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Volontariato: come funziona e dove farlo

Le attività di volontariato rappresentano un ottimo modo per fare una nuova esperienza, per visitare nuovi luoghi ma soprattutto per rendersi utili svolgendo un’attività al servizio della propria o di una diversa e remota comunità.

Il volontariato, come vedremo in questo articolo, unisce. È un’attività che può essere intrapresa in ogni momento della propria vita ed è sempre formativa.

Per uno studente può essere un modo per iniziare ad inserire un’esperienza sul curriculum sicuramente apprezzata da un futuro datore di lavoro, per un ex lavoratore in pensione potrebbe essere un’idea per visitare nuovi posti e per mettere a disposizione la propria esperienza.

Esperienza di volontariato

Proporsi come volontario significa mettere il proprio tempo a disposizione per un’associazione no profit operante in vari ambiti da quello sociale all’ambiente.

Il volontariato può essere svolto in varie forme: è possibile proporsi nei centri presenti nella propria città oppure un giovane avventuriero potrebbe avere il desiderio di partire come volontario in Africa o in Sud America.

Fare volontariato, che sia un’esperienza estiva o una scelta di vita, significa dare una mano concreta ad una comunità aiutando vari organizzazioni no-profit a svolgere tutti i compiti, le mansioni e gli obiettivi che si prefiggono di raggiungere.

In Italia e all’estero le esperienze di volontariato permettono a chiunque: un minorenne come un lavoratore over 50 di svolgere una serie di attività a carattere sociale, quali:

  • Offrire aiuto, alimenti e abbigliamento ai senza tetto;
  • Prendersi cura di animali domestici abbandonati;
  • Svolgere piccole opere di riparazione, costruzione o pulizia;
  • Dare supporto e aiuto agli anziani;
  • Aiutare le persone straniere nei processi di integrazione;
  • Ripulire spiagge, mari e siti naturali.

Decidere di aiutare il prossimo, spendere le proprie energie per un ambiente più pulito o aiutare gli animali domestici e selvatici sono in generale le tre grandi aree che vedono impegnati milioni di volontari nel mondo.

Come si evince da quanto riportato su UnVolunteers.org nel mondo vi sono circa 970 milioni di volontari.

Persone che grazie al tempo che mettono a disposizione generano il 2,4% dell’intera economia globale.

Come fare volontariato

In prima analisi si evidenzia che ciò che spinge le persone a fare volontariato è il desiderio di rendersi utili senza avere alcun fine di tipo economico.

Sebbene, come vedremo più avanti, esistono alcuni programmi di volontariato retribuito non dovrebbe essere questo il motivo dietro la decisione di intraprendere tale percorso.

La componente economica, infatti, anche quando presente è minima e consente solo di coprire le necessità primarie: vitto e alloggio.

Prima di fare volontariato, considerata la suddetta premessa, il consiglio è di individuare in quali attività si ha una particolare vocazione e il desiderio di aiutare in maniera incondizionata: il prossimo, gli animali in difficoltà o l’ambiente.

Quali cause ti interessano

Sono la passione e la sensibilità verso un tema che spinge le persone ad intraprendere un’esperienza di volontariato. Alcuni sentono il desiderio di aiutare le comunità in Africa, altri gli anziani della propria città; altri ancora si adoperano per ripulire i mari dalla plastica e così via.

Definire verso quali temi si ha una particolare sensibilità è il primo passo da intraprendere.

Competenze e abilità

Le associazioni di volontariato nella maggior parte dei casi trovano ad ogni volontario una mansione da svolgere, anche se quest’ultimo non ha una particolare esperienza.

Tuttavia, quando il volontario ha dentro di sé delle particolari competenze acquisite in passato è bene evidenziarle e metterle a disposizione.

Un infermiere in pensione, ad esempio, potrebbe essere una risorsa per molte associazioni di volontariato, così come potrebbe esserlo un laureando in veterinaria o in psicologia.

Inoltre, chi eccelle in particolari competenze trasversali o soft skills: intelligenza emotiva, empatia, problem solving, così come nel mondo del lavoro anche nel mondo del volontariato può star certo di riuscire ad essere un valido aiuto.

