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Linguaggio del corpo

Per linguaggio del corpo si intendono i segnali di tipo non verbale quotidianamente utilizzati per comunicare. Una prima analisi superficiale potrebbe portare a pensare che la comunicazione sia per lo più costituita dalle parole, in realtà, una grande componente del linguaggio e del modo in cui trasmettiamo le informazioni è costituita dai gesti e delle espressioni.

Come evidenziato in numerosi studi, infatti, la comunicazione non verbale trasmessa attraverso il linguaggio del corpo rappresenta tra il 60% e il 65% di tutta la comunicazione.

In questo articolo si vedrà cosa esprime, come capire e come leggere il linguaggio del corpo. Si vedrà cosa una persona trasmette con le espressioni facciali (gli occhi e la bocca), con i gesti (le braccia e le gambe) e con la postura.

Il linguaggio del corpo: la componente non verbale della comunicazione
Nel mondo del lavoro, saper utilizzare e interpretare il linguaggio del corpo permette di inviare e ricevere informazioni che potrebbero essere estremamente utili in numerose situazioni.

Ad esempio, la conoscenza della componente non verbale può tornare utile nei seguenti ambiti:

  1. Durante la stesura di un curriculum, evidenziando le proprie capacità nella sezione dedicata alle capacità comunicative;
  2. In sede di colloquio di lavoro, quando saper comunicare efficacemente le proprie competenze, abilità e motivazioni è fondamentale;
  3. Nei rapporti con i colleghi e con il datore di lavoro;
  4. Durante una conferenza o un meeting.

Saper utilizzare il linguaggio del corpo in definitiva, ha numerose applicazioni nella vita lavorativa. In particolare, nei lavori svolti con un team di lavoro e nei settori a contatto con il pubblico, come il settore commerciale e il settore delle vendite.

Grazie alla comunicazione non verbale è possibile:

  • Comprendere lo stato emotivo delle persone;
  • Esprimere meglio un concetto o un’idea;
  • Evitare che l’interlocutore non recepisca in maniera chiara un messaggio;
  • Comprendere quando un collega o un cliente sta mentendo.

Come interpretare il linguaggio del corpo, alcune precisazioni

Ognuno di noi trasmette numerosi messaggi che spesso contraddicono ciò che si comunica con le parole. Per questo motivo, un attento osservatore, non solo ascolta il messaggio verbale, ma verifica che le mani, gli occhi, il viso e la postura siano coerenti con il messaggio trasmesso.

Tuttavia, è bene precisare che:

Poiché sono dei segnali, il messaggio non verbale trasmesso non sempre è univoco nel significato. Un identico segnale può avere significati diversi a seconda del contesto. Ad esempio, mantenere una postura troppo rilassata durante un colloquio di lavoro potrebbe essere sinonimo di scarsa considerazione della posizione lavorativa in questione. La stessa postura, in un contesto informale invece rileva tranquillità d’animo e rilassatezza.

Non basta un segnale non verbale per farsi un’idea precisa del proprio interlocutore. I messaggi del corpo è importante che siano letti nel loro insieme. Ad esempio, il gesto di incrociare le braccia, le così dette braccia conserte, è comunemente interpretato come un segnale di chiusura, tuttavia, secondo uno studio condotto da Friedman, R., & Elliot, A. J. (2008): “The effect of arm crossing on persistence and performance”, incrociare le braccia è un gesto associato alla perseveranza e alla voglia di riuscire.

Linguaggio del corpo, le braccia conserte
Linguaggio del corpo, persona con le braccia conserte, non sempre è un segno di chiusura.

Espressioni facciali nel linguaggio del corpo

Un’importante componente della comunicazione non verbale sono le espressioni facciali; basti pensare alla quantità di espressioni che ognuno di noi trasmette con gli occhi, con la bocca o con le sopracciglia.
Le espressioni facciali possono quindi comunicare una serie di emozioni come:

  • Felicità
  • Rabbia
  • Tristezza
  • Sorpresa
  • Confusione
  • Desiderio
  • Paura
  • Disprezzo.

Lo studio condotto da Todorov A., Baron SG. E Oosterhof NN. dal titolo “Evaluating face trustworthiness: a model based approach” ha rilevato che innalzare leggermente le sopracciglia e mantenere un leggero sorriso, trasmette cordialità e fiducia.

Altri studi come, ad esempio, quello condotto da Paul Ekman: ”Darwin’s contributions to our understanding of emotional expressions”, dimostrano che le persone con un’espressione sorridente e gioiosa risultano ad occhi esterni più intelligenti rispetto coloro che mantengono un’espressione seriosa o arrabbiata.

