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Diventare vigile urbano: le mansioni, la formazione e lo stipendio

Lavorare come Vigile Urbano è un qualcosa di delicato ed importante nell’economia del funzionamento di una qualsiasi comunità organizzata.

Le città sono entità tentacolari. Su ogni metro quadrato di suolo pubblico possono vigere decine di regole specifiche: orari di parcheggio, luoghi di mercati rionali, possibilità di occupazione con tavolini o sedie. 

A verificare il rispetto delle norme c’è appunto il vigile urbano, un ufficiale della Polizia Municipale. 

In questa guida al mestiere di vigile urbano parleremo di tanti aspetti della professione. Partiremo come sempre con le mansioni specifiche e la descrizione del lavoro, per poi passare a formazione, caratteristiche necessarie e metodi di accesso all’Ente. Da ultimo, affronteremo anche l’argomento dello stipendio medio di un vigile urbano. 

Chi è e cosa fa il vigile urbano

Il vigile urbano è un ufficiale della Polizia Municipale. 

Le sue mansioni possono essere divise, approssimativamente, in quattro categorie distinte. 

Il Vigile e il controllo delle strade

La mansione per cui i vigili urbani sono più conosciuti è il controllo delle strade del comune al quale sono assegnati. La fase di controllo può includere: 

  • il pattugliamento, cioè il percorrere le strade a piedi o con i mezzi del Corpo per accertarsi che non si stiano creando situazioni di pericolo o infrazioni ai codici vigenti; 
  • la direzione del traffico, per esempio in un punto non servito da strisce pedonali o semafori, o in prossimità di una scuola, oppure durante un evento particolarmente trafficato e che scombussola la viabilità regolare; 
  • la disposizione delle multe, cioè la comminazione delle ammende per i trasgressori; 
  • l’intervento in caso di incidenti, sia per deviare il traffico, liberando la strada ai soccorritori, sia per intervenire a favore delle vittime in attesa dell’arrivo delle ambulanze o dei Vigili del fuoco. 

Le mansioni amministrative di un Vigile

Un vigile urbano che lavora nell’amministrazione del Corpo si occupa delle mansioni di ufficio. 

La più frequente è la verbalizzazione delle multe. Ma ogni ufficio può disporre un certo numero di dipendenti a mansioni più specifiche, in base alle esigenze della circostanza o della città. 

Le funzioni di controllo in luoghi aperti al pubblico che spettano al Vigile

Tutte le forze dell’ordine possono accedere ai luoghi aperti al pubblico per verificare la legittimità delle attività lì compiute. 

Ad esempio, un vigile urbano può verificare con il proprietario di un bar o di un negozio che: 

  • la disposizione dei tavoli non violi le norme di occupazione del suolo pubblico; 
  • siano regolari le licenze per la vendita di prodotti e articoli; 
  • le merci siano conservate in modo opportuno; 
  • le normative igieniche e sanitarie siano osservate scrupolosamente. 

Intervento emergenziale richiesto al Vigile

In caso di emergenza il vigile urbano può intervenire insieme alle altre forze dell’ordine. Casi classici sono incidenti stradali, furti, rapine e altri reati avvenuti sul territorio del comune. 

I corpi di polizia municipale

All’interno della polizia municipale sono radunati diversi corpi specializzati. I nuclei possono esistere o non esistere in un certo territorio, in base alle sue esigenze (sarebbe inutile avere un nucleo di polizia subacquea in Valle d’Aosta), oppure avere nomi diversi. 

I più famosi corpi di polizia municipale in Italia, comunque, sono: 

  • Reparto radiomobile, per la chiamata e l’intervento estemporaneo sul campo in situazioni di necessità; 
  • Investigazione scientifica, per effettuare i rilievi tecnici e scientifici su una scena del crimine, per aiutare gli inquirenti ad individuare le prove e rintracciare i responsabili; 
  • Polizia giudiziaria, per l’acquisizione di denunce, rintracciare criminali, effettuare indagini disposte dalle autorità; 
  • Territoriale, strettamente attiva sul territorio del comune; 
  • Sicurezza urbana, schierata in particolari condizioni o luoghi di difficoltà; 
  • Nucleo tributi, che si occupa della riscossione di tasse e sanzioni; 
  • Polizia commerciale o annonaria, che tiene sopralluoghi in negozi e attività commerciali, verificando la loro regolarità, la presenza delle licenze, la conservazione delle materie prime e il rispetto dei regolamenti igienici e sanitari; 
  • Polizia edilizia, che verifica la regolarità dei cantieri e degli edifici; 
  • Nuclei a cavallo;
  • Polizia ambientale, che verifica il rispetto delle normative contro l’inquinamento dell’aria, del suolo o delle acque;
  • Polizia cinofila, che usa cani addestrati per la perquisizione, per trovare esplosivi o droga. Spesso è attiva in stazioni, aeroporti e punti di frontiera;
  • Lacuali o sommozzatori, per le ricerche e le indagini che si svolgono in fiumi, dighe, mari e laghi; 
  • Antiviolenza, che si occupano di reati contro i bambini, i minorenni o le donne; 
  • Grandi Emergenze, attivi solamente nelle città metropolitane, che si occupano di azioni, tra le varie attività, di anti-terrorismo. La loro formazione è estremamente specifica e curata da corpi militari;
  • Anti-abusivismo commerciale (molto attivi in Emilia-Romagna, per via del grande numero di venditori di merce contraffatta attivi nei mesi estivi);
  • Antisommossa, schierata in manifestazioni sportive o in situazioni dove c’è un elevato rischio di tafferugli;
  • Reparti motociclistici, impiegati per raggiungere rapidamente i colleghi in luoghi difficili o distanti.

