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Lavori gravosi: quali sono e le novità per la pensione anticipata

I lavori gravosi, così come i lavori usuranti, sono particolarmente duri e faticosi. Il nostro ordinamento ha individuato e concesso alcune agevolazioni a chi svolge un lavoro definito come gravoso o usurante. In particolare, coloro che svolgono un lavoro gravoso, possono accedere anticipatamente alla pensione.

Il tema dei lavori gravosi è oggetto in dibattito. Il Governo sta lavorando a una riforma delle pensioni per il 2022, la quale dovrebbe estendere l’elenco dei lavori gravosi, permettendo così l’accesso alla così detta APE Sociale, una volta che il lavoratore avrà raggiunto un’età di almeno 63 anni e almeno 36 anni di contributi versati.

In questo articolo viene riportato l’elenco dei lavori gravosi, vedremo come funziona l’ape sociale e la differenza con i lavori usuranti.

Elenco lavori gravosi

L’elenco dei lavori gravosi è stato via via aggiornato negli anni. Troviamo una prima lista nella legge n. 232 del 2016, e successivamente nella legge n.205 del 2017.

Per rientrare nella categoria è necessario che il lavoro gravoso sia stato svolto per almeno 6 anni nel corso degli ultimi 7, o per 7 anni nel corso degli ultimi 10.

Oggi, in attesa di nuove disposizioni, i lavori gravosi comprendono 15 categorie:

Conciatori di pelli e pellicce

Tutti coloro che si occupano di lavorare e rifinire materiali quali cuoio, pelli e pellicce, svolgendo operazioni quali: concia, rifinitura, rifilatura, asciugatura, cromatura, rasatura. Tali professioni appartengono all’elenco Istat individuato dal numero 6.5.4.1.0.

Servizi di pulizia

Lavoratori addetti ai servizi di pulizie negli istituti, ad esempio: scolastici, negli ospedali, negli uffici e nei supermercati. Si tratta di professioni non qualificate, addette alla pulizia e l’igiene.

Spostamento merci

Rientrano nei lavori gravosi i facchini e gli operatori addetti allo spostamento merci. Pertanto, sono individuate professioni quali: addetto ai traslochi, alza casse, manovali di magazzino, addetti al carico e allo scarico, come anche gli operai di banchina e gli scaricatori di porto.

Conducenti mezzi pesanti

La categoria 7.4.2.3.0 individua tutta una serie di professioni gravose tra cui i camionisti, i conducenti di autocarri, autobotti, autotreni, gli autotrasportatori e gli autisti di carro attrezzi.

Conducenti treni

Rientrano nella categoria dei lavori gravosi i: conduttori di convogli ferroviari. Questi includono numerose professioni: macchinisti, aiuto macchinisti, elettro macchinista e i conducenti ferroviari. Sono lavori gravosi indipendentemente se il trasporto è destinato alle persone o alle merci.

Guidatori di gru e macchinari per l’edilizia

Il settore dell’edilizia include numerose professioni gravose e usuranti che hanno diritto alla pensione anticipata. Tutti coloro che operano con macchine, sollevano materiali, svolgono operazioni di perforamento, aggancio e sgancio rientrano nell’elenco. Ad esempio: il gruista, l’arganista, il manovratore di benne.

Infermieri e ostetriche

Infermieri e ostetriche sono professioni sanitarie infermieristiche che svolgono una serie di mansioni gravose occupandosi dell’assistenza ai malati e ai disabili. Al pari dei lavori finora elencati rientrano tra i lavori gravosi presenti sulla Gazzetta Ufficiale e possono accedere all’Ape Sociale.

Maestri di asilo

I maestri d’asilo rientrano nelle professioni di scuola pre-primaria. Si tratta di figure molto importanti, promuovono la crescita e lo sviluppo fisico e cognitivo dei bambini. Coloro che appartengono a questa categoria di lavoratori possono accedere all’Ape Sociale e di conseguenza alla pensione anticipata.

Operai edili

L’operaio edile trascorre la maggior parte della propria carriera lavorativa sui cantieri. Solleva materiali pesanti, demolisce strutture preesistenti, svolge operazioni di movimento terra, lavora su turni di lavoro talvolta anche di notte, tutte mansioni che rendono il lavoro gravoso.

Operai agricoli

Al pari degli operai edili anche gli operai agricoli rientrano tra i lavori gravosi. Si tratta di addetti al settore primario i cui compiti mettono a dura prova il fisico. Operazioni quali semina, raccolta, trasporto dei prodotti agricoli, sono solo alcuni dei tanti compiti dell’operaio agricolo.

