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Mindfulness e lavoro

Jon Kabat-Zinn è Professore Emerito di Medicina, ha conseguito il Ph.D. in biologia molecolare ed è un appassionato di arti yoga e teorie buddiste. Ha elaborato una teoria che unisce principi del buddismo Zen alle evidenze scientifiche. Nel 1979, ha ideato un programma chiamato: Stress Reduction and Relaxation Program. Successivamente ha sviluppato un percorso mirato alla consapevolezza e all’accettazione del presente, chiamato Mindfullness-Based Stress Redution (MBSR).

Il principio dietro i programmi ideati da Jon Kabat-Zinn è eliminare la sofferenza inutile, accettando gli eventi attraverso un lavoro attivo sugli stati mentali, passando da uno stato precario ad una percezione di benessere profonda, da cui prende il nome la pratica Mindfulness.

Definizione e usi della Mindfulness

Secondo l’AIM (Associazione Italiana per la Mindfulness), riprendendo la descrizione classica di Jon Kabat-Zinn, per Mindfulness si intende: “Prestare attenzione, ma in un modo particolare, con intenzione, al momento presente, in modo non giudicante”. Tale approccio deriva dalla tradizione meditativa del buddhismo, consiste nello sviluppare una maggiore consapevolezza del presente, come questo comprenda anche aspetti negativi quali il disagio, la sofferenza e il dolore. La tecnica non punta ad eliminare le negatività, al contrario insegna a convertirle in crescita personale ed energia nel ricercare i modi per gestire le situazioni e gli eventi inaspettati e spiacevoli.

Le applicazioni primarie delle tecniche Mindfulness sono nel campo della medicina e della psicoterapia, si basano nel fornire ai pazienti gli strumenti necessari per raggiungere uno stile di vita salutare e consapevole.

La definizione e gli atteggiamenti da coltivare per raggiungere la Mindfulness sono spiegati dallo stesso Jon Kabat-Zinn in una serie di video per il canale YouTube di Mindfulnessgruppen, un gruppo svedese che si definisce composto da appassionati e indipendenti da tutti i punti di vista della vita (religioso, politico, filosofico). I partecipanti sono incoraggiati a sviluppare una maggiore consapevolezza, utile a raggiungere l’equilibrio, gioia e responsabilità.

Gli atteggiamenti fondamentali sono:

  • Non giudizio
  • Accettazione
  • Pazienza
  • La mente del principiante
  • Fiducia
  • Non sforzarsi
  • Lasciar correre
  • Gratitudine e generosità

Non giudizio: se durante un esercizio per la respirazione, dalla mente arrivano messaggi quali:”Questo esercizio è noioso”, “non funziona” o “non posso farlo”, bisogna concentrarsi nell’allontanare questi pensieri, senza consentire che questi agiscano su di noi. La pratica in sé presuppone infatti la sospensione del giudizio, è necessario quindi continuare gli esercizi senza farsi condizionare.

Per non giudizio, Jon Kabat-Zinn, intende metterci in guardia dal fatto che gli esseri umani sono pronti a giudicare, sé stessi, gli altri e le situazioni. Tuttavia, nella maggior parte dei casi il giudizio ha alla base un preconcetto sbagliato sulla realtà. Basti pensare al numero di pregiudizi cognitivi scoperti dagli psicologi per rendersi conto della quantità di preconcetti sbagliati che ogni giorno l’uomo si pone. Sospendere il giudizio, anche solo per la durata dell’esercizio, aiuta nella valutazione oggettiva.

Accettazione: è un processo attivo, un atto finalizzato a riconoscere che le cose non sono quello che sembrano a prima vista. Per accettazione si intende il non voler a tutti i costi forzare le circostanze, ma accoglierle per quello che sono. Non significa essere passivi, al contrario è un atto di coraggio che porta a considerare e rendersi conto di un problema. Proprio come gli alcolisti, che devono riconoscere di avere un problema prima di poterlo risolvere, allo stesso modo, il primo passo da compiere per un individuo è quello di accettare il fatto di avere un problema. Il lato positivo di accettare le cose, sostiene l’autore, è che non utilizzando l’energia per mentire a sé stessi, spesso fa sì che la situazione cambi da sola.

Pazienza: è una forma di saggezza, dimostra la consapevolezza che le cose per realizzarsi hanno bisogno del loro tempo. È una qualità fondamentale negli esercizi di pratica per lo sviluppo della Mindfulness. Quest’ultima infatti non rivela i benefici nell’arco di poco tempo ma ha bisogno di continuo esercizio.

La mente del principiante: la ricchezza che si trae dal momento presente è la ricchezza stessa della vita. Troppo spesso il pensiero si basa su convinzioni che impediscono di vedere le cose come sono realmente. La tendenza è quella di dare per scontato l’ordinario. Al fine di apprezzare la ricchezza del momento presente è necessario coltivare la così detta: mente del principiante, uno stato di porsi cioè che consente di vedere tutto come se fosse la prima volta.