Dotazione professionale

La dotazione professionale prevista per il vigile urbano è strettamente regolamentata da norme nazionali e locali. 

Agli operatori di polizia municipale è consentito il porto dell’arma. Il tipo di dotazione è scelto dal Consiglio comunale. 

Il porto dell’arma viene rinnovato annualmente, dopo la verifica dei requisiti attitudinali, fisici e psicologici. 

In alcuni comuni è stata approvata la delibera che fornisce alle forze dell’ordine locali anche altri mezzi di protezione. Alcuni sono: 

  • spray anti-aggressione urticanti, che possono allontanare o bloccare un soggetto, 
  • taser, cioè armi elettriche stordenti; 
  • body cam, cioè telecamere fissate alla divisa che registrano le azioni intraprese
  • sfollagente, cioè un bastone estensibile; 
  • manette, per la coercizione fisica dei soggetti in caso di necessità.

La formazione del vigile urbano

Per diventare vigile urbano è necessario iscriversi, frequentare e superare un concorso pubblico. Questa procedura vale ovviamente per tutti gli impieghi nella pubblica amministrazione. 

Come individuare i concorsi pubblici banditi

A cadenza regolare, a seconda delle necessità di ogni comune, sono indetti questi concorsi pubblici. Per rintracciare quelli attivi e futuri è possibile: 

  1. consultare la Gazzetta Ufficiale, in particolare la sua IV serie Concorsi ed Esami; 
  2. verificare il BURC delle singole Regioni; 
  3. iscriversi alla newsletter di www.concorsipubblici.com. In base alle preferenze selezionate (ente pubblico, titolo di studio richiesto, scadenza) si ricevono le notizie aggiornate sul tema. 

Requisiti richiesti per il concorso pubblico per vigili urbani

Non tutti i residenti sul suolo italiano possono partecipare ad un concorso pubblico per diventare vigili urbani. Per farlo è necessario: 

  • aver compiuto la maggiore età (18 anni);
  • essere cittadini italiani o dell’UE;
  • godere dei pieni diritti civili e politici; 
  • non essere mai stati destituiti, dispensati o licenziati da un impiego nella Pubblica Amministrazione;
  • non essere mai stati dichiarati decaduti da un pubblico impiego; 
  • non aver riportato condanne penali in via definitiva; 
  • rispondere ai criteri di selezione fisica per l’idoneità di impiego;
  • rispondere ai criteri di selezione fisica e psicologica per il possesso per porto d’armi; 
  • per i maschi nati entro la fine del 1985, aver adempiuto agli obblighi di leva militare; 
  • non avere impedimenti di qualche natura che limitino l’uso delle armi o il loro trasporto; 
  • essere in possesso di una regolare patente di categoria B; 
  • aver conseguito un diploma quinquennale in qualsiasi istituto di istruzione superiore (liceo, istituto tecnico o professionale);
  • conoscere almeno ad un livello intermedio una lingua straniera comunitaria, come l’inglese, lo spagnolo, il francese o il tedesco; 
  • avere buone conoscenze nell’uso dei principali sistemi informatici e dei loro servizi specifici.

La carriera all’interno dell’Ente

Superato il concorso è possibile iniziare a lavorare presso l’Ente dei vigili urbani locali. Man mano che la carriera si fortifica e l’esperienza migliora è possibile aumentare il proprio grado. 

Anche per i gradi sono previsti specifici concorsi pubblici interni all’Ente. 

I gradi di carriera per il vigile urbano

Ogni regione stabilisce quali gradi assegnare ai vari appartenenti alle forze dell’ordine. 

Per dare alcuni parametri indicativi useremo il seguente schema, applicato in modo simile da molti comuni. 

  • Agente di Polizia Locale; 
  • Agente scelto; 
  • Assistente; 
  • Vice sovrintendente; 
  • Sovrintendente; 
  • Sovrintendente capo; 
  • Vice ispettore; 
  • Ispettore; 
  • Ispettore capo; 
  • Vice comandante; 
  • Vice commissario; 
  • Commissario; 
  • Commissario capo;
  • Commissario superiore. 

