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Professione pilota d’aereo: cosa fa e quanto guadagna

Il lavoro di pilota d’aereo affascina fin dalla sua invenzioni generazioni di bambini e ragazzi. Il mito dell’uomo volante è una costante della storia della tecnologia fin dall’epoca di Leonardo da Vinci, che per primo disegnò e abbozzò macchine che avrebbero consentito questa impresa straordinaria. 

Per diventare un pilota d’aereo è necessario un lungo e complesso addestramento specifico. Nella nostra guida parleremo di tanti aspetti del mestiere: ovviamente, includendo la formazione. 

Iniziamo subito a parlare di questo affascinante mestiere! 

Storia dell’aviazione: chi è stato il pilota d’aereo nella storia

Viene definita “aviazione” l’insieme delle attività che coinvolgono tutti i mezzi adatti al volo. 

Le due macro-aree in cui l’aviazione si divide sono quella civile (di linea, trasporto merci, turismo) e quella militare (che include, ad oggi, anche l’aviazione spaziale). 

La passione e l’entusiasmo per il volo accomunano tutte le civiltà praticamente fin dalla loro origine. Nel 1500 fu Leonardo da Vinci a disegnare le prime macchine che potevano, potenzialmente, permettere all’uomo di volare. Due secoli dopo, circa nel 1700, vennero costruiti i primi prototipi di macchine volanti effettivamente funzionanti. 

Il primo volo della storia è quello di de Rozier e del marchese d’Arlandes, tenutosi nel novembre 1783 a bordo di una mongolfiera. Durò 12 chilometri e avvenne alla reggia di Versailles, davanti a Re Luigi XVI e alla Regina Maria Antonietta.

I palloni ad aria calda erano troppo soggetti alle correnti e ai venti. I palloni governabili, o dirigibili, vennero inventati e perfezionati tra il 1785 e il 1901.

Dai fratelli Wright in avanti

I due fratelli Wright furono i primi a far sollevare un mezzo più pesante dell’aria e spinto da un motore. Era il 1903. Il loro modello era però difficile da governare, e solamente con la Prima Guerra Mondiale la tecnologia fu abbastanza avanzata da consentire l’uso dei veivoli durante le operazioni militari. 

Le più importanti trasvolate dell’epoca furono: 

  • 1909: la Manica, ad opera di Blériot;
  • 1913: tutta l’Italia da Nord a Sud, ad opera di Suglia;
  • 1919: la prima trasvoltata atlantica, di Alcock e Brown;
  • Lindbergh, che attraversò l’oceano, per primo, in totale solitaria

Le donne pilota

Citiamo qualche nome di donne pilota d’aereo entrate nella storia per le loro imprese. La prima fu Amelia Earhart. In Italia spiccano i nomi di Rosina Ferrario, Ester Vietta e Aloisa Guarini Matteucci. 

Il motore a reazione

L’invenzione del motore a reazione cambiò totalmente il volto dell’aviazione civile e militare, perché permetteva a veicoli sempre più grandi e capienti di compiere tratte più lunghe e più complesse, a quote sempre maggiori. 

Il motore a reazione è protagonista dei bombardamenti aerei della Seconda Guerra Mondiale: la tecnologia inglese, quella americana e quella nazista si sfidavano quasi quotidianamente sul campo di battaglia. 

Dalla fine della guerra: il volo di massa

Concluse le ostilità della Seconda Guerra Mondiale a sempre più persone venne permesso di volare per turismo e lavoro. Dagli anni ‘60 iniziano ad essere prima migliaia e poi milioni ogni anno i passeggeri che cambiano nazione in poche ore con un semplice volo di linea. 

Forse non molte persone sanno che fino agli anni ‘60, gli aerei passeggeri non venivano costruiti ex novo: era solamente aerei militari adattati. 

Chi è il pilota d’aereo e quali sono le sue mansioni

Il pilota d’aereo è il comandante di un velivolo, che si occupa di eseguire e supervisionare tutte le sue funzioni e il suo uso. 

