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Imparare a programmare: come fare, da dove iniziare e perché è importante

Imparare a programmare all’inizio potrebbe sembrare un’ardua impresa, soprattutto se finora non si è mai approfondito il tema.

Come vedremo in questo articolo, molteplici studi e ricerche indicano che sviluppare competenze in programmazione significa intercettare la crescente domanda proveniente dal settore informatico e non solo.

Programmatori informatici esperti in linguaggi quali: Java, C, Python e in generale gli IT specialist, possono ambire a lauti stipendi, possibilità di carriera, opportunità di lavoro all’estero.

La richiesta per tali specialisti è così alta che per un’azienda estera la conoscenza della lingua passa in secondo piano.

Vediamo quindi come imparare a programmare da zero, da dove partire, come informarsi e tutti gli aspetti da considerare.

Perché imparare a programmare

Esistono migliaia di linguaggi di programmazione, pensarle di conoscerli tutti è impossibile. Tuttavia, è sufficiente conoscerne anche solo uno, in maniera approfondita, per riuscire a rendere il proprio curriculum attraente per numerose realtà del settore italiane ed estere.

Come confermato in un recente studio HoneyPot, il quale ha analizzato la richiesta di professionisti in Informatica nella regione del DACH in Germania, le aziende sono aperte oggi a valutare talenti internazionali e specializzati in IT, indipendentemente dalla loro conoscenza della lingua.

È interessante notare che le aziende oggi valutano anche professionisti che hanno imparato a programmare da soli, senza passare per corsi di formazione e studi canonici o riconosciuti.

Un motivo in più quindi per iniziare da subito ad acquisire competenze digitali , le quali sono richieste oggi e saranno richieste in molti dei lavori del futuro .

Come imparare a programmare

Prima di iniziare, il consiglio è di scegliere uno tra i linguaggi di programmazione più utilizzati.

È possibile, al fine di chiarirsi le idee, dare uno sguardo ai report TIOBE i quali a cadenza regolare forniscono utili informazioni riguardo l’uso e lo sviluppo dei linguaggi.

La scelta potrebbe ricadere su Python, un linguaggio considerato facile da impaperare e molto versatile. Molto dipende inoltre dai propri interessi. Ad esempio, se il desiderio è creare app per Android e iOS, Java e Kotlin sono la scelta giusta. Diversamente per realizzare siti web è sicuramente indicato imparare ad utilizzare Javascript.

Dopo aver individuato i linguaggi di programmazione più adatto sulla base dei propri interessi bisogna iniziare ad acquisire quante più informazioni possibili.

Il web in tal senso è una risorsa. Vi sono numerosi strumenti, tool, MOOC e tutorial gratuiti.

Con un po’ di impegno è sicuramente possibile imparare a programmare da soli e senza dover necessariamente investire denaro in corsi di formazione, anche se, ovviamente essere seguiti da uno o più figure esperte aiuta a superare le difficoltà che possono presentarsi durante l’apprendimento.

Vediamo quindi tutto ciò che si può fare per imparare velocemente e programmare:

Comprendere la struttura dati e gli algoritmi

Ogni linguaggio di programmazione si basa su dati e algoritmi, comprenderne il funzionamento è uno dei primi passi da compiere poiché permette di risolvere via via i problemi sempre più complessi che un programmatore professionista si trova a dover affrontare.

Video tutorial per imparare a programmare

YouTube contiene innumerevoli video in italiano e in ogni lingua e di diversità complessità, utili per imparare a programmare online in C, in Java, in Python o in qualsiasi altro linguaggio.

Già dai primi video tutorial vengono introdotti alcuni termini e nozioni che accompagneranno la carriera da programmatore informatico.

Ad esempio, uno dei primi passaggi consiste nel prendere confidenza con un software IDE (Integrated Development Environment).

L’editor facilita la scrittura del codice informatico, aiutando il programmatore grazie alla presenza di molteplici funzionalità.

Programmazione guidata

Sin da subito, il consiglio è di approfondire sì ogni aspetto teorico ma iniziare anche a programmare, aiutati da appositi software.

Ad esempio, Codeacademy è tra gli strumenti interattivi più utilizzati per prendere subito confidenza con i più comuni linguaggi di programmazioni.

