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Professione capotreno: chi è, cosa fa, quanto guadagna

Il treno è stato per almeno due secoli il protagonista indiscusso dei viaggi per il mondo. 

La sua immagine ha ispirato Agatha Christie per scrivere Assassinio sull’Orient Express, con protagonista il suo detective Hercule Poirot. 

Per tutti gli anni ‘60 e ‘70 è stato il mezzo di trasporto a lunga percorrenza prediletto dagli hippie, in rotta verso l’Asia e l’India. 

Turisti e russi viaggiano tutt’oggi sulla Transiberiana, la ferrovia più lunga del mondo la cui costruzione è di epoca zarista. 

Il treno è ancora oggi uno dei mezzi più utilizzati al mondo per il trasporto dei passeggeri. Si tratta di un mezzo economico, decisamente più ecologico dell’auto e che accompagna quotidianamente lavoratori e vacanzieri alla proprie destinazioni. 

Ad assicurare lo svolgimento corretto della tratta e il comfort e la sicurezza dei passeggeri c’è il capotreno. 

Nella nostra guida di oggi parliamo proprio di questa figura: quali sono le sue mansioni quotidiane?, cosa deve studiare?, quali sono le sue prospettive di carriera?

Chi è il capotreno

Il capotreno è il responsabile del servizio a bordo di un treno per il trasporto dei passeggeri. 

Per diventare capotreno in Italia è necessario superare una visita di idoneità fisica (da ripetere ogni anno) e un esame specifico. 

Durante il turno di lavoro, il capotreno a bordo è a tutti gli effetti un pubblico ufficiale.

Come si svolge il lavoro del capotreno

Ecco quali sono le mansioni fondamentali per un capotreno, divise in categorie. Si tratta di una cartina di tornasole che ci fa capire come il mestiere di capotreno abbracci molti ambiti, da quello amministrativo legato ai titoli di viaggio a quelli più connessi all’assistenza e manutenzione, sia per i passeggeri che per carrozze e veicolo.

Convalida e controllo dei titoli di viaggio

Ovviamente il capotreno deve verificare la regolarità dei titoli di viaggio forniti dai passeggeri.

Può invitarli a cambiare posto se si sono seduti nel vagone sbagliato, comminare multe nel caso il biglietto sia assente o non più valido, convalidare un titolo di viaggio nel caso in cui le obliteratrici al binario non fossero correttamente funzionanti, assistere i passeggeri nell’acquisto o nell’uso delle macchinette automatiche.

Assistenza ai passeggeri

Ritardi, guasti, problemi sulla tratta, danni causati da altri passeggeri: sono tutti motivi per cui i passeggeri possono avere bisogno di assistenza. Il capotreno deve fornire loro tutte le informazioni e al bisogno organizzare un trasporto alternativo, se la tratta non può continuare come previsto. 

Ovviamente, coordina anche le operazioni di evacuazione e messa in sicurezza dei passeggeri e dei lavoratori in caso di incidenti. 

Da ultimo, si deve accertare che le persone con handicap possano utilizzare agevolmente gli apparati dei treni, accompagnandole al binario all’occorrenza o predisponendo mezzi di assistenza specifici. 

Assistenza e manutenzione tecnica

Può accadere che il guasto al treno sia di piccola entità: a volte è così piccolo che si può risolvere il problema senza nemmeno interrompere il viaggio.

Il capotreno ha le competenze tecniche necessarie per intervenire su un problema ad una porta, all’aria condizionata o di pulizia, per far proseguire il viaggio.

Altrimenti, può chiedere aiuto ad una centrale operativa e eseguire dietro istruzioni il processo di ripristino delle funzioni del mezzo. 

