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Lavorare come boscaiolo: cosa fa, come diventare operaio forestale e guadagni

Il lavoro del boscaiolo (o taglialegna) possiamo dire sia sempre esistito. Si tratta di un mestiere noto sin dai tempi della rivoluzione agricola da quando, circa 10.000 anni fa, l’uomo progressivamente abbandonò la vita nomade dedicandosi all’agricoltura.

Il passaggio ha reso necessario coltivare sempre più grandi appezzamenti di terreno e di conseguenza il bosco è diventato da un lato una fonte di legname per riscaldarsi e cucinare gli alimenti, dall’altro un ostacolo allo sviluppo delle terre coltivate.

La figura del boscaiolo oggi, sebbene possa sembrare un lavoro obsoleto, è in realtà di fondamentale importanza. La tutela dei boschi, della biodiversità e attività quali il controllo della fauna e la prevenzione degli incendi, rendono indispensabile il lavoro dell’operaio forestale.

In questo articolo approfondiremo ogni aspetto di questo lavoro, scoprendo come diventare boscaiolo o operaio forestale, quali sono i compiti e le mansioni e ovviamente quale stipendio è garantito a queste figure.

Chi è il boscaiolo

Il boscaiolo è il nome utilizzato per intendere una figura ben precisa: l’operaio forestale. Chi pensa a questa figura come un lavoratore che trascorre le sue giornate felice all’aria aperta, controllando di tanto in tanto la flora e la fauna, si ricrederà leggendo quest’articolo. Si tratta infatti di un lavoro gravoso, molto pesante e non esente da pericoli.

I moderni boscaioli sono infatti lavoratori coinvolti praticamente in ogni processo. A loro sono affidate le attività di disboscamento e abbattimento degli alberi, di carico del legname e in generale tutto ciò inerente alla tutela dei boschi.

Bisogna considerare che gli operai forestali spesso lavorano fuori da casa, anche in zone remote e ben lontane dai centri abitati. Talvolta devono adattarsi a condizioni climatiche estreme, lavorare in condizioni difficili ed essere in grado di gestire situazioni impreviste.

Cosa fa il boscaiolo

Come si apprende leggendo il Manuale del Boscaiolo pubblicato dalla regione Piemonte, l’operaio forestale, da non confondere con la guardia forestale, si occupa di:

  • Abbattere
  • Sramare
  • Depezzare
  • Accatastare il legname

Oltre che svolgere attività quali:

  • Rimboschimento o imboschimento
  • Realizzazione di sentieri e piste
  • Individua eventuali patologie vegetali
  • Pulisce il sottobosco
  • Gestisce le reti d’irrigazione
  • Conservazione idrogeologica del territorio

Nonostante esistano numerosi attrezzi meccanici per svolgere le suddette operazioni non si può negare che molte di queste vengono svolte a mano. Il boscaiolo quindi è chiamato ad uno sforzo fisico non indifferente.

Inoltre, trattandosi di operazioni delicate è necessario che l’operaio forestale sia adeguatamente formato e motivato nel svolgere questo lavoro.

In linea generale il boscaiolo è, in generale, un lavoro svolto per conto di aziende private, le quali si occupano in base alle necessità di reclutare e formare le figure necessarie per tutelare le zone montane e forestali italiane.

Tali aziende private tendono ad occuparsi principalmente di attività quali:

  • Abbattimento
  • Raccolta
  • Commercializzazione

Requisiti per diventare boscaiolo o operaio forestale

Esistono diversi corsi da frequentare per poter diventare boscaiolo. Dai corsi base che permettono di acquisire la qualifica di operatore forestale fino a corsi più avanzati dedicati a chi ambisce a diventare operatore forestale specializzato o operatore forestale responsabile.

In generale i corsi sono organizzati da scuole private patrocinati con gli enti agricoli e forestali regionali. L’offerta formativa è strutturata in moduli volti a fornire le competenze necessarie al futuro boscaiolo:

Utilizzo della motosega

Saper utilizzare la motosega è indispensabile per svolgere il lavoro del boscaiolo. Per questo motivo ogni corso dedica numerose ore all’apprendimento dell’attrezzo.

Gli aspiranti boscaioli apprendono così sia le nozioni da rispettare in termini di sicurezza sul lavoroD.Lgs. 81/08, sia come utilizzare correttamente lo strumento sia i dispositivi di protezione individuale da utilizzare.

In circa 8 ore di teoria e pratica si riesce ad utilizzare la motosega e a svolgere le prime operazioni di manutenzione ordinaria dello strumento.

