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Aprire una pizzeria: come fare, cosa serve e costi

Aprire una pizzeria significa intraprendere un’attività molto diffusa in Italia, servendo al piatto o al taglio la pizza una tipicità italiana amata da tutti: italiani e stranieri.

In questa guida vedremo come aprire una pizzeria vagliando tutte le alternative che il futuro titolare ha davanti a sé, vedremo i requisiti burocratici e la documentazione richiesta, i costi e i potenziali guadagni.

Come aprire una pizzeria

Aprire una pizzeria può essere un’idea di business vincente a condizione che ogni dettaglio venga studiato con cura.

È sufficiente guardarsi intorno per capire di avere un’elevata concorrenza. Secondo quanto emerso in uno studio della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, sono ben 130.000 le imprese che direttamente o indirettamente sono coinvolte nel settore. Di queste quasi 80.000 attività sono pizzerie, localizzate principalmente in Campania, in Sicilia e nel Lazio.

Ebbene, aprire una pizzeria in Italia è un business redditizio ma non per tutti. La scelta della materia prima e del locale, la cordialità, lo stile e l’arredo del locale, efficaci campagne pubblicitarie e un po’ di innovazione, che anche in questo settore è determinante, sono tutte componenti concorrono alla realizzazione di un’attività di successo.

Cosa serve per aprire una pizzeria

Prima d’ogni cosa, il consiglio è di scegliere che tipo di pizzeria aprire. Si può optare per una pizzeria classica, con servizio al tavolo e da asporto, oppure per una pizzeria al taglio ideale per un pranzo o una cena veloce in loco e da asporto. Alternativamente, si può unire l’attività di pizzeria ad altri servizi, è il caso dei ristoranti – pizzerie e dei bar pizzerie.

Dopo aver individuato la tipologia del servizio, si aprono due strade. Si può lanciare un proprio marchio o brand aprendo quindi una pizzeria da zero, oppure affidarsi al franchising, scegliendo tra le numerose proposte presenti sul territorio.

Programmare e pianificare l’attività, prima di addentrarsi nel complesso iter burocratico risulta determinante anche per avere una chiara idea dell’investimento e dei possibili guadagni.

Successivamente altri aspetti assolutamente necessari da considerare sono:

Il pizzaiolo e il personale

Colui che il occupa di preparare le pizze, il pizzaiolo, andrebbe scelto con cura. Preparare la pizza è un’arte infatti riconosciuta dall’UNESCO a riprova dell’importanza di tali figure nel locale.

Anche i camerieri e i restanti componenti dello staff andrebbero selezionati sulla base di aspetti quali: professionalità, capacità e cordialità, in quanto rappresentanti dell’identità della pizzeria e costantemente a contatto con il cliente.

Il locale giusto

Non da meno il locale dove verrà aperta la pizzeria andrebbe scelto con cura sia la posizione che gli arredi. Gli italiani sono abituati a mangiare la pizza sin da bambini e torneranno nuovamente in un locale solo se hanno la certezza di assaporare un prodotto ben realizzato.

Materie prime

Dalla pizzeria al taglio fino alle pizzerie gourmet vi è una crescente attenzione verso le materie prime. Molte pizzerie negli ultimi anni utilizzano farine biologiche e farine alternative: di kamut, alla canapa, di farro alle quali abbinano solo prodotti del luogo e comunque riconosciuti ed affermati.

È il caso del pomodoro San Marzano o della mozzarella di bufala DOP, giusto per riportare alcuni esempi.

Pubblicità e marketing

Soprattutto quando si opta per l’apertura di una pizzeria da zero, non rilevando il locale o non rivolgendosi al franchising vi è la necessità di pubblicizzarsi pianificando attività di promozione sia sul posto che utilizzando i canali social e il sito web. Potrebbe essere necessario rivolgersi ai servizi di un Social Media Manager in grado di aiutare l’attività almeno durante il primo periodo.