Rimanendo in ambito di programmazione guidata, molto utile può essere altresì utilizzare alcuni software interattivi. FreeCodeCamp ad esempio, è gratuito e dispone di numerosi strumenti per apprendere ed esercitarsi nella programmazione.

Corsi online

Come anticipato, vi sono diversi corsi online da poter seguire e adatti ad ogni livello. Si può consultare The Odin Project un sito web che contiene numerosi contenuti gratuiti adatti anche ai principianti.

Tecnicamente si tratta di un bootcamp gratuito e supportato da una numerosa e attiva community.
Qui possono essere apprese le nozioni principali e imparare linguaggi di programmazione quali JavaScript, Ruby e CSS.

Leggere i libri specifici del linguaggio scelto

Se l’obiettivo è imparare a programmare da autodidatta, bisogna cercare di attingere informazioni da ogni fonte.

I libri sono ancora oggi una fonte inesauribile di informazione. Si può recarsi in una libreria, nel reparto dedicato all’informatica, oppure cercare online alcuni eBook di settore.

Esistono numerose pietre miliari tra cui: Ingegneria del Codice di Steve McConnell. L’autore in circa 900 pagine esplora tutti i principali temi gravitanti attorno i codici di programmazione.

Iniziare a programmare: il primo progetto

Imparare a programmare è un’esperienza unica. Presto si comprenderà che le nozioni sono tante e che bisognerà continuamente studiare e apprendere nuove conoscenze. Si tratta di uno di quei percorsi dove l’apprendimento continuo o life long learning è sicuramente da mettere in conto. I linguaggi di programmazione, infatti, si evolvono, si aggiornano e ne nascono di nuovi continuamente.

Indipendentemente dagli obiettivi professionali: lavorare per grandi aziende come Amazon, Google o Netflix, intraprendere una brillante carriera da freelance, o anche solo per passione personale; l’obiettivo di tutti gli aspiranti programmatori e realizzare un primo progetto: un sito web, un’app o un gioco. Do dove partire?

Sito web

La carriera del programmatore informatico può diramarsi verso molte direzioni. I web developer, giusto per fare un esempio, sono coloro che realizzano siti web.

Intraprendere tale carriera significa scegliere il giusto linguaggio di programmazione e ovviamente mettere a frutto tutte le nozioni apprese creando un primo sito compatibile sia per Pc sia per smartphone.

È compito del programmatore creare un sito web veloce o responsive, un aspetto cruciale più che mai.

I siti web sono creati con linguaggi quali HTML, Java o Python. Un Web Developer si occupa quindi di scrivere il codice e di allestire l’architettura del sito web e, a seconda dei casi, collabora con altre figure necessarie per creare un sito web completo. Ad esempio: i content manager e i web designer.

Creare un gioco in JavaScript

Tra i primi progetti pratici, coloro che stanno imparando a programmare in Javascript, possono esercitarsi creando un semplice gioco.

Creare un gioco da zero è un ottimo esercizio in quanto si inizia a comprendere la struttura sottostante.

Gli ostacoli da superare all’inizio sembreranno insormontabili, ma una volta raggiunto il risultato la soddisfazione sarà impagabile.

Imparare a programmare in Javascript è un ottimo modo dunque creare alcuni giochi sia per Web che per dispositivi mobili. Non a caso in molte scuole, le prime applicazioni proposte agli studenti consistono proprio nell’uso di questo linguaggio.

Generatore di numeri

Agli inizi, un altro utile esercizio pratico prevede la creazione di un generatore di numeri casuali. Il generatore è spesso realizzato per chi desidera imparare a programmare con Python.

L’esercizio è finalizzato a comprendere il funzionamento del machine learning (l’apprendimento automatico) delle macchine.

Contribuire a un progetto Open Source

In rete sono molteplici i progetti Open Source gestiti da comunità di appassionati. Si tratta di un ottimo modo per imparare a programmare gratis, per conoscere nuove persone e per lavorare a un progetto di proprio interesse.

Lavorare a un progetto Open Source inoltre arricchisce il proprio curriculum aprendo ad opportunità lavorative di prospettiva.

Imparare a programmare in C

Imparare a programmare in C può essere un’ottima scelta. È un linguaggio di programmazione generico e versatile che può essere utilizzato per molteplici scopi.