In particolare, le mansioni di un pilota d’aereo sono: 

  • la verifica del funzionamento della strumentazione di bordo, perché il volo sia controllabile in modo sicuro; 
  • l’uso di tutti gli strumenti di bordo per completare correttamente rotte e manovre, secondo i principi di sicurezza di ogni singolo veivolo;
  • il controllo dei livelli di carburante presente nel serbatoio del veicolo;
  • l’analisi delle condizioni meteo, che possono condizionare la rotta o rendere meno piacevole o sicuro il volo per i passeggeri; 
  • lo studio della rotta, per ottimizzare il percorso, evitare un fenomeno atmosferico avverso, prestare soccorso in una zona di rischio, e così via;
  • la collaborazione con gli enti di controllo di terra, cioè con le torri radar e i controllori di volo al suolo, che analizzano le condizioni esterne (del clima, di eventuali incidenti o problemi, delle piste di atterraggio, e così via) e le riportano al pilota, e viceversa;
  • la gestione corretta dell’imbarco e dello sbarco, sia dei passeggeri che dei bagagli che delle merci eventualmente presenti a bordo; 
  • la funzione di ufficiale di stato civile.

Non solo aerei, ma anche elicotteri, palloni, mongolfiere! 

A seconda del tipo di addestramento, il pilota può comandare sia aerei, che altri veicoli. Tutto dipende dal tipo di certificazione ottenuta con la formazione. 

In effetti, il funzionamento delle certificazioni di volo non è molto diverso dall’ottenimento di una patente: a seconda del mezzo che si desidera guidare, è necessario seguire corsi, sostenere esami e ottenere patenti diverse. 

Alcuni dei veivoli ad uso civile che un pilota può comandare sono, per esempio: 

  • aerei ultraleggeri;
  • jet privati;
  • aerei merci;
  • aerei di linea; 
  • palloni aerostatici con guida fisica; 
  • mongolfiere;
  • elicotteri.

Ovviamente, i piloti d’aereo sono necessari anche nel mondo militare. Per esercitare in questo settore le certificazioni civili non sono sufficienti, ma è necessario essere inseriti in un apparato militare e procedere con la propria carriera man mano, salendo di grado. 

La formazione per diventare pilota d’aereo

Per diventare un pilota d’aereo è necessario possedere una specifica licenza di volo, emessa dall’ENAC, l’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile. 

Ovviamente la prima fase è quella del corso di pilotaggio. 

Per essere ammessi al corso è necessario essere in possesso di una certificazione di idoneità psico-fisica. Gli enti che possono emettere questa certificazione sono due: 

  • l’Istituto medico-legale dell’Aeronautica militare;
  • un ambulatorio della Sanità Marittima del Ministero della Salute. 

A sua volta, sono due le possibili classi di accertamento: la I è necessaria per i piloti di voli commerciali o di linea, la II è necessaria per i piloti di voli privati. 

Gli accertamenti medici analizzano caratteristiche somatiche, mentali, di funzionamento degli organi sensori (in particolare di vista e udito).

Inoltre, è necessario o essere diplomati in una scuola superiore, o effettuare un test di matematica, fisica e inglese preliminare.

Il corso di pilotaggio

Il corso per pilota d’aereo sono divisi in tre sezioni: 

  • una teorica;
  • una pratica su simulatori di volo; 
  • una pratica su un veivolo reale.

I corsi sono organizzati da varie scuole di volo disposte sul territorio, ma tutte patrocinate da ENAC.

I tipi di brevetti ENAC

ENAC emette cinque tipi di brevetti di volo. 

Il primo brevetto è quello di pilota privato (PPL). Il pilota privato può guidare aerei e elicotteri, ma che trasportano solamente passeggeri non paganti. 

I requisiti per ottenere la PPL sono: 

  • 37 ore di volo in doppio comando, cioè con l’istruttore presente; 
  • 10 ore di volo in solitaria;
  • 1 ora di esame; 
  • 16 anni di età (sebbene con il consenso del genitore), oppure 18 anni di età.

Il secondo è il brevetto per pilota commerciale (CPL). Il pilota di voli commerciali può condurre un veivolo usato per il trasporto merci. 

I requisiti per ottenere la CPL sono: 

  • 150 ore di volo come pilota comandante;
  • conoscenza certificata della lingua inglese; 
  • non meno di 18 anni per sostenere l’esame.

Il terzo brevetto è quello per piloti di linea (ATPL). Con questa certificazione è possibile lavorare nelle compagnie aeree. 

I requisiti per ottenere la CPL sono: 

  • 1500 ore di volo come pilota comandante;
  • conoscenza certificata dell’inglese di alto livello;
  • non meno di 21 anni per sostenere l’esame.

