering (corsivo) è iconico, comunica classe e immutato resiste dalla fine del 1800, da notare inoltre l’utilizzo del colore rosso, il quale comunica potenza, energia e passione.

Scegliere lo stile

Lasciarsi ispirare non vuol dire copiare. Dopo essersi fatti un’idea generale, bisogna perseguire un proprio stile.

Esistono numerosi loghi molto diversi tra loro. Dai classici loghi senza tempo, semplici e curati, fino a loghi più moderni, magari in 3D o di movimento.

Anche la forma geometrica del logo è importante. Tra i vari aspetti evidenziati nello studio “Does Your Company Have the Right Logo?”, forme circolare comunicano:

  • Gentilezza
  • Innovatività
  • Calore
  • Attenzione.

Propendere invece per una forma geometrica, significa porre l’accento su:

  • Durabilità
  • Affidabilità
  • Potenza
  • Rispetto.

Scegliere i colori

La scelta della giusta combinazione di colori è forse uno degli aspetti che più richiede attenzione.

Studiare un po’ di psicologia del colore potrebbe aiutare nella scelta.

In linea di massima, ogni colore comunica emozioni e messaggi molto diversi. Si pensi al rosso, indice di passione, amore, o al giallo, amichevole ed energico.

Molto in voga altresì il verde, un colore rilassante e spesso associato alla natura, o il blu, un colore primario e molto professionale, utilizzato da Visa, Ford o Facebook.

Dando uno sguardo hai colori utilizzati da note aziende possiamo notare anche l’uso del viola, ideale per comunicare spirito creativo e incentivare l’immaginazione, si pensi al logo “Yahoo”.

Il già citato colore verde, simbolo della natura, della crescita e utilizzato da Starbucks, Greenpeace e Spotify. Cosa dire poi nel nero, scelto da Hilton o Chanel, indica lusso, autorità, formalità.

È bene precisare che almeno chi è agli inizi può a buona ragione optare per un logo in bianco e nero, ripromettendosi di inserire i colori in futuro.

Decidere il carattere

Il logo, come abbiamo visto, spesso contiene anche il logotipo. La scelta del giusto carattere o font può essere molto complessa.

La scelta può ricadere su un font classico come i serif. Questo è molto utilizzato perché ha la caratteristica di adattarsi bene a numerosi disegni. Celebri aziende quali: Rolex, Mercedes-Benz e Prada sono esempi di brand di lusso che nel logo presentano i caratteri serif.

In alternativa, non è raro osservare creativi logotipi realizzati con caratteri script (in corsivo). Questa tipologia di carattere è l’ideale quando utilizzata per logotipi brevi, in quanto scritte troppo lunghe potrebbero rivelarsi difficili da leggere. Esempi di logotipi in corsivo sono: Cadillac, Harrods, Ray-Ban o Cartier.

Creare le prime bozze

Ora che sono stati valutati tutti gli elementi non resta che creare le prime bozze e schizzi. L’operazione può essere condotta utilizzando semplicemente carta e penna.

Qualora il compito sia stato commissionato a un professionista, allora è probabile che quest’ultimo crei delle bozze direttamente in formato digitale.

Indipendentemente dai casi, l’obiettivo è mettere insieme tutto ciò che è emerso nelle fasi precedente. È importante quindi riuscire a realizzare tra le 20 e le 30 bozze.

Trasformare le bozze in vettoriale

Il processo di creazione di un logo aziendale entra ora nella fase centrale. Dopo aver le 5 – 6 migliori bozze, queste è necessario trasformarle in formato vettoriale. Così facendo si riesce a valutare effettivamente la resa del logo nel mondo digitale e reale. Inoltre, il logo può essere: ingrandito, rimpicciolito, adattato alle pagine social.

Chiedere un feedback esterno

Nel penultimo step è importante riuscire a prendere una decisione definitiva. Bisogna quindi scegliere la migliore tra le 5 o 6 bozze, ormai trasformate in vettoriale. Questa fase è molto delicata e può essere una buona idea chiedere quanti più pareri esterni.

Il consiglio è di confrontarsi con i colleghi e gli altri lavoratori in azienda, con il proprio business coach, con gli amici e i parenti e con i clienti più affezionati.

Raccogliere opinioni esterne permette di far emergere eventuali criticità e punti di forza di ogni bozza, aiutando a scegliere il migliore.

Finalizzazione

L’ultimo step conclude il processo di realizzazione di un logo. Tenendo conto dei feedback emersi, vengono apportate le ultime modifiche e la creazione a questo punto è pronta per essere presentata al pubblico.

Programmi per creare loghi gratis e a pagamento

Creare un logo può risultare molto economico optando per programmi gratuiti e non affidandosi a professionisti del settore. Allo stesso tempo, i costi possono essere anche molto elevati, qualora si decida di contattare un rinomano grafico.

Per contenere al massimo le spese, ovviamente, bisogna acquisire alcune competenze e prendere dimestichezza con i diversi programmi gratuiti presenti sul web.

Vediamo quindi quali sono quali programmi free e a pagamento da poter utilizzare e come creare logo online gratis.

Logo Maker Hatchful

Se l’obiettivo è creare un logo gratis, professionale e soprattutto in pochi minuti, probabilmente il tool Shopify Logo Maker è la soluzione migliore.