Tecnicamente definito come linguaggio procedurale, (le istruzioni fornite sono del tipo passo dopo passo), il punto di forza è del linguaggio è la velocità.

È possibile iniziare a utilizzare C, sia grazie ad un Pc (Windows) sia su MacOS. La conoscenza è propedeutica all’apprendimento di linguaggi basati su C, ad esempio C++, C#. E per quanto riguarda la sintassi vi sono diverse analogie con Javascript e PHP.

Così come altri linguaggi, anche C fornisce le cosiddette librerie – sezione di codice cioè, che aiutano i programmatori a svolgere rapidamente le attività.

Inoltre, C è un linguaggio statico e ciò implica che le variabili sono verificate solo durante l’inserimento ma non quando sono in esecuzione

Scegliere C come primo linguaggio da imparare può essere in definita una buona scelta. Per come è strutturato, l’aspirante programmatore può, con il tempo, comprendere appieno l’intero funzionamento di un programma e bisogna considerare che la quasi totalità dei linguaggi, ad esempio Java, Python o Javascript si interfacciano con C.

Risulta altresì semplice contribuire allo sviluppo di progetti Open Source, basti pensare che: Linux, Kernel o SQ Lite Database sono tutt’oggi dei progetti che richiedono l’uso di C per essere costantemente migliorati.

Imparare a programmare in Java

Partire da Java, è altresì una buona scelta. Si tratta pur sempre di uno dei linguaggi più conosciuti e utilizzati.

I consigli riportati nei paragrafi precedenti sono assolutamente da seguire in quanto Java, più d’altri codici, richiede un approccio graduale.

L’apprendimento è bene parta dalle basi, dapprima informandosi online e leggendo libri dedicati per poi pian piano iniziare a scrivere le prime righe di codice.

I programmatori ritengono Java tra i linguaggi più semplici da imparare, ciò sia perché ben strutturato sia perché un buon numerosi di operazioni vengono eseguite in maniera automatico.

Il neo programmatore, in altre parole, non è necessario conosca ogni minimo dettaglio del linguaggio per iniziare a sviluppare i primi semplici progetti.

Tra gli altri vantaggi, si annovera l’essere multipiattaforma. Java, permette quindi di creare un applicativo compatibile per qualsiasi dispositivo e ciò lo rende un linguaggio perfetto per chi desidera sviluppare applicativi per il web.

Non bisogna sottovalutare inoltre la presenza di una grande e attiva community a livello globale dalla quale attingere informazioni, chiedere suggerimenti e in definitiva apprendere rapidamente il funzionamento del codice.

Consultando alcune guide e video tutorial, si apprende che uno dei primi passaggi è installare il Java Development Kit (JDK), direttamente dal sito Oracle.

Successivamente, il neo programmatore dovrà installare il l’ambiente runtime Java, e quindi apprendere la sintassi Java, il Java Core, capire il funzionamento delle librerie e tante altre funzionalità.

In conclusione, imparare a programmare in Java, ben si concilia con i lavori del futuro. Il linguaggio, in continua evoluzione ed aggiornamento, continua e continuerà ad essere richiesto e utilizzato dalle aziende.

Imparare a programmare in Python

Iniziare il proprio percorso da programmatore imparando ad utilizzare Python è una scelta dalle ottime prospettive.

Il linguaggio è sempre più usato e la conoscenza richiesta. Definito come linguaggio di programmazione di alto livello e di scripting, Python è stato sviluppato nel 1991.

Tale linguaggio di tipo procedurale si avvale di un’enorme libreria e dispone di una sintassi unica e diversa rispetto a Java, C e C++. Tra le caratteristiche si annoverano: la natura Open Source, una certa semplicità e la scalabilità.

Nonostante i suddetti aspetti, non bisogna pensare che il percorso di apprendimento sia tutto in discesa. Le difficoltà anche in questo caso sono dietro l’angolo ed è necessario armarsi di buona pazienza ed essere disposti a studiare tantissime ore prima di riuscire a raggiungere i primi risultati.

Dall’altro lato però vi sono le conoscenze derivanti dall’apprendimento che risultano determinanti per trovare rapidamente lavoro nel settore.

Uno sviluppatore esperto in Python è in grado di elaborare sistemi per l’apprendimento automatico delle macchine, ma anche creare applicazioni per smartphone, siti web, giochi, sistemi per l’elaborazione dei dati o script per automatizzare le operazioni.