Pescatori

I pescatori divisi in addetti alla pesca costiera e addetti alla pesca d’alto mare, rientrano tra i lavori gravosi. Tali operai specializzati, permettono l’arrivo del pesce sulle nostre tavole e svolgono un lavoro spesso notturno, esposto alle intemperie e fortemente provante.

Siderurgici

I siderurgici sono tutti coloro che lavorano presso gli impianti industriali: addetti agli alti forni, macchinisti di fonderia, addetti alla pesatura. Le professioni che lavorano metalli a caldo svolgono, al pari degli altri, un lavoro gravoso e hanno diritto ad accedere prima d’altri alla pensione.

Marittimi

Non solo i pescatori, il nostro ordinamento ha previsto particolari agevolazioni anche per tutti i lavoratori marittimi: maestri di macchina, nostromi, sottufficiali e tutti coloro che lavorano a bordo delle navi marittime.

Operatori ecologici

L’operatore ecologico, colui che si occupa della raccolta rifiuti urbani, industriali e speciali, svolge un importante ruolo nella nostra società e ha diritto ad alcune agevolazioni per via del lavoro gravoso e usurante svolto.

Addetti alla cura di persone non autosufficienti

Gli addetti all’assistenza personale si prendono cure delle persone non autonome: persone anziani, disabili, persone con problemi psichici o in convalescenza. Rientrano nella categoria: gli assistenti domiciliari, i badanti, gli operatori socio assistenziali.

I nuovi lavori gravosi 2021 – 2022

La Commissione istituzionale sta lavorando per allargare l’elenco dei lavori gravosi, permettendo così a nuove categorie di poter accedere all’Ape Sociale e di conseguenza di andare in pensione anticipata.

Le ultime notizie riportano che il provvedimento verrà reso ufficiale in concomitanza con la riforma delle pensioni prevista per il 2022.

La nuova lista dei lavori gravosi, elaborata dall’INPS, è stata ottenuta misurando parametri quali: infortuni sul lavoro e numero di assenze per malattia.

Si prevede che l’elenco dei lavori gravosi verrà aggiornato includendo 138 nuovi lavori pesanti, i quali permetteranno a chi li svolge di accedere alla pensione anticipata una volta raggiunti i 63 anni e con almeno 36 anni di contribuiti versati.

Pertanto, le tipologie di lavori gravosi passeranno da 65 a 203. Ci si aspetta che la nuova misura possa interessare un totale di mezzo milione di lavoratori.

Con ogni probabilità rientreranno tra i lavori gravosi:

  • tassisti
  • panettieri
  • falegnami
  • insegnanti delle scuole elementari
  • commessi
  • benzinai
  • macellai.

Ape sociale e lavori gravosi

La così detta Ape Sociale è un’indennità che, in generale, permette ad alcune categorie di lavoratori di accedere alla pensione in età anticipata a partire dal 63 anni.

Lo strumento esiste dal 2017 e si tratta, nello specifico, di un’indennità che viene corrisposta fin quando il lavoratore non raggiunge l’età pensionabile.

Possono accedere all’Ape Sociale, dipendenti o autonomi a condizione che siano iscritti alla gestione separata. La misura, oltre che rivolgersi a coloro che svolgono un lavoro gravoso o un lavoro usurante, riguarda anche alcune tipologie di disoccupati, gli invalidi, coloro che devono assistere un genitore o un figlio malato.

È possibile chiedere l’Ape Sociale e accedere quindi alla pensione anticipata in via telematica inviando la domanda all’INPS.

Lavori gravosi e usuranti: differenza

Per completezza d’informazione: i lavori gravosi non includono tutti i lavori pesanti.

Molti di questi, infatti, rientrano tra i lavori usuranti. Il nostro ordinamento prevede due categorie di lavoratori distinguendo i lavori gravosi da quelli usuranti.

Coloro che svolgono un lavoro usurante possono accedere prima alla pensione rispetto a chi svolge un lavoro gravoso. Ciò perché, la normativa attuale considera i secondi meno pesanti rispetti ai primi.

Colui che svolge un lavoro usurante può andare in pensione a partire dai 61 anni e 7 mesi a condizione che abbia versato contributi per almeno 35 anni.

In generale rientrano tra i lavori usuranti: Tutti i lavori notturni svolti per almeno 6 ore e per almeno 64 giorni l’anno, i lavori ripetitivi e svolti presso gli stabilimenti industriali e in generale tutti i lavori individuati nel Decreto Legislativo 67 del 2011. Tra questi rientrano lavori presso: cave, miniere e gallerie, i lavori svolti ad alte temperature (fonderie), lavori in spazi ristretti, lavori con materiali speciali.

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