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Diventare Wedding Planner: competenze e opportunità lavorative

Quella del Wedding Planner è una professione relativamente nuova e “non ordinistica”, ovvero priva di un vero e poprio “Ordine” o “Albo”, ma tuttavia in forte crescita: basti pensare che in Italia il settore “wedding” coinvolge circa 90mila imprese tra fornitori, ristoratori e organizzatori, con un giro di affari di oltre 50 miliardi di euro.

Ma chi è esattamente un Wedding Planner, e che cosa fa? Il Wedding Planner è colui che accompagna la coppia di sposi dalla fase iniziale del progetto di nozze fino all’ultimo momento dell’evento stesso; senza dubbio l’organizzazione di un matrimonio è una faccenda complessa e laboriosa, e, anche se desideriamo un evento “senza grosse pretese”, la quantità di tempo e di lavoro resta comunque alta.

È per questo che la figura del Wedding Planner si propone di eliminare totalmente dalle spalle della coppia l’ansia e lo stress derivanti dall’organizzazione del matrimonio, e si assume la responsabilità di orchestrare l’intero evento a regola d’arte e secondo le preferenze degli stessi sposi.


Competenze interpersonali

Appare chiaro che non tutti possono essere portati per questa professione, che richiede alcune competenze interpersonali molto importanti, tra cui:

  • etica e riservatezza: il rapporto di confidenzialità con i clienti è una caratteristica fondamentale e molto delicata per il Wedding Planner, che è inevitabilmente esposto ad informazioni private e personali sulla vita della coppia;
  • predisposizione al lavoro in team: l’organizzazione di un matrimonio richiede di cooperare con numerosi fornitori di servizi diversi, dalla ristorazione all’interior design: è per questo che un bravo Wedding Planner sa come mantenere il miglior rapporto lavorativo con tutti;
  • capacità di comunicazione interpersonale: per un Wedding Planner è fondamentale possedere ottime doti comunicative, in quanto dovrà saper interpretare al meglio le richieste dei clienti e stabilire un rapporto di fiducia;
  • adattabilità: le preferenze dei clienti possono passare dalle più normali e ordinarie alle più stravaganti; è per questo che un bravo Wedding Planner deve saper adattare ogni progetto ai cambiamenti più inaspettati, e anche saper gestire al meglio gli imprevisti;
  • perseveranza: molto spesso può sembrare che una certa idea non sia realizzabile, per svariati ostacoli legati alle tempistiche o alle condizione metereologiche, ma un bravo Wedding Planner sa che con risolutezza e perseveranza è possibile superare qualsiasi ostacolo;
  • risolutezza: un Wedding Planner deve essere capace di imporre le sue decisioni con la necessaria autorità, affinché abbiano la migliore possibilità di trasformarsi in realtà concrete;
  • praticità: il senso pratico è un requisito fondamentale per chi ha a che fare con situazioni che inevitabilmente sono soggette a imprevisti, e pertanto vanno tamponate con la massima urgenza;
  • empatia e capacità relazionali: l’empatia è una caratteristica essenziale all’interno delle abilità comunicative; molto spesso, infatti, non è importante solo quello che viene detto, ma anche quello che non viene detto;
  • competenze manageriali: le capacità organizzative, com’è facile intuire, sono il pane quotidiano del Wedding Planner, e costituiscono la sua qualità principale;
  • creatività e buongusto: un bravo Wedding Planner deve anche essere in grado di decidere in autonomia qualora i clienti gli lasciassero carta bianca: sono quindi necessarie spiccate dote estetiche e di buon gusto.