Abbattere alberi

Riuscire ad abbattere enormi alberi non è semplice. Richiede di acquisire conoscenze pratiche e tecniche oltre che imparare ad utilizzare altri strumenti del mestiere (cunei, leve e slittini). Anche in questo caso un corso pratico permette all’allievo operatore forestale di comprendere come abbattere alberi via via sempre più grandi.

Utilizzo degli attrezzi del mestiere

Oltre alla motosega e gli altri attrezzi del mestiere, ci sono tanti altri attrezzi che l’aspirante boscaiolo deve saper utilizzare. Ad esempio ci sono specifiche macchine per operazioni dette di concentramento ed esbosco e diverse tecniche di allestimento del legname.

Abilità del boscaiolo

Diventare boscaiolo come abbiamo visto richiede di acquisire un’apposita qualifica, tuttavia senza altri requisiti è praticamente impossibile pensare di svolgere questo duro lavoro. In particolare tra le abilità bisogna avere:

Forza fisica

Come immaginabile abbattere alberi, spingere e sollevare pesi non è un’operazione alla portata di tutti. Bisogna avere un’ottima forza fisica, resistenza e capacità di adattarsi anche a condizioni climatiche proibitive.

Capacità di lavoro in gruppo

Le attività degli operatori forestali sono tendenzialmente svolte in gruppo. Ciò significa che il coordinatore del team di lavoro deve avere capacità organizzative e di leadership e gli altri componenti non possono prescindere dalla capacità di ascolto e da altre soft skills come la flessibilità.

Abilità meccaniche

Motoseghe, cippatrici, skidder sono solo alcuni degli attrezzi del mestiere che il boscaiolo deve saper utilizzare e deve essere capace di intervenire in caso di guasti o malfunzionamenti. Spiccate conoscenze di tutti questi strumenti sicuramente aiutano a svolgere al meglio il lavoro.

Senso dell’orientamento

Come abbiamo visto il lavoro del boscaiolo può svolgersi in luoghi remoti e anche molto lontani dal primo centro abitato. Perdersi con la tecnologia odierna è difficile, tuttavia avere un buon senso dell’orientamento, saper leggere le mappe e utilizzare il GPS sono requisiti che possono evitare l’insorgere di spiacevoli episodi.

Gli attrezzi del boscaiolo

Oltre a tutti gli attrezzi meccanici già citati, una lunga serie di attrezzi da lavoro completano l’equipaggiamento del taglialegna. In particolare si annoverano:

Asce e accette

Asce e accette sono indispensabili per tagliare piccoli pezzi di legni o per farsi strada tra la fitta vegetazione.

Cintura porta oggetti

Non può mancare una cintura in pelle con apposite tasche frontali, laterali e posteriori per portare comodamente l’attrezzatura e un kit di primo soccorso.

Rotella metrica

Un tipico attrezzo dal lavoro del boscaiolo è la rotella metrica. Si tratta di un metro flessibile e pratico da trasportare e indispensabile per misurare le distanze.

Cunei da abbattimento

I cunei da abbattimento forestali sono essenziali perché facilitano l’abbattimento degli alberi. La funzione di questi attrezzi è orientare la direzione di caduta dell’albero.

Uncini, funi e catene

E infine gli uncini, le funi e le catene agevolano l’aggancio e il trasporto di grandi tronchi. Al pari degli altri strumenti, anche questi è bene siano di alta qualità onde evitare che non riescano a sostenere o trascinare i carichi più pesanti.

Trovare lavoro come boscaiolo

Dopo aver acquisito tutte le competenze e frequentato i corsi abilitanti al lavoro del boscaiolo, si può pensare di verificare le offerte di lavoro presenti. Come anticipato, buona parte delle imprese boschive che si occupano di operazione di abbattimento, raccolta, commercializzazione del legname sono private, pertanto è sufficiente verificare gli annunci di lavoro pubblicati.

Chiaramente la professione può essere svolta laddove siano presenti ampi boschi ed è per questo motivo che diverse richieste provengono da aziende in regioni quali: Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto, Puglia. Sicilia. Non mancano offerte di lavoro provenienti da paesi vicini, in particolare in Svizzera la tutela dei boschi è molto sentita e ci sono buone possibilità di trovare lavoro come operatore forestale.

Una volta preparato e inviato il curriculum, il boscaiolo senza esperienza può così iniziare il proprio percorso lavorativo che consisterà principalmente in attività di taglio e trasporto del legname nelle segherie.

A livello contrattuale, un tipico CCNL forestale inquadra il boscaiolo come operaio. Con il passare degli anni e con l’acquisizione sul campo di nuove competenze è possibile anche beneficiare di un avanzamento di carriera. Ad esempio, diventando operatore forestale specializzato o caposquadra.