Il programma online messo a disposizione dalla nota azienda Shopify permette di creare il proprio segno distintivo scegliendo tra decine di modelli diversi.

L’utilizzo del programma è molto semplice. Dopo essersi collegati al link è sufficiente cliccare su “Inizia”, quindi scegliere:

  • Il settore
  • Lo stile
  • Il nome dell’attività
  • L’utilizzo.

In pochissimi passaggi, il programma in automatico presenta alcune soluzioni che possono essere in parte modificate a piacimento e scaricate gratuitamente.

Inkscape

Diversamente dal primo Inkscape è un vero e proprio programma di editing grafico opensource. È considerato come tra le migliori alternative gratuita ai numerosi e simili programmi a pagamento.

Inkscape disponibile per Windows, MacOS e Linux, per essere utilizzato necessita un po’ di studio.

L’interfaccia infatti presenta numerosi strumenti da poter utilizzare e l’utilizzo potrebbe essere poco intuivo per chi non ha dimestichezza con simili software.

Launchaco Logo Maker

Launchaco Logo Maker è un altro celebre programma online pensato per realizzare loghi velocemente. Lo strumento è adatto per i principianti, i quali possono seguire la procedura guidata per ottenere un logo personalizzato. È possibile scegliere:

  • il nome dell’azienda
  • il font
  • i colori
  • le icone da inserire.

Al termine del lavoro è possibile scaricare la creazione gratuitamente.

Adobe Illustrator

Adobe Illustrator è tra i più famosi programmi e potenti programmi per la realizzazione di loghi e tanto altro.

Si tratta di un programma di grafica vettoriale a pagamento. Il costo è di 24,39 EUR mensili ed include Adobe Creative Cloud Express un’app quest’ultima pensata per i non professionisti e utilizzabile direttamente da smartphone.

GIMP

GIMP è un’ottima alternativa gratuita ad Adobe Illustrator, disponibile per Windows, MacOS e Linux. Il programma, molto sofisticato, può essere utilizzato per creare loghi, ma anche per fotoritocchi, fotomontaggi, e animazioni.

Disegnare un logo aziendale: quali errori non fare

È importante sottolineare quali errori non commettere durante la creazione del logo. Ogni piccola disattenzione può essere determinante. Gli errori più comuni sono:

Loghi troppo complessi

Un logo, come evidenziato in precedenza, dovrebbe essere semplice. Un design ricco di dettagli non si adatta bene quando stampato o quando rimpicciolito.

Troppi caratteri

I caratteri da utilizzare dovrebbero essere al massimo due. Bisogna considerare che l’occhio umano potrebbe avere difficoltà a riconoscere troppi caratteri in contemporanea. Meno se ne utilizzano più il logo risulterà leggibile e d’impatto.

Copiare

È doveroso soffermarsi ancora una volta sulla necessità di creare un segno distintivo unico e originale.

L’obiettivo infatti dovrebbe essere avere la possibilità in futuro di registrare il logo e gli altri elementi che compongono il proprio brand aziendale. Non rispettare tali requisiti significa non avere la possibilità di essere l’unico titolare autorizzato allo sfruttamento del tratto distintivo.

Dopo aver realizzato il logo, il consiglio è di verificare la presenza di uguali o simili creazioni presso la banca dati pubblica dell’UIBM e dell’EUIPO.

Non aver paura di cambiare

Sebbene l’obiettivo di chiunque sia realizzare un logo così memorabile da non doverlo cambiare negli anni a venire, nella realtà sono pochissime le aziende, anche multinazionali, che non hanno mai modificato gli elementi del proprio marchio.

Si pensi alla casa automobilistica, il cui logo è cambiato 23 volte dagli inizi del ‘900 fino ad oggi. Oppure si pensi alla Pepsi, un marchio presente da oltre 120 anni il quale è stato spesso rivisto e modificato.

Insomma, sebbene un cambiamento drastico potrebbe creare non poca confusione nel pubblico, piccoli aggiustamenti sono concessi e talvolta necessari.

Quanto costa un logo?

Vediamo infine quanto può costare commissionare la realizzazione di un logo.

Determinare i costi per realizzare un logo non è semplice. Come abbiamo visto, sebbene sia possibile utilizzare programmi gratuiti e cimentarsi nell’opera in autonomia, per disporre di un’opera originale, professionale e dotata dei requisiti per originalità e novità, è necessario contattare un professionista.

È possibile in tal senso sia contattare un grafico freelance, utilizzando piattaforme tipo: Fiverr, Addlance o UpWork, sia cercare sul web agenzie specializzate in grafica e comunicazione.

Poiché esistono varie tipologie di loghi, dai classici statici a complessi loghi in 3D e dinamici, i prezzi richiesti dal freelance o dall’agenzia possono essere molto variabili.

Un grafico alle prime esperienze potrebbe chiedere un compenso compreso tra i 100 e i 200 EUR. Mentre un grafico esperto potrebbe chiedere tra i 400 e i 3.000 EUR.

Il consiglio è di definire puntualmente di che tipo di creazione si ha bisogno, oltre che di verificare attentamente il portfolio del professionista al fine di valutare se il suo stile è affine alle proprie aspettative e richieste.

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