Competenze tecniche

Abbiamo elencato una serie di caratteristiche personali utili per valutare se siamo predisposti a questa professione oppure no; un Wedding Planner professionista, però, possiede anche una serie di competenze di carattere tecnico/specialistico che si trova ad impiegare nel lavoro di tutti i giorni. Queste competenze si possono riassumere come segue:

  • Conoscenze di base di Marketing e Comunicazione: la risonanza mediatica di un matrimonio, specialmente al giorno d’oggi, non è un fattore di secondo piano, pertanto un’infarinatura di marketing può rivelarsi fondamentale;
  • Conoscenze amministrative di base sulla contrattualistica e burocrazia sociale: un Wedding Planner deve sapersi destreggiare con la componente contrattualistica del suo mestiere; deve infatti gestire le forniture di tutti i servizi necessari all’evento, ciascuno dei quali è regolato da un contratto;
  • Conoscenze pratiche sullo svolgimento dei riti civili e religiosi dei matrimoni italiani: è facile intuire che un Wedding Planner deve essere estremamente informato su tutto ciò che riguarda gli elementi delle cerimonie di nozze, siano esse religiose o civili; si tratta infatti del pane quotidiano del suo lavoro, senza il quale non andrebbe lontano;
  • Cultura di base sui costumi e i riti dei matrimoni nel mondo: un bravo Wedding Planner deve essere informato non solo sulle specificità delle cerimonie italiane, ma anche su quelle degli altri Paesi, non solo nell’eventualità di lavorare all’estero, ma anche in quella di assecondare la volontà di un matrimonio più “esotico”;
  • Conoscenza minima dei vari stili architettonici: l’architettura è un tassello fondamentale all’interno della componente estetica di una festa di matrimonio; che stile vogliamo adottare? Cosa vogliamo comunicare ai nostri ospiti? Un bravo Wedding Planner ha le idee chiare anche su questo;
  • Conoscenza delle tecniche di progettazione del lay-out e del display scenografico dell’evento: ancora una volta il senso estetico del wedding planner risulta di grande importanza quando ci accingiamo a stabilire la disposizione degli elementi scenografici per creare il miglior “colpo d’occhio” possibile; a volte il Wedding Planner è supportato da un Interior Designer, ma può anche lavorare in totale autonomia;
  • Conoscenze di base sulle attività di banqueting e catering: la ristorazione è un elemento cruciale di un matrimonio, pertanto è necessario che venga gestita dal Wedding Planner con un occhio alla sinergia complessiva di tutte le componenti, in modo che si intonino alla perfezione;
  • Conoscenza del galateo del matrimonio: anche le piccole regole non scritte e di buona etichetta non devono avere segreti per il perfetto Wedding Planner, che sa sempre come tenere la condotta perfetta in ogni situazione;
  • Conoscenza della lingua inglese: anche se non si progetta di lavorare all’estero, la conoscenza della lingua inglese è sempre un fattore molto utile in ogni professione, specie in quelle, come il Wedding Planner, in cui è importante avere un ampio ventaglio comunicativo.

Come si diventa Wedding Planner?

Come già accennato, quella del Wedding Planner è una professione priva di una vera e propria etichetta, pertanto è gestita solitamente con una partita IVA autonoma, come qualsiasi libero professionista, ed è difficile stabilire un percorso formativo univoco. Senza dubbio può essere di grande utilità un corso di laurea triennale in Management e Organizzazione di Eventi, oppure altri corsi di laurea affini, tendenzialmente in ambito comunicativo; un’alternativa interessante consiste nei corsi organizzati dallo IED (Istituto Europeo di Design) presso la sede di Milano, che riguardano in molti casi l’organizzazione di eventi.

Tuttavia la laurea non è affatto di un requisito necessario per intraprendere questa carriera, e possiamo direttamente rivolgere la nostra attenzione a corsi specifici che rilasciano generalmente un attestato di partecipazione, in quanto una certificazione vera e propria non esiste.

Secondo la Legge n.4/2013, infatti, l’esercizio della professione “non organizzata” è “libero e fondato sull’autonomia, sulle competenze e sull’indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica, nel rispetto dei principi di buona fede, dell’affidamento del pubblico e della clientela, della correttezza, dell’ampliamento e della specializzazione dell’offerta dei servizi, della responsabilità del professionista.”