Curriculum

Fare volontariato vuol dire contattare un’associazione e offrire la propria disponibilità. Soprattutto in caso di esperienze di volontariato nel mondo viene richiesto di consegnare un curriculum, proprio come avviene quando si è alla ricerca di un lavoro.

In questo caso il curriculum deve essere elaborato appositamente per la posizione richiesta. Devono essere, quindi, evidenziate tutte le abilità che possono essere effettivamente utili per l’associazione.

Gestione del tempo

Dopo aver inviato la richiesta di volontariato, prassi vuole che l’associazione voglia sapere quanto tempo il candidato intende dedicare all’attività.

Fare volontariato è un impegno che non andrebbe sottovalutato. Le responsabilità sono tante ed è per questo motivo che prima di dedicarsi a tempo pieno all’attività è bene iniziare offrendo la propria disponibilità per poche ore al giorno.

Così facendo si ha il tempo per abituarsi al lavoro, così da rendersi conto se il ruolo e i compiti fanno al caso proprio e solo successivamente considerare di prendere l’impegno per un maggior arco di tempo.

Professionalità

Sebbene il volontariato sia una scelta personale e appunto volontaria, ciò non vuol dire che l’impegno può essere preso una tantum o con superficialità.

Le persone che svolgono attività di volontariato lo fanno perché spinte da una vocazione, da un desiderio cioè di rendersi utili per la comunità senza chiedere nulla in cambio.

Per questo motivo, il consiglio è di essere professionali, educati e cordiali proprio come quando si è al lavoro.

Volontariato retribuito

Come abbiamo visto, non è la possibilità di guadagno il motivo per il quale una persona dovrebbe decidere di fare volontariato.

Tuttavia, non tutti possono disporre o permettersi di svolgere tale attività senza almeno la copertura delle spese minime di vitto e alloggio.

Vediamo ora alcuni esempi programmi di volontariato pagato o più precisamente dove è previsto un rimborso:

EU Aid Volunteers

Il programma Europeo di volontariato ha ricevuto 147,9 milioni di EUR dall’UE per supportare vari progetti di aiuto umanitario nel mondo.

Per poter partecipare al programma è necessario aver compiuto 18 anni ed essere cittadini UE.

I volontari selezionati hanno alcune spese coperte: viaggio, di alloggio oltre che l’assicurazione e un rimborso mensile.

Coloro che hanno intenzione di partecipare al progetto devono inviare un’apposita domanda. Questa prevede: un questionario di autovalutazione, la compilazione di un CV Europass e una lettera di presentazione.

Prima di partire come volontario è necessario sostenere un corso di formazione della durata di due settimane.

Tutte le missioni di volontariato aderenti al programma EU Aid Volunteers possono essere consultate sulla piattaforma nella sezione Projects.

Volontariato Nazioni Unite

Tra esperienze di volontariato più formative vi sono quelle messe a disposizione dalle Nazioni Unite. L’età minima per essere un volontario delle Nazione Unite è di 22 anni.

Collegandosi al portale è possibile scegliere tra tre diverse opportunità di volontariato:

  • Estero

Il volontariato internazionale delle Nazioni Unite ha lo scopo di promuovere la pace e la crescita di numerose comunità del mondo.
L’esperienza permette di conoscere nuove culture, imparare una nuova lingua e sviluppare importanti abilità.

È possibile inviare la propria candidatura verificando i programmi aperti. Diventando Volontario Onu, l’esperienza all’estero è garantita. I programmi coinvolgono 160 paesi situati in principalmente in Africa, Sud America.

  • Nel proprio paese

Diversamente è possibile dare una mano anche allo sviluppo del proprio paese aderendo al programma: volunteer in your country.

L’opportunità è per lo più riservata a coloro che già risiedono in paesi che hanno bisogno di aiuto: Africa orientale e meridionale, America latina.

  • Online

Alternativamente è possibile proporsi come volontario ONU online. Questa tipologia di volontariato risulta essere una risorsa preziosa per le Nazioni Unite al fine di affrontare l’emergenza causata dal Covid-19.

Si può aiutare online in molti modi con attività di traduzione, di ricerca o di design. Oppure proponendosi come: insegnante e nello sviluppo e gestione dei progetti.

