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Come entrare nei vigili del fuoco e diventare pompiere: concorso, requisiti e guadagni

Il vigile del fuoco o pompiere è un lavoro che affascina fin da quando si è bambini. Diventare pompieri significa salvare vite umane, gli animali e l’ambiente.

È un corpo dello Stato indispensabile, composto da persone responsabili e coraggiose, disposte a mettere a rischio la propria vita e talvolta costrette a lavorare in condizioni proibitive.

In questa guida vedremo chi è e cosa fa il vigile del fuoco. Successivamente ci soffermeremo su come diventare pompiere, esplorando i concorsi esistenti, le possibilità di carriera, i requisiti d’accesso, i gradi e i guadagni.

La figura del Vigile del fuoco

Il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco (VV.F), acronimo CNVVF, a cui appartengono i pompieri, è un servizio pubblico, la cui presenza garantisce un pronto intervento in caso di situazioni di emergenza.

I Vigili del Fuoco sono impiegati in svariate situazioni e contesti. Sicuramente in caso di incendi, ma anche, in ogni occasione dove sono richieste attività di ricerca e soccorso.

Per diventare vigile del fuoco bisogna partecipare ad un concorso pubblico. Come vedremo in seguito, è possibile anche entrare nel corpo come volontari.

L’esigenza di poter disporre dei pompieri ha radici antiche. Già nell’antica Roma esisteva la figura del vigiles, pronto ad intervenire in caso di emergenze.

In Italia, i Vigili del Fuoco, o più precisamente, l’allora Corpo dei Pompieri, esiste dal 1935, quando grazie al Decreto Regio n.2472, fu istituito il primo corpo interno coordinato a livello provinciale su tutto il Paese.
Successivamente, nel 1939, fu istituto il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, coordinato a livello centrale dal Ministero dell’Interno.

Vigile del fuoco: cosa fa

Il Corpo dei Vigili del Fuoco, raggiungibile al noto numero 115, può essere contattato da qualsiasi cittadino. Una volta composto il numero, risponde il comando provinciale più vicino alla chiamata.

Si possono contattare i pompieri nei seguenti casi:
incendi;

  • persone disperse;
  • richieste di soccorso;
  • incidenti stradali;
  • calamità naturali.

In generale ogni qual volta si è in pericolo, si possono contattare i Vigili del Fuoco.

Il Corpo è disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Si contano oltre 5 milioni di richieste di soccorso pervenute ai vigili ogni anno.

Come anticipato, il vigile del fuoco non si occupa esclusivamente di domare un incendio, ma di numerose altre attività tutte in qualche modo legate con la sicurezza dell’ambiente e delle persone.

Ritroviamo Vigili del Fuoco anche in occasione di grandi eventi sportivi, presso grandi aziende e a bordo delle navi, nel caso in cui queste trasportino materiali infiammabili.

Inoltre, sono attribuite al Comando Vigili del Fuoco anche alcune mansioni proprie della polizia giudiziaria e amministrativa. In particolare il personale dei VV.F, in determinate occasioni, può:

  • accertare reati mediante verbali;
  • raccogliere prove;
  • effettuare sopralluoghi.

Tecnicamente i vigili hanno possibilità di svolgere attività di polizia giudiziaria a competenza limitata.

Si intende cioè che possono operare nell’ambito delle funzioni a loro attribuite. È il Codice di procedura Penale a stabilire quali sono le funzioni di PG esercitabili.

Principalmente queste consistono in attività di tutela per la pubblica incolumità e di contravvenzioni in caso di non rispetto delle norme antincendio sui luoghi di lavoro. Si specifica che tali funzioni di pubblica sicurezza sono esercitabili anche da chi è vigile del fuoco volontario.

Infine, è bene specificare che sebbene i Vigili del Fuoco siano un servizio messo a disposizione dallo Stato italiano, non tutti gli interventi sono gratuiti. Secondo quanto riportato dal Decreto Legislativo n.139 del 2006, qualora sia richiesto l’intervento dei pompieri senza che vi sia imminente pericolo per persone, animali o cose, allora bisogna pagare l’intervento.

I classici casi in cui tale scenario si verifica sono:

  • apertura di porte di case;
  • rimozione di auto e moto;
  • attività di disinfestazione.

Per chi fosse particolarmente curioso, è possibile consultare l’apposito tariffario dei vigili del fuoco, il quale riporta il costo per ogni tipologia d’intervento.

Si parte dalla semplice uscita del vigile del fuoco: 23 EUR, fino a interventi complessi. Con autoscala, ad esempio, 145 EUR, con mezzi anfibi 168 EUR.