Mettersi in proprio come boscaioli

Tra le diverse strade intraprendibili una volta conseguite le competenze e le certificazioni necessarie per svolgere il lavoro del boscaiolo si evidenzia la possibilità di mettersi in proprio aprendo un’impresa boschiva.

L’attività di taglio, raccolta e vendita del legname, può infatti diventare un’attività redditizia. Tra i fattori maggiormente apprezzati vi è il fatto che la legna ha molteplici utilizzi. Si pensi al settore dell’edilizia, alle industrie dedite alla produzione di mobili in legno, come anche più semplicemente a coloro che utilizzano la legna per il riscaldamento.

Insomma a seconda della tipologia di legno la richiesta può essere più o meno elevata rendendo la prospettiva di mettersi in proprio interessante.

Motivo in più per pensare di dedicarsi al lavoro del boscaiolo, aprendo un’impresa o come dipendente, è dato anche dal minor interesse mostrato dallo Stato verso la situazione boschiva italiana.

La legge del 7 agosto 2015 ha infatti soppresso il Corpo Forestale Italiano, accorpandolo ai Carabinieri e delegando ai Vigili del Fuoco le attività di antiincendio.

Non è compito di questo testo stabilire i pro e i contro di questa scelta, tuttavia bisogna tener presente che le imprese private dovranno sempre più prendersi carico di monitorare e gestire i boschi italiani, ancor più che in passato.

Ovviamente aprire un’impresa boschiva è un’idea che può venire in mente ai boscaioli che ormai hanno maturato esperienza e che hanno altresì un capitale da poter investire nella nuova attività.

Si segnala inoltre come le attività operanti nel settore possono con il tempo espandersi ed evolversi, aggiungendo alle tipiche attività di raccolta e vendita del legname altre attività innovative ad esempio esplorando le opportunità portate dalla possibilità di produrre energia dagli scarti organici proveniente dalla lavorazione del legname.

Quanto guadagna un boscaiolo

I guadagni di un boscaiolo dipendente sono compresi tra i 1.300 e i 2.000 EUR al mese. Quest’ultima cifra è raggiunta dai lavoratori specializzati o dai capi squadra.

Trattandosi di lavori da svolgere per periodi di tempi variabili da uno o pochi mesi, spesso i contratti applicati sono a tempo determinato. Inoltre è sempre previsto l’alloggio a carico dell’azienda.

I boscaioli inoltre spesso per operazioni meno complesse sono soliti offrire le proprie prestazioni come lavoratori autonomi o occasionali, rispondendo così alle esigenze di privati che hanno aree boschive più o meno grandi da sistemare.

In questo caso il pagamento è stabilito a priori ed è determinato sulla base del lavoro da svolgere e sui costi fissi che il boscaiolo deve sostenere per smaltire i rifiuti.

Il lavoro del boscaiolo prospettive presenti e future

Lavorare come boscaiolo all’apparenza può sembrare una scelta anacronistica. Nell’immaginario comune il boscaiolo è una persona rigorosamente vestito a quadri, con la barba lunga, un po’ solitaria, forse neanche troppo istruita.

In realtà la situazione boschiva in Italia, e non solo, è molto seria, oggetto d’interesse delle istituzioni locali e a livello globale. Come confermato dall’ultimo report della FAO, in Italia le foreste e i boschi continuano ad aumentare, spinte dal progressivo abbandono delle campagne da parte dell’uomo.

Per avere un’idea basti pensare che negli ultimi 5 anni i boschi sono aumentati di una superficie uguale alla provincia di Modena, pari a circa 320 ettari. Sebbene sia difficile da stimare, gli esperti concordano sul fatto che l’Italia ha molti più boschi oggi che un secolo fa.

Se da un lato la notizia che la natura si stia pian piano riappropriando dei propri spazi non può che far piacere bisogna considerare che i boschi, soprattutto quelli in prossimità delle aree urbane, necessitano di essere gestiti. In altre parole le nuove aree boschive sono facilmente soggette ad incendi anche in estate. Inoltre la scarsità d’acqua favorisce gli attacchi dei parassiti.

Insomma i boschi e la biodiversità necessitano di essere gestiti al meglio da figure qualificate. Non a caso le foreste sono considerate un pilastro del Green Deal Europeo. Alla luce di quanto riportato, coloro che amano la natura, hanno a cuore le tematiche ambientali, possono pensare di lavorare come boscaioli, un lavoro che verosimilmente sarà sempre più richiesto in futuro.

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