Il principale criterio di accesso ai gradi superiori è l’anzianità di servizio svolta nel grado inferiore. 

Struttura dell’Esame di Stato per diventare vigile urbano

Il superamento del concorso pubblico è vincolato al superamento di alcune prove d’esame. 

La prima è scritta. Si tratta, nello specifico, della redazione di un verbale corretto. La tematica può essere inclusa in temi affini a: 

  • edilizia;
  • ambiente;
  • diritto stradale.

Ogni comune può stabilire che tipo di domanda proporre ai candidati: se a crocette, a risposta chiusa o aperta. 

La seconda prova è orale. Gli argomenti trattati sono simili a quelli della prova scritta, ma possono pertenere anche a: 

  • Diritto costituzionale;
  • Diritto amministrativo;
  • Legislazione per l’ordinamento degli enti locali;
  • Codice della strada;
  • Regolamenti di attuazione;
  • Legge 689/81, per la depenalizzazione e il sistema di sanzioni amministrative;
  • Reati contro la pubblica amministratore;
  • Legge quadro sull’ordinamento della Polizia locale;
  • Normativa sugli infortuni stradali;
  • Elementi di diritto pubblico, penale o procedurale, in particolare riferiti alle attività quotidiane della Polizia giudiziaria.

Sono sempre incluse nell’orale anche prove in lingua straniera e di conoscenze informatiche. 

Le caratteristiche che un vigile urbano deve possedere

Le competenze tecnico-specifiche del mestiere di vigile urbano si imparano durante il corso specifico e vengono verificate in sede d’esame. 

Non ci sono solamente però le conoscenze necessarie in ambito di regolamenti comunali, o più in generale di legge, ad essere fondamentali per definire un buon vigile Urbano.

La valutazione include infatti anche i test psico-attitudinali (necessari per ottenere il porto d’armi) e le caratteristiche fisiche necessarie per un lavoro che può richiedere anche uno sforzo sotto quel punto di vista.

Le competenze interpersonali sono comunque altrettanto significative. 

Anzitutto è necessario che un vigile urbano abbia ottimi riflessi. Il traffico può essere caotico e confusionario, e generare molto stress sia negli automobilisti che nei pedoni che nelle forze dell’ordine. Bisogna essere in grado di rimanere vigili e attenti anche nelle situazioni più complicate o durante le fasi di emergenza. 

Ovviamente non si può essere facilmente disturbati dal rumore intenso o dal traffico, un problema che inficerebbe le capacità di giudizio e l’attenzione del candidato. 

Una buona dose di capacità di mediazione, poi, può rivelarsi provvidenziale nel lavoro. Dopo un incidente la vittima potrebbe essere estremamente spaventata. Un automobilista potrebbe essere spazientito dal traffico o dalla confusione, o ritenere ingiusta una contravvenzione o magari essere fermata in stato di alterazione.

In questi casi è necessario che il vigile urbano sappia tranquillizzare la persona e comunicare con lei in modo franco e responsabile. Non va dimenticato il compito del Vigile, che nell’esercizio delle sue funzioni rappresenta l’autorità cittadina, e quindi deve porsi da esempio in ogni situazione, anche quando viene messo a dura prova a seguito di provocazioni che possono verificarsi durante le normali azioni di fermo.

Lo stipendio di un vigile urbano

In base al ruolo che il vigile urbano ricopre nell’Ente pubblico, cambia anche il suo stipendio. 

Alcuni parametri da prendere in considerazione sono: 

  • ruolo; 
  • grado; 
  • giurisdizione comunale (più il comune è di grande dimensione e probabilmente complicato da sorvegliare, più lo stipendio è alto); 
  • livello professionale (identificato da una lettera e un numero, in livelli crescenti di responsabilità); 
  • indennità guadagnate in carriera (per esempio per le giornate trascorse fuori dagli uffici). 

La situazione del CCNL dei Vigili Urbani

Il contratto nazionale di lavoro per i vigili urbani è diviso in livelli. Ecco un prospetto generale: 

  • l’agente semplice (C1) ha uno stipendio lordo mensile di 1683,17 euro; 
  • tra il livello C2 e il C3 si guadagnano circa 1700/1800 euro mensili; 
  • al livello C5 si guadagnano quasi 1900 euro mensili
  • un vice ispettore di livello D1 guadagna un lordo mensile di circa 1830 euro; 
  • un ispettore di livello D2 guadagna circa 1920 euro; 
  • i vice commissari di livello D3 guadagnano indicativamente 2100 euro mensili lordi; 
  • un comandante di livello D5 guadagna non meno di 2300 euro circa al mese; 
  • un dirigente di livello D6 guadagna più o meno 2500 euro mensili

A queste cifre vanno ovviamente integrate tredicesima e quattordicesima mensilità, e indennità di servizio previste dal contratto,

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