L’operatività tecnica può includere anche: 

  1. la verifica della percorribilità di un tratto di binario, con informazioni fornite dal regolatore della circolazione e assistendo il macchinista in cabina di guida al bisogno; 
  2. il controllo e la redazione delle prescrizioni per il materiale rotabile, cioè del materiale che può essere trasportato su un treno; 
  3. la verifica delle prestazioni della locomotiva in relazione al peso del rimorchio; 
  4. le operazioni sulle prove del freno manuale, da usare in caso di guasti o incidenti; 
  5. la coordinazione con le stazioni o gli attraversamenti per garantire la sicurezza del viaggio e delle fermate nelle stazioni;
  6. l’avvio del viaggio al momento del via libera, compresa discesa e salita dei passeggeri; 
  7. il controllo sullo stato dei veicoli e la richiesta di manutenzione straordinaria quando necessario.

Russia, India e Thailandia: tre paradisi professionali per un capotreno

Se dovessi elencare tre nazioni che rappresentano un paradiso professionale per un capotreno non potremmo non menzionare Russia, India e Thailandia. 

Provodnìk e provodnìtsa

Con questi due termini russi si identificano controllori uomini e donne che lavorano sulla Transiberiana, la ferrovia più lunga del mondo che porta da Mosca a Vladivostok (o a Pechino, se si sceglie la deviazione che passa per Mongolia e Cina). La sua lunghezza richiede non meno di 7 giorni per completare il viaggio. 

I controllori si occupano di verificare biglietti e passaporti, specialmente agli ingressi con frontiere straniere, e si assicurare il comfort dei passeggeri nelle cuccette. Si occupano della pulizia quotidiana delle aree comuni come i corridoi e i bagni, della pulizia dei pavimenti nelle cuccette e di fornire biancheria da letto pulita ed informazioni ai passeggeri. 

La Transiberiana è organizzata in vagoni di I, II e III classe, in un crescendo di comodità. 

La Transiberiana non è una ferrovia economica, per il guadagno medio di un cittadino russo. Il suo mito è più legato al viaggio itinerante degli stranieri, e per questo motivo provodnìk e provodnìtsa sono abituati al contatto con passeggeri provenienti da tutto il mondo. 

India

L’India è una nazione enorme e popolatissima. I trasporti via treno sono estremamente economici, e per questo tantissimi cittadini li preferiscono al trasporto in auto, tra strade estremamente trafficate e caotiche. 

Ovviamente la figura del capotreno in India è di vitale importanza, vista la quantità di persone che ogni giorno usano questo mezzo di trasporto per muoversi attraverso il paese. 

La condizione tecnologica delle ferrovie nazionali non è uniforme su tutto il territorio. Però, lavorare come capitreno in questo paese significa venire a contatto ogni giorno con viaggiatori con abitudini, usi e costumi estremamente diversi, immersi in un paese dalla cultura emozionante e che attira moltissimi stranieri. 

Thailandia

La Thailandia è uno dei paesi paradiso dei backpacker, i viaggiatori “zaino in spalla”. I treni sono un mezzo estremamente economico e che può portare in una notte di viaggio dal nord al sud del paese. 

L’intensa viabilità su ferrovia rende il mestiere di capotreno estremamente stimolante in questa area del mondo. Non sarà poi difficile incontrare passeggeri americani, tedeschi, inglesi, scandinavi nel corso della propria giornata di lavoro. 

Una piccola curiosità: in tutte le carrozze dei treni thailandesi una parte dei sedili sono riservati ai monaci e una parte ai cittadini del paese. Ovviamente è compito del capotreno accertarsi che queste due categorie di utenti abbia la priorità nell’uso dei posti, se il treno è molto affollato. 

Gli studi necessari per diventare capotreno

Per diventare capotreno non è indispensabile essere in possesso di una laurea. 

Essendo quindi un lavoro che si può svolgere senza laurea esistono dei percorsi di formazioni specifici che preparano in maniera molto specifica alla professione.

La formazione specifica viene fatta attraverso corsi professionalizzanti gestiti dall’Agenzia Nazionale Sicurezza Ferrovie, con una durata di 6 mesi. . 