Il punto di forza di Python è proprio la versatilità, il programmatore può infatti sviluppare praticamente qualsiasi cosa.

Anche in questo caso, dunque, per imparare a programmare in Python bisogna seguire un percorso canonico, partendo dalla comprensione della sintassi e dei concetti base, studiando video tutorial e leggendo libri dedicati.

Solo dopo aver acquisito una buona base teorica si può iniziare a sviluppare i primi progetti in pieno stile, come amano ripetere gli inglesi: learning by doing.

Imparare a programmare in Visual Basic

Meno convenzionale ma comunque molto richiesta è la conoscenza di Visual Basic un linguaggio di programmazione sviluppato da Microsoft. VB è un linguaggio che ha le seguenti caratteristiche:

  • moderno;
  • orientato agli oggetti e alle componenti;
  • semplice da imparare;
  • utilizzato da molteplici piattaforme informatiche
  • fa parte del .Net Framework.

Con Visual Basic, il programmatore è in grado di creare le cosiddette macro riuscendo ad automatizzare una serie di operazioni ripetitive che richiedono l’analisi di dati e numero.

Si tratta di un’estensione del linguaggio BASIC e quindi trae il codice da quest’ultimo combinandolo con un’interfaccia grafica GUI.

Utilizzare con successo VB, richiede di utilizzare la piattaforma dedicata, Open Visual Studio. È particolarmente indicato per chi ha passione e vuole approfondire le conoscenze di Office.

In particolare, apprendendo tale linguaggio, il celebre programma Microsoft Excel non avrà più segreti per il programmatore e fin tanto che il programma continuerà ad essere utilizzato il tutto il mondo la richiesta di programmatori risulterà elevata.

Si annoverano buone possibilità di trovare occupazione come programmatore specializzato in Visual Basic, in particolare presso Microsoft, come Access, Excel o Power Point Developer.

Imparare a programmare Android (Kotlin)

Infine, il crescente utilizzo di dispositivi mobili e dello sviluppo di Android continua ad attrarre migliaia di aspiranti programmatori interessati a comprendere di più su questo mondo.

Imparare a programmare app, giochi e programmi per Android è possibile e può essere un vero trampolino di lancio verso una brillante carriera da programmatore come freelance o presso medie o grandi aziende.

Vediamo quali sono i punti principali da conoscere:

Panoramica generale

Se non ha alcuna coscienza sul mondo Android, il consiglio è di farsi una prima idea consultando il sito web ufficiale dedicato agli sviluppatori.

Dopo una prima lettura si apprenderà che il linguaggio di programmazione supportato da Android è Kotlin la cui conoscenza risulta pertanto basilare.

Dopo aver appreso i primi fondamentali si può dare uno sguardo ad Android Studio, da molti ritenuto come il miglior ambiente per iniziare a programmare e sviluppare applicativi Android. L’IDE è di proprietà Google.

Tutorial, formazione e guide

Dai siti web ufficiali si possono apprendere praticamente tutte le informazioni necessarie al fine di sviluppare le competenze necessarie per diventare programmatori Android. Sono presenti corsi di formazione, tutorial e video guide.

Allo stesso modo, sul web, fuori dai canali ufficiali, sono presenti numerose community alle quali chiedere aiuto e supporto per ogni difficoltà.

Perché imparare Kotlin

Imparare a programmare utilizzando Kotlin può essere la scelta vincente sia di un programmatore esperto e conoscitore di Java, in quanto è stato creato con l’obiettivo di migliorare proprio quest’ultimo.

Sia può essere facilmente appreso da un aspirante programmatore.

Si tratta di un codice strutturato per limitare gli errori agevolando così il più possibile il lavoro dei programmatori. Il linguaggio è da molti definito come amichevole, proprio per la sua semplicità, pur non differendo in molti aspetti da Java.

Un ultimo punto da tenere in considerazione è che imparare Kotlin non solo permette di programmare app per Android, ma si prevede che in futuro potrebbe in tutto e per tutto sostituire Java, anche grazie ai continui aggiornamenti che lo stanno sempre più rendendo un programma versatile e utilizzato per lo sviluppo di molteplici applicativi.

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