Nonostante ciò esistono dei corsi professionali per prepararci a questa carriera, come ad esempio il Corso di Wedding Planner di Enzo Miccio, diventato ormai un guru in questo ambito. Il corso consiste in una full immersion della durata di 36 ore: consigliamo di fare una visita al suo sito web per avere ulteriori informazioni.

Se invece preferiamo rivolgerci ad organizzazioni estere, si possono contattare l’Association of Bridal Consultants (ABC) e l’Association for Certified Professional Wedding Consultants (ACPWC).

Come fare per trovare lavoro?

Quello di Wedding Planner è tendenzialmente un lavoro da libero professionista; pertanto, a meno che non si trovi un impiego da dipendente in un’impresa che si occupa dell’organizzazione di matrimoni, diventa essenziale trovare dei clienti. Esistono numerosi trucchi per facilitare questo compito, che si possono riassumere come segue:

  • Fatti pubblicità nel digitale: i social media sono ormai una presenza costante nella vita di tutti, pertanto rappresentano un ottimo terreno per farci pubblicità e per testare le nostre conoscenze in ambito di marketing: mantieni un profilo attivo, esegui ricerche metodiche, sii scrupoloso con le tue pubblicazioni e vedrai che i risultati non tarderanno ad arrivare.
  • Sfrutta al massimo i tuoi contatti: durante il nostro percorso formativo abbiamo probabilmente acquisito numerosi contatti legati al mondo del Wedding Planning; il segreto è non trascurare nessuno di questi contatti, poiché potrebbero rivelarsi tutti potenzialmente molto utili per ottenere un nostro primo incarico. Ricorda che anche partire in piccolo può essere importantissimo per la costruzione di una brillante carriera.
  • Collabora con un professionista: come spesso accade per professioni di questo tipo, la formazione on the job è spesso più importante di quella teorica. Prova a proporti come assistente di un professionista già avviato, impara dalla sua esperienza e avrai la possibilità di aumentare anche i tuoi contatti.

Con chi collabora un Wedding Planner?

Prendendosi carico dell’organizzazione dell’intero matrimonio, un Wedding Planner collabora con una serie di figure professionali ben precise, fra le quali:

  • fotografi: il reportage fotografico di un matrimonio è estremamente importante, pertanto è necessario che il Wedding Planner si rivolga alle figure giuste anche prendendo in considerazione la location dell’evento;
  • ristoratori: anche il cibo è una componente essenziale di un matrimonio, e non può certo essere una scelta casuale; il Wedding Planner deve quindi creare una perfetta armonia abbinando la location con il servizio di catering giusto per l’occasione;
  • interior designer: un Wedding Planner con spiccato senso artistico può anche occuparsi personalmente di tutti gli elementi scenografici che costruiscono l’atmosfera, come dettagli architettonici e corredi floreali, ma spesso è opportuno consultare un interior designer professionista;
  • musicisti: anche se non prevista in tutti i matrimoni, la musica dal vivo può rivelarsi di fondamentale importanza per creare l’atmosfera desiderata, e questo è un altro settore in cui il Wedding Planner può mostrare le sue doti.


Quanto guadagna un Wedding Planner?

Stabilire le possibilità di guadagno di un Wedding Planner è un compito molto difficile, poiché dipende in grandissima parte dalla sua notorietà e affermazione professionale, nonché dal portafoglio dei clienti. Anche le modalità di pagamento sono molto varie, poiché la tariffa può essere oraria oppure stabilita per l’intera consulenza, con tutte le alternative del caso.

Possiamo dire in linea generale che una cifra di 1.500 euro per una consulenza completa rappresenta una cifra ragionevole, ma non è raro che si riesca a guadagnare anche 15.000 euro nelle giuste condizioni. Quello che è certo è che dipende moltissimo dall’abilità del Wedding Planner nel saper pubblicizzare e vendere i suoi servizi, quindi se stai cercando una professione che ti lasci piena autonomia organizzativa, questa potrebbe essere quella giusta per te.

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