Servizio Civile

Un’opportunità di volontariato retribuito è data dal Servizio Civile Universale (https://www.serviziocivile.gov.it/menusx/servizio-civile-nazionale/cosa-e-il-sc.aspx).

Il servizio civile può essere svolto da un cittadino italiano di età compresa tra i 18 e i 28.

Il giovane volontario che decide di dedicare alcuni mesi al Servizio Civile beneficia di un’importante opportunità di crescita e formazione oltre che contribuire attivamente alla crescita sociale, culturale ed economica del Paese.

L’Italia mette a disposizione il servizio sia sul territorio nazionale che all’estero. Il volontario si occupa di mansioni quali:

  • assistenza;
  • valorizzazione del patrimonio ambientale, storico, artistico;
  • attività di agricoltura;
  • promozione della pace tra i popoli.

Per il volontario è previsto un rimborso di 439,50 EUR mensili e vi è inoltre un indennizzo per coloro che svolgono l’attività all’estero.

Progetti di volontariato all’estero

Eccezion fatta per i programmi riportati nel paragrafo precedente, nella maggior parte dei casi l’esperienza di volontariato richiede una spesa da sostenere.

Il web propone numerosi programmi di volontariato all’estero studiati nei minimi dettagli al fine di rendere l’esperienza formativa per la persona e utile per la comunità o l’ambiente.

Con un po’ di attenzione, è possibile ridurre al minimo i costi e usufruire di un viaggio all’estero senza dover affrontare una spesa troppo sostenuta:
Effettuare alcune ricerche preliminari aiuta il futuro volontario, in quanto, così facendo, potrà selezionare quei programmi affidabili e a basso costo.

Non tutte le organizzazioni sono uguali, ma in generale si può dire che il volontariato all’estero ha dei costi da sostenere in quanto l’associazione deve provvedere a coprire le spese di vitto e alloggio del volontario oltre che i costi amministrativi e di sostegno economico verso la comunità ospitante.

Alcune organizzazioni risultano più costose di altre, soprattutto quando il volontario è minorenne oppure quando si opta per un programma di volontariato estivo. In questi due casi, infatti, il volontario oltre ad aiutare ha anche bisogno di una specifica formazione, essendo due tipologie di volontariato limitate nel tempo e svolte da persone molto giovani.

Aderire ad un programma di volontariato all’estero può essere, inoltre, un’ottima opportunità per un lavoratore che decide di concedersi un anno sabbatico.

A tale esigenza risponde Plan My Gap Year uno dei programmi di volontariato più riconosciuti e utilizzati al mondo.

Per un’esperienza di volontariato all’estero, si può, dunque scegliere tra numerosi programmi e attività:

Assistenza all’infanzia

Le attività di volontariato finalizzate ad aiutare i bambini nel mondo sono tra le più scelte. Un gesto di umanità che può dare una speranza e un futuro a numerosi bambini che vivono in aree svantaggiate con poche o nulle opportunità di accesso all’istruzione.

Tra le mete dove si può scegliere di aiutare i bambini vi sono: l’India, la Cambogia, il Costa Rica e l’Equador. Non mancano le possibilità di offrire supporto ai bambini in Africa: in Ghana, in Marocco o in Sri Lanka.

Volontariato medico

Per un medico concedersi un anno sabbatico significa mettere a disposizione delle competenze molto richieste in numerosi paesi del mondo.

Le competenze in medicina sono richieste in ogni paese dove l’accesso alla sanità è carente.

In rete sono presenti numerosi progetti di volontariato per medici chiamati a svolgere lavori di: infermieristica oppure come ostetrici, odontoiatri, pediatri o chirurghi.

I progetti sono presenti in Africa, in India ma anche in Tanzania o in Vietnam.

Le opportunità non mancano anche per gli studenti di medicina e per laureandi o laureati in psicologia. In quest’ultimo caso l’obiettivo è di fornire assistenza psicologica a bambini e adulti vittime di episodi di violenza o in stato di shock a causa di guerre o calamità naturali.

Insegnanti di lingua

La conoscenza della lingua inglese rappresenta un valore per chiunque vuole partire come volontario.

