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Agenzia Spaziale Europea: prima selezione aperta anche ai diversamente abili

Abbiamo già degli astronauti stupendi, supereroi, ma le ultime selezioni risalgono a 11 anni fa, e abbiamo bisogno di rinnovare il gruppo di astronauti”.

È così che Josef Aschbacher, prossimo direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea in carica dal primo marzo, presenta il Parastronaut Feasibility Project: il Progetto di fattibilità per astronauti diversamente abili.

Dopo undici anni dalle ultime selezioni, l’ ESA lancia un nuovo bando e apre per la prima volta le candidature anche alle persone con disabilità fisiche.

Le selezioni di quest’anno, inoltre, ambiscono fortemente alla presenza di aspiranti astronaute perché, come sottolinea il futuro direttore durante la conferenza per il lancio della campagna, la diversità è un grandissimo valore aggiunto per l’agenzia.

In questo articolo troverai tutte le informazioni utili per l’iscrizione al nuovo bando ESA, esteso ai cittadini di 25 differenti paesi.

Diventare un astronauta: Chi può candidarsi

L’idea, spiega l’astronauta ESA Luca Parmitano, è quella di coinvolgere persone che fin adesso, per motivi legati alla natura di quello che facciamo, sono state escluse.

Grazie al confronto con il Comitato Paralimpico Internazionale, l’ESA è riuscita a stabilire le condizioni minime necessarie per permettere di lavorare in sicurezza nello spazio, anche alle persone con specifiche disabilità fisiche.

I requisiti necessari

  • Essere cittadini di uno dei 22 stati membri, o di uno stato associato all’Agenzia Spaziale Europea.
  • Possedere una laurea specialistica o una laurea superiore in medicina, ingegneria, matematica o scienze informatiche.
  • Aver maturato tre anni di esperienza lavorativa successiva al conseguimento della laurea.
  • Avere un ottima conoscenza della lingua inglese.

Inoltre, anche possedere un brevetto di pilota collaudatore sperimentale viene considerato un altro requisito valido, mentre una seconda laurea o un dottorato nelle materie prima elencate viene considerato un plus.

Per un analisi più dettagliata dei requisiti, è possibile collegarsi con il sito ufficiale dell’ESA, attraverso questo link.

Diventare un astronauta: un incentivo motivazionale

Luca Parmitano manda un messaggio importante ai futuri aspiranti astronauti, durante il lancio del progetto:“Un astronauta passa circa il 5-10% del suo tempo nello spazio, quindi, chi oggi sta pensando di candidarsi per il nostro ruolo deve comprendere che la maggioranza del tempo di un astronauta verrà passato a terra”.

Fare l’astronauta è un lavoro che comporta continui viaggi e lontananza dai propri cari. Bisogna essere spinti da una forte motivazione per rendere tutto questo sopportabile.

Rispetto alle selezioni precedenti però, questa volta c’è un forte incentivo motivazionale: coloro che supereranno tutte le fasi con successo, ma non verranno selezionati a causa del limitato numero di posti, potranno entrare a far parte di una “riserva” e, nel momento in cui si dovesse presentare l’opportunità di volo, potranno ottenere un contratto a tempo determinato per partecipare al progetto.

Condizioni del bando e documentazione necessaria per diventare astronauta

Il bando di selezione ESA sarà aperto dal 31 marzo, fino al 28 maggio 2021.

Per parteciparvi, bisognerà registrarsi nei giorni stabiliti sul sito ufficiale ESA e compilare il questionario che fa parte della prima fase di selezione.

I candidati selezionati potranno variare da un minimo di 4 a un massimo di 6 per i “titolari”, e da un minimo di 10 ad un massimo di 20 per le “riserve”, e saranno annunciati ad ottobre 2022.

Insieme al questionario da compilare durane la prima fase di selezione, sarà chiesto agli aspiranti astronauti di allegare i seguenti documenti:

· Un curriculum in inglese formato Europass
· Una lettera motivazionale in inglese
· Una copia del passaporto
· Un certificato rilasciato da un esaminatore aeromedico che attesti l’idoneità a diventare piloti privati

L’Agenzia Spaziale Europea valorizza la diversità

L’Agenzia Spaziale Europea cerca di ampliare il perimetro delle diversità, incentivando vivamente tutte le donne con i requisiti necessari, a presentare la loro candidatura alle selezioni.

Concludiamo questo articolo con le parole di incoraggiamento di Samanta Cristoforetti, prima donna italiana negli equipaggi ESA:

Questa campagna “è un esortazione ad avere la forza ed il coraggio di perseguire obbiettivi alti, di mettere pienamente a frutto il proprio talento, senza farsi scoraggiare dalle difficoltà. Ma è anche un invito a non appiccicare etichette, a non attribuire limiti ad altri, o tanto meno a se stessi basati su pregiudizi legati alla disabilità, o a qualunque altra categoria”.

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