Gli unici due requisiti per iscriversi ad uno di questi corsi sono: 

  • avere un diploma di scuola superiore; 
  • aver compiuto 18 anni. 

Al termine del corso di sei mesi e dell’esame, se superato, si ottiene una certificazione. Dopo massimo sei mesi dalla certificazione si ottiene anche l’abilitazione al lavoro. 

Requisiti e selezione per lavorare in Trenitalia

Per lavorare in Trenitalia è necessario aver compiuto 18 anni, essere in possesso di un diploma di scuola superiore (o di un titolo di livello più alto) e aver ottenuto la qualifica di capotreno in seguito al corso professionalizzante. 

Inoltre è necessario sottoporsi ad una scrupolosa visita fisica e psicologica. Dichiarati abili, sotto entrambi gli aspetti, è possibile tentare l’iter di assunzione. 

L’iter di assunzione è così diviso:

  1. si inserisce il proprio CV alla sezione “Lavora con noi” del sito di Trenitalia, selezionando la posizione disponibile e la città di competenza; 
  2. se il CV è idoneo si passa al test digitale, online, per verificare le competenze tecniche; 
  3. superato il test si esegue un colloquio motivazionale, che mira ad indagare le soft skill più importanti; 
  4. se anche il colloquio va a buon fine si può sostenere il colloquio tecnico; 
  5. l’ultimo step prima dell’assunzione è la visita medica. 

Abilità e competenze di un capotreno

Dividiamo, come sempre, le competenze di un professionista in due categorie: quelle tecniche specifiche e quelle interpersonali. 

Per essere un buon capotreno è necessario conoscere: 

  • il funzionamento dei principali apparati del mezzo; 
  • le procedure di risoluzione dei piccoli guasti; 
  • il codice di procedura per le varie situazioni che si possono verificare sul treno; 
  • il codice di procedura di sicurezza; 
  • la lingua inglese (verificata in fase di colloquio). 

Inoltre, è necessario essere dotati di: 

  • ottime capacità di problem solving, rapido, agevole ed efficace. Nel corso di un viaggio possono verificarsi le più variegate situazioni di necessità, e può essere necessario pensare in modo logico e razionale ma fuori dagli schemi per risolverle e garantire un’assistenza di buon livello ai passeggeri; 
  • buone competenze decisionali, per guidare la squadra di addetti al viaggio e coordinarsi con i colleghi nelle centrali di comando. Inoltre freddezza e cautela sono indispensabili nelle situazioni di crisi, dove la sicurezza del mezzo o dei passeggeri è in dubbio; 
  • fermezza ma cortesia, da usare sia con i passeggeri che con il team di colleghi. Non sono né recenti né inusuali le situazioni di stress sui mezzi pubblici, dovute a multe ritenute ingiuste, comportamenti scorretti dei passeggeri, ritardi. Anche nelle situazioni più complicate un capotreno deve fornire assistenza, proteggere i passeggeri al bisogno e sapere come comportarsi nei confronti di ognuno di essi per far calare la tensione e cercare una soluzione il più possibile positiva per tutti.

Guadagno e carriera di un capotreno

La professione di capotreno consente di accedere ad una buona retribuzione complessiva. 

Il minimo garantito dal contratto nazionale per questa posizione è pari a circa 24.000 euro annuali. Lo stipendio medio è invece intorno ai 28.000 euro l’anno.

A queste cifre bisogna poi sommare: 

  • le eventuali indennità per le ore di lavoro notturne su tratte a lunga percorrenza o con le cuccette; 
  • le indennità per il lavoro nei giorni festivi e nei fine settimana; 
  • le indennità per i lavoratori frontalieri, che attraversano il confine con Svizzera, Austria o Francia sulla propria tratta quotidiana; 
  • tredicesima e quattordicesima; 
  • gli anni in servizio; 
  • le ore di straordinario. 

Con questi dati alla mano è possibile affermare che lo stipendio complessivo di un capotreno si aggira tra i 30 e i 35 mila euro l’anno. 

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