Il quarto brevetto è quello per piloti di ultraleggeri (LAPL). I piloti di ultraleggeri possono portare al massimo 4 passeggeri per ragioni turistiche.

I requisiti per la LAPL sono: 

  • 100 ore di corso teorico;
  • 30 ore di volo + 10 ore di volo in solitaria

Il quinto brevetto è l’MPL, e permette di lavorare esclusivamente per una compagnia aerea specifica, la stessa che organizza il corso. 

Le abilitazioni 

Dopo l’ottenimento del brevetto è possibile ottenere anche specifiche abilitazioni. Si tratta di attributi integrativi alla “patente” di pilota, e di solito sono riferite a: 

  • capacità di guidare un certo tipo di veivolo, con tutte le sue peculiarità tecniche; 
  • capacità di eseguire un volo senza strumenti di visibilità esterna; 
  • capacità di addestrare altri piloti; 
  • capacità di guidare un volo in montagna, acrobatico o che prevede il lancio di paracadutisti.

Il costo dei corsi di pilota d’aereo 

Il costo dei corsi di brevetto per piloti d’aereo è tutt’altro che economico. 

Le cifre medie si aggirano tra i 45 e i 100 mila euro. A incidere in grossa parte su questa cifra sono il numero di ore di volo richieste dalla certificazione che si vuole ottenere. 

Le caratteristiche da possedere per essere un pilota d’aereo

Elenchiamo ora quali sono le caratteristiche e le abilità che un pilota d’aereo deve possedere per esercitare in questo ruolo. 

Le divideremo in due categorie: quelle tecniche e quelle interpersonali. 

Abilità tecniche e specifiche

Per un pilota d’aereo è necessario avere un’approfondita conoscenza di: 

  • caratteristiche, collocazioni, relazioni e metodi di rappresentazione del suolo, delle masse d’acqua e delle masse d’aria; 
  • conoscenza delle trasmissioni in radiodiffusione e delle modalità di controllo delle telecomunicazioni;
  • conoscenza delle lingue straniere, in particolare l’inglese; 
  • conoscenza delle leggi, delle procedure legali, dei regolamenti e del ruolo delle istituzioni legate all’aviazione; 
  • approfondita conoscenza delle procedure delle operazioni di volo e della sicurezza dei voli;
  • conoscenza approfondita di tutta la strumentazione di bordo.

Abilità interpersonali

Le abilità interpersonali sono, per un pilota d’aereo, tanto importanti quanto quelle tecniche e specifiche. 

Nello specifico, un pilota d’aereo deve essere: 

  • in grado di controllare lo stress, anche nelle situazioni più delicate; 
  • sicuro di sé e capace di autocontrollo e di decisioni precise ed energiche; 
  • in grado di padroneggiare un problem solving rapido ed efficace;
  • ben organizzato, per interpretare correttamente la situazione in base alle informazioni disponibili e pianificare il proprio intervento, in conformità con standard, procedure di sicurezza e leggi vigenti.

Con i colleghi è un leader persuasivo e cordiale, che mantiene continue interazioni oneste e trasparenti con loro. 

Inoltre è in grado di mediare tra le reazioni dei passeggeri, li sa consigliare, orientare e guidare nei casi di emergenza. 

Carriera e guadagni per un pilota d’aereo

Sono molti i fattori da tenere in considerazione per valutare correttamente lo stipendio di un pilota d’aereo. 

Il primo è ovviamente il tipo di veivolo che può condurre: un pilota di linea è generalmente molto meglio retribuito di un pilota per voli turistici. 

Il secondo è la compagnia per cui si lavora. Sebbene la certificazione ENAC permetta di lavorare in tutto il mondo, le compagnie applicano stipendi diversi ai piloti, sia in base alla loro esperienza, sia in base alla grandezza della società. 

Di media possiamo dire che lo stipendio minimo di un pilota di linea è compreso tra i 2000 e i 3000 euro al mese, a cui vanno sommate le indennità per il lavoro nei fine settimana, di notte e le trasferte (una caratteristica fondamentale di questo mestiere, che per natura non permette di stabilirsi a lungo termine in una sola città). 

Già dopo pochi mesi è probabile che lo stipendio aumenti. Il compenso medio per un pilota di aereo di circa 3000 o 4000 euro al mese. 

I piloti con maggiore esperienza, o che lavorano nelle grandi compagnie nazionali, possono guadagnarne invece anche 9000 al mese. 

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