Sono presenti numerosi programmi in Africa, Sud America e Asia che richiedono insegnanti di lingua inglese.

Permettere ai bambini e i ragazzi di una comunità di apprendere una nuova lingua significa offrire loro la possibilità per un futuro migliore ampliando di gran lunga le loro prospettive lavorative.

Tutela del patrimonio naturale

I progetti di volontariato finalizzati alla tutela della flora e della fauna sono tra le esperienze più entusiasmanti alle quali si può pensare.

Molti progetti sono situati in Africa e hanno l’obiettivo di proteggere le specie in via d’estinzione o a rischio come tartarughe o elefanti.

Alternativamente si trovano numerosi programmi anche in Europa, nello specifico in Grecia e in Croazia.

Volontariato all’estero quasi gratuito

Come abbiamo visto finora, è difficile trovare un programma di volontariato internazionale sia retribuito sia completamente gratuito.
L’obiettivo dell’attività del volontariato è infatti quello di fornire un supporto sia dato dalle proprie competenze sia economico aiutando così una comunità in difficoltà.

Tuttavia, esistono alcune accortezze che possono rendere l’esperienza di volontariato il più economica possibile.

Raccogliere fondi

La volontà di aiutare gli altri può essere un buon motivo per stimolare la sensibilità delle persone. Perché non provare con una campagna di crowdfunding?

In rete sono presenti numerosi siti web che permettono di raccogliere un budget, anche cospicuo, finalizzato alla realizzazione di ogni tipo di progetto.

Spiegare l’intenzione di aiutare una comunità o l’ambiente aderendo ad un programma di volontariato all’estero ha buone possibilità di smuovere le coscienze di numerosi privati pronti a donare il budget richiesto.

Pianificare

Pianificare ogni aspetto del viaggio permette di abbattere considerevolmente i costi. Alcune mete risultano più costose di altre. Prenotare i biglietti aerei in anticipo e in un periodo dell’anno può essere più conveniente rispetto ad un altro.

Optare per una sistemazione modesta e praticare uno stile di vita sobrio può altresì ridurre di molto le spese.

Inoltre, il costo della vita non è uguale in ogni parte del mondo. Se si decide per un’esperienza di volontariato in Nord Europa o in Australia, ad esempio, i costi saranno più elevati rispetto ad un paese dell’Africa.
In definitiva, pianificare l’esperienza sotto ogni punto di vista permette di ridurre al minimo le spese.

Pensare l’esperienza come un investimento

Fare volontariato all’estero aumenta di gran lunga il proprio bagaglio culturale e di conoscenze. Anche se bisogna affrontare una spesa. L’esperienza però può essere valorizzata e con il giusto spirito può trasformarsi in un investimento nel medio termine.

Le conoscenze acquisite infatti, permettono di arricchire il curriculum e vero similmente di poter accedere ad una migliore posizione lavorativa.

Il volontariato permette di conoscere tante nuove persone, molte delle quali possono entrare a far parte del proprio network e in un futuro offrire opportunità professionali e di sviluppo carriera.

Il volontariato fa bene alla salute e non ha età

Il mondo ha bisogno di volontari, di tutte le età, con esperienza o senza esperienza. È un settore che offre a tutti un’opportunità di crescita.

Come evidenziato in uno studio dell’America Psychologial Association fare volontariato per un adulto con più di 50 anni significa avere meno probabilità di soffrire di pressione alta e di conseguenza si annoverano meno malattie cardiache e ictus.

Un altro studio pubblicato su Apa PsycNet sottolinea che i volontari risultano vivere più a lungo a condizione però che siano effettivamente spinti da intenzioni altruiste.

Inoltre, numerose evidenze riportano altri effetti benefici nel fare volontariato:

  • riduce il rischio di depressione perché le interazioni sociali aiutano a sentirsi meno soli;
  • permette di dare uno scopo alla propria vita e insegna numerose nuove attività;
  • riduce i livelli di stress.

In conclusione, il volontariato è un’attività per tutti.

L’importante è avere il desiderio di aiutare gli altri. Ciò spiega l’eterogeneità dei volontari: studenti, pensionati, adolescenti, professionisti.

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