Come diventare vigile del fuoco

Diventare vigile del fuoco significa svolgere un servizio sempre attivo per la popolazione 24 ore su 24.
I turni di lavoro pertanto possono prevedere anche di lavorare di notte.

Trattandosi di un lavoro pubblico, l’accesso è consentito solo mediante la partecipazione e il superamento del concorso.

L’elenco completo dei concorsi è disponibile sul sito ufficiale. Per accedere al portale è necessario essere in possesso dello SPID.

Dalla pagina è possibile verificare quando si terrà il prossimo concorso vigili del fuoco.

È possibile entrare nei pompieri i due modi: o come lavoratori effettivi o come volontari. In entrambi i casi sono previsti dei concorsi per vigili del fuoco. Questi ultimi possono essere rivolti a chiunque uomini e donne, ai soli iscritti alle liste dei Centri per l’impiego, oppure possono essere di tipo interno, riservati cioè a chi ricopre già una carica.

Vigile del fuoco di ruolo

Non vi sono regole precise che determinano il numero di concorsi e di posti disponibili. Tendenzialmente, ogni anno sono indetti concorsi per posizioni riservate a coloro che già appartengono al corpo, e a cadenza biennale, concorsi aperti a tutti.

Prima di presentare la domanda, il consiglio è verificare di essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • cittadinanza italiana
  • non aver commesso reati
  • essere maggiorenni
  • non aver più di 30 anni (salvo esperienza pregressa come volontario nei vigili del fuoco).

Sono altresì previste alcune visite mediche ordinarie e volte ad accertare il possesso di ottime capacità fisiche visive e uditive.

La domanda può essere presentata solo mediante il suddetto portale. È richiesto di inserire i propri dati anagrafici. Successivamente non resta che prepararsi al concorso.

Ogni bando pubblicato, eccezion fatta per i concorsi dedicati ai volontari, si rivolge ad un ruolo specifico. Pertanto, è necessario verificare attentamente requisiti e condizioni bando per bando.

Ad esempio, tra i concorsi per vigile del fuoco pubblicati nel 2021 troviamo:

  • Concorso per Ispettore logistico;
  • Concorso per Ispettore antincendi;
  • Concorso per Ispettore informatico.

Il consiglio è di verificare periodicamente la pubblicazione di nuovi bandi.

Ad esempio, nel luglio 2021 vi è stata la possibilità di diventare vigile del fuoco nel ruolo di operatore.

I posti (200) erano disponibili in numerose Comandi in Italia. In questo caso, emerge l’importanza di essere iscritti al Centro per l’Impiego, condizione necessaria per poter accedere a questa e altre selezioni.

Vigile del fuoco volontario

Non meno ardua appare la strada per lavorare nei vigili del fuoco come volontario.

In questo caso bisogna presentare la domanda, il cui modulo è presente nel suddetto portale.

La richiesta perviene al Comando provinciale, il quale, valuterà la propria richiesta.

È possibile proporsi come vigile del fuoco volontario a condizione che si abbiano i medesimi requisiti riportati in precedenza. L’unica differenza è data dall’età. In questo caso l’età massima è di 45 anni.

Come riportato dal regolamento ufficiale, ogni Corpo Provinciale dispone di un elenco dei Vigili del Fuoco disponibili a lavorare come volontario. Quest’ultimo può ricoprire diverse cariche:

  • funzionario antincendio;
  • capo reparto;
  • capo squadra;

Si evidenzia che l’aspirante vigile del fuoco, prima di prendere servizio, deve partecipare al corso di formazione previsto, il quale consiste sia una parte teorica sia una parte pratica.

Al termine del corso, il candidato è valutato e in caso di esito positivo, deve prima frequentare un corso di tirocinio e successivamente e sostenere una prova scritta. Questa risulta superata ottenendo una valutazione minima di 18 su 30.

Se per due volte non si supera l’esame previsto non è possibile presentare nuovamente la domanda come pompiere volontario.

Inoltre, tutto il personale volontario per almeno cinque ore mensili deve partecipare ai corsi di addestramento e ai corsi di aggiornamento, a seconda del ruolo svolto.

Bandi vigili del fuoco volontari: prove fisiche e teoria

Per entrare a far parte del Corpo dei Vigili del Fuoco bisogna essere in possesso di alcuni requisiti fisici, oltre che, come anticipato, superare una prova teorica.

Comunemente l’iter segue più fasi. Dopo aver presentato la domanda, soprattutto in caso di numerose candidature, può essere prevista una prova preselettiva.

Quest’ultima consiste in una serie di domande volte a misurare le capacità logiche e analitiche del candidato.