Requisiti per aprire una pizzeria

Passiamo ora ad aspetti quali documentazioni, requisiti e iter burocratici previsti per aprire una pizzeria. La prassi è in tutto e per tutto simile all’apertura di un bar o di aprire un ristorante. È richiesto quindi:

  • Costituire la società;
  • Aprire la P.Iva;
  • Iscrivere la società al registro delle imprese;
  • Aprire le posizioni INPS e INAIL;
  • Ottenere gli attestati HACCP e SAB;
  • Richiedere il permesso per l’occupazione del suolo pubblico (se previsto)

Una buona parte dei suddetti adempimenti può essere portata a termine in via telematica mediante la Comunicazione Unica. È il commercialista la figura professionale alla quale rivolgersi per l’adempimento di tutto l’iter burocratico.

Inoltre, è necessario che il locale sia agibile e a norma sotto il profilo igienico, sanitario. Sono altresì previste le spese per:

  • esporre l’insegna;
  • diritti SIAE.

Quanto costa aprire una pizzeria

Aprire una pizzeria implica affrontare una spesa abbastanza elevata, soprattutto se bisogna partire zero. I costi sono determinati da:

  • L’acquisto o l’affitto del locale;
  • La messa a norma del locale
  • Il forno e le attrezzature;
  • Gli arredamenti;
  • Lo stipendio per i dipendenti;
  • I costi burocratici;
  • Le spese pubblicitarie.

I costi variano da città a città e da zona a zona. Una pizzeria nel centro di Roma implica un investimento molto più elevato rispetto ad un medesimo locale situato nella periferia di una piccola città.

Inoltre, disporre di un locale di proprietà può di molto ridurre i costi. Allo stesso modo optare per un forno elettrico porta ad un risparmio considerevole rispetto ad un forno a legno.

In linea generale, per aprire una pizzeria è necessario preventivare una spesa minima compresa tra i 100.000 e i 120.000 EUR.

Quanto costa aprire una pizzeria al taglio

Una prima soluzione più economica è aprire una pizzeria al taglio. In questo caso i costi possono essere ridotti anche della metà considerando che:

  • la metratura ridotta del locale;
  • le spese per il personale;
  • i costi per l’arredamento

risultano in linea di massima inferiori. Pertanto, aprire una pizzeria al taglio ha un costo compreso tra 50.000 EUR e 60.000 EUR. Rilevando un’attività già esistente i costi potrebbero ulteriormente ridursi e non superare i 30.000 EUR.

Quanto costa aprire una pizzeria da asporto

Similmente al caso precedente, che si tratti della classica pizza tonda o al taglio, pensare di aprire una pizzeria da asporto ha un costo compreso tra i 35.000 e i 45.000 EUR, una cifra inferiore rispetto alla classica pizzeria con posti a sedere per gli stessi motivi esposti nel caso di apertura di una pizzeria al taglio.

Pertanto, minori costi per l’arredamento, per l’affitto o l’acquisto del locale e per il personale, concorrono a mantenere contenuto l’investimento.

Quanto costa aprire una pizzeria in franchising

Infine, un’ultima alternativa è aprire una pizzeria in franchising. Il franchising è una tipologia di business in espansione che comporta un investimento minore rispetto ad aprire una simile attività da zero. Inoltre, vi sono diversi vantaggi per l’imprenditore che opta per tale format.

Oltre ad un’assistenza, al know how, e alla formazione che offre la casa madre, il futuro imprenditore può scegliere tra diverse modalità di pizzerie in franchising, sia al piatto, sia al taglio.

A seconda della tipologia di locale i costi variano. Una pizzeria classica in franchising può essere realizzata a fronte di un investimento compreso tra i 70.000 e 80.000 EUR, mentre piccole pizzerie al taglio e in franchising possono essere realizzate in tempi brevi anche con 15.000 o 20.000 EUR.

Quanto si guadagna con una pizzeria

Indipendentemente dalla tipologia di pizzeria scelta, come per ogni attività, i guadagni sono ottenuti quando si riescono a coprire tutte le spese. Le pizzerie, in generale, hanno sia elevati costi di avviamento, come visto, il forno, l’arredamento e il locale stesso implicano un investimento non indifferente. Tuttavia, un abile imprenditore, ha buone possibilità di guadagnare.

Si può stimare che l’imprenditore o il titolare della pizzeria, una volta avviato e portato a pieno regime il locale può arrivare a guadagnare dai 2.000 EUR in su ogni mese, soprattutto se anch’egli lavora presso la pizzeria, come pizzaiolo o in sala.

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