Gli occhi nel linguaggio del corpo

L’espressione spesso utilizzata secondo la quale: gli occhi sono lo specchio dell’anima, contiene un’importante verità. Gli occhi, infatti, sono in grado di rivelare molte informazioni riguardo il pensiero e i sentimenti di una persona.

I segnali più comuni che possono essere interpretati da chiunque consistono nel verificare se le persone mantengono uno sguardo diretto verso il proprio interlocutore o lo distolgono, se stanno sbattendo le palpebre oppure se le pupille sono dilatate:

Sguardo fisso

Quando una persona guarda dritto negli occhi un’altra persona vuol dire che sta prestando attenzione. È pur vero, però, che un contatto troppo prolungato può sembrare minaccioso o mettere a disagio.

Sicuramente, quando una persona durante una conversazione, si guarda spesso intorno significa che è distratta e che sta prestando poca attenzione.

Sbattere le palpebre

Sbattere le palpebre secondo gli esperti può rivelare due segnali. Quando sono sbattute troppo rapidamente la persona potrebbe sentirsi a disagio, quando le palpebre sembrano non chiudersi mai, allora è probabile che l’interlocutore stia cercando di controllare i propri movimenti oculari e di conseguenza le proprie emozioni.

Pupille dilatate

Anche le pupille dilatate sono un importante segnale di comunicazione non verbale e possono indicare che una persona è attratta fisicamente dal proprio interlocutore.

La bocca nel linguaggio del corpo

La bocca può altresì comunicare molto sui sentimenti e le intenzioni di una persona:

  • Mantenere le labbra serrate: in genere comunica disapprovazione e sfiducia;
  • Mordersi il labbro inferiore: è associato a sentimenti quali la preoccupazione, l’ansia e lo stress;
  • Coprirsi la bocca con le mani: sottintende il voler nascondere una reazione emotiva (un sorriso o un ghigno);
  • Labbro leggermente alzato: è comunemente associato alla felicità e all’ottimismo;
  • Labbro rivolto verso il basso: è un indicatore di tristezza e disapprovazione.

I gesti

I segnali inviati dai gesti del corpo sono i più diretti, evidenti e di facile comprensione. Premesso che alcuni gesti hanno un chiaro significato a seconda del contesto culturale, come ad esempio alzare il pollice in su come segno di approvazione, esistono alcuni gesti comuni pressoché ad ogni cultura:

  • Il pugno chiuso ad indicare rabbia
  • Il gesto “okay” indicato unendo il pollice e l’indice ed estendendo le altre dita;
  • Il segno “V” ottenuto con il medio e l’indice come segno di pace. Bisogna fare attenzione che in certi paesi anglosassoni lo stesso segno indica una brutta parola.

Il linguaggio del corpo per le gambe e braccia

Anche le gambe e le braccia sono potenti indicatori di un messaggio non verbale così come abbiamo visto per le braccia incrociate o conserte anche le altre posizioni è necessario siano verificate contesto per contesto:

  • Le mani sui fianchi possono indicare che la persona è in pieno controllo di sé, ma talvolta possono altresì indicare aggressività;
  • Le mani dietro la schiena trasmettono un sentimento di noia o ansia;
  • Le gambe incrociate possono indicare che una persona ha bisogno di più spazio o di maggiore privacy.

La postura nel linguaggio del corpo

La postura definita come il modo in cui un individuo adatta il corpo a seconda dell’ambiente circostante e dello stato emotivo, può trasmettere numerosi messaggi non verbali.

Stare seduti con la schiena dritta, ad esempio, è un segnale di concentrazione e attenzione verso ciò che sta accadendo. Al contrario stare seduti con la schiena ricurva può indicare noia e indifferenza.

In generale, se la postura assunta dall’individuo è aperta e frontale all’interlocutore allora è probabile che quest’ultimo sia disponibile al dialogo e al confronto, diversamente tentare di nascondere il torace con le braccia o inarcando la schiena possono essere degli indicatori di ostilità o ansia.

Mantenere la distanza

Anche la distanza intesa come lo spazio fisico può essere un’importante forma di comunicazione non verbale da interpretare come linguaggio del corpo.

La distanza mantenuta tra due individui può essere di tipo:

  • Intimo: si verifica da due persone legate affettivamente.
  • Personale: è una distanza compresa tra i 45cm e 1m e 20cm spesso mantenuta tra amici e familiari.
  • Sociale: avviene tra due persone che si sono appena conosciute, oppure in caso di incontri con ad esempio, il postino o il proprio capo.
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