È sufficiente dare uno sguardo sul web per trovare diversi libri dedicati alle prove di preselezione dei Vigili del Fuoco.

In dettaglio, per quanto riguarda gli aspetti psico-fisici, il volontario oltre al certificato di sana e robusta costituzione, dev’essere alto almeno 1.62 m e deve avere un peso non superiore a 30 e non inferiore a 20 per gli uomini e 18 per le donne, secondo l’I.M.C. (l’indice di massa corporea). Per calcolare l’I.C.M. bisogna dividere il peso per il valore dell’altezza (in metri) al quadrato.

Anche la vista dev’essere buona. Non inferiore a 6/10 senza l’ausilio di lenti. Sono previste inoltre alcune prove di tipo motorio, volte a misurare il livello di preparazione fisica.

Gli aspetti che vengono valutati sono:

  • l’equilibrio;
  • la coordinazione;
  • la forza.

Per quanto riguarda le prove teoriche, è previsto un colloquio finalizzato a valutare le conoscenze digitali del candidato e di una lingua straniera.

Si evidenzia che per le sole qualifiche di: capo reparto volontario e capo squadra volontario, è richiesta la conoscenza di argomenti quali:

  • Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco;
  • Sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • Amministrazione;
  • Calamità naturali;
  • Gestione delle emergenze;
  • Modalità d’intervento;
  • Sostanze nocive e pericolose;
  • Dispositivi per la protezione individuale.
  • Una volta superate tutte le prove e il concorso, viene pubblicata una graduatoria.

Qualora si rientrasse tra gli aventi diritto, l’allievo vigile deve frequentare un corso di formazione della durata di un anno. Il corso si divide in una parte di tirocinio e in una parte formativa.

Per avanzare ulteriormente di grado bisogna attendere 5 anni, trascorsi i quali si può nuovamente partecipare ad un concorso, questa volta per un grado più alto.

Come prepararsi al concorso

A seconda del concorso, il bando riporta indicazioni specifiche sugli argomenti da studiare e approfondire. In generale, lo studio avviene sui libri di testo dedicati.

In rete è possibile reperire diversi manuali ed esercitarsi con i simulatori delle prove d’esame.

In generale la complessità dei temi è equiparabile alle conoscenze richieste per superare l’esame di una scuola secondaria di primo grado, dato che molti bandi hanno come requisito minimo il possesso della licenza media.

Sono richieste pertanto buone conoscenze in materie quali: storia, geografia, algebra e italiano.

Tuttavia, oltre alle discipline scolastiche, è necessario studiare sui libri di testi specifici per i concorsi in quanto, come anticipato, alcune domande richiedono la conoscenza di temi strettamente legati alla professione.

Vigili del fuoco: gradi

Pur entrando come volontario, niente preclude un avanzamento di carriera.

I vigili del fuoco, proprio come i Carabinieri, l’Esercito Italiano o la Marina, ricoprono qualifiche differenti.

Il grado più basso è dato dal volontario, il quale, può iniziare a salire di livello diventando prima capo squadra poi capo reparto.

A seguire troviamo vari gradi da Ispettore. Dal Vice ispettore all’ispettore esperto. Ancor più in alto vi sono i Direttori e quindi i Dirigenti. Questi ultimi rappresentano la carica più alta.

Dal 1° agosto 2021, il Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, è Guido Parisi, in quale è stato nominato dal Consiglio dei ministri.

Stipendio dei vigili del fuoco

Come per ogni lavoro, lo stipendio o i guadagni dipendono da molteplici fattori, dall’anzianità al ruolo ricoperto.

Lo stipendio pompieri e dei vigili del fuoco, essendo un corpo dello Stato, è pubblico e può essere consultato direttamente dal sito web ufficiale del Governo Italiano.

Dalla tabella si apprende che i Vigili del Fuoco percepiscono sia uno stipendio, sia un’indennità di rischio. Gli importi qui di seguito riportati sono lordi.

Si parte dai circa 19.000 EUR l’anno, quasi 1.600 EUR mensili, a cui va aggiunta un’indennità (annuale) di 6.222 EUR.

Lo stipendio via via cresce a seconda della qualifica ricoperta.

Un Vigile del Fuoco capo squadra guadagna tra i 20.000 e i 21.600 EUR più un’indennità di 7.200 EUR. Un ispettore può arrivare a guadagnare fino a 26.000 EUR annui.

Gli stipendi più elevati sono corrisposti a chi ricopre funzioni di tipo dirigenziale: dai 42.000 EUR corrisposti al primo dirigente, fino ai 54.500 EUR corrisposti al dirigente generale.

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