Un aspetto fondamentale delle realtà è l’essere mutevole, non siamo la stessa persona che eravamo da bambini, tuttavia si ha la tendenza a considerare la realtà come un’entità fissa. Il nostro giudizio, ad esempio, è basato su ciò che si crede di sapere sul nostro passato e sul passato di chi giudichiamo. La tendenza è quella di utilizzare la parola “sempre”, quando nella realtà le cose cambiano, ora sono in un modo ora in un altro. Rendersi conto di questo aspetto aiuta a calmarsi e rilassare sé stessi e gli altri.

Fiducia: sviluppare un sentimento di fiducia in sé stessi è un aspetto raggiungibile grazie alla meditazione. È meglio affidarsi al proprio intuito e autorità, anche se si commettono degli errori, piuttosto che affidarsi a una guida esterna. L’autore si invita ad affidarsi al proprio giudizio quando un qualcosa non sembra corretto e non giudicando il proprio pensiero sbagliato rispetto a quello di altre persone.

Non sforzarsi: grazie alla pratica della meditazione, presto ci si rende conto che il modo migliore per raggiungere i propri obiettivi è quello di non focalizzarsi sul risultato, piuttosto è indicato concentrarsi sul vedere e accettare le cose come sono momento dopo momento. Con pazienza e pratica costante verso gli obiettivi, i risultati verranno da soli. Il più grande paradosso della meditazione è che semplicemente osservando, accettando e non giudicando, si possono risolvere molti problemi.

Lasciar correre: Porsi con l’atteggiamento di lasciar andare le cose, senza fissarsi, è un altro aspetto fondamentale per aumentare la consapevolezza. Quando l’attenzione si focalizza sulle esperienze interiori, si scopre che esistono molti pensieri, sentimenti e situazioni a cui la mente sembra volersi aggrappare. Quando sono piacevoli, si cerca di farli durare, al contrario quando sono spiacevoli si cerca di sbarazzarsene il prima possibile. Attraverso la meditazione, si impara a far sì che qualsiasi sia l’esperienza questa venga osservata e accettata indipendentemente dal sentimento che provoca.

Un comportamento tipico dell’uomo è la tendenza nel desiderare ciò che piace e allontanare ciò che non piace. Tuttavia, la realtà è diversa, molte volte non è possibile agire in questo modo, è in questi casi che bisogna lasciar correre le situazioni con consapevolezza.

Gratitudine e generosità: è stato dimostrato che le persone che esercitano costantemente sentimenti di gratitudine e generosità sono meno colpiti da problemi fisici, sono più soddisfatte della propria vita e si sentono più ottimiste rispetto a coloro che dichiarano di essere stressati e sopraffatti dagli eventi. Si rileva inoltre che ringraziare ed essere grati ha un impatto positivo sugli individui, aumentando il benessere generale.

Mindfulness sul posto di lavoro

Secondo IsImind (Istituto Italiano Mindfulness), diverse aziende e luoghi di formazione esteri e italiani, promuovono corsi e programmi rivolti alla pratica Mindfulness. Questo approccio è dovuto dall’esigenza di perseguire la “qualità totale”, il raggiungimento cioè del maggior profitto aziendale possibile grazie a elevati standard qualitativi del personale. Nei processi di formazione delle risorse umane infatti, è necessario implementare interventi rivolti allo sviluppo del benessere aziendale. Gli sforzi in questo senso sono orientati a migliorare l’efficienza dei dipendenti e dei collaboratori e le dinamiche interpersonali.

Le principali aziende che prevedono corsi e programmi sulla Mindfulness, sono: Apple, Nike, Google e Deutsche Bank che hanno previsto spazi dedicati ai dipendenti, dove poter meditare, partecipare a corsi di meditazione e yoga, al fine di ridurre lo stress, interagire con persone dai medesimi interessi e rilassarsi.

Quali vantaggi porta una maggiore Mindfulness sul posto di lavoro?

La Mindfulness aiuta nello sviluppo della leadership.

A.D. Amar, professore di management presso la W. Paul Stillman School of Business e autore di oltre 100 pubblicazioni su riviste e periodici quali: Organizational Dynamics, Harvard Business Review, IIE Transactions, European Journal of Innovation Management, insieme ad alcuni colleghi dell’University of Westminster, hanno misurato l’auto-percezione sulle capacità di leadership di alcuni senior manager londinesi, dopo di che li hanno sottoposti ad un programma per la meditazione di 12 settimane. I risultati pubblicati dall’Academy of Management Proceedings, hanno rilevato un miglioramento significativo della sicurezza in sé stessi, e un aumento delle capacità individuali nel raggiungimento di un’idea condivisa.

La Mindfulness aiuta a migliorare il modo di approcciarsi ai dipendenti da parte dei datori di lavoro.

Più un supervisore è consapevole, minore è l’esaurimento emotivo (burnout) dei dipendenti e maggiore è la soddisfazione e l’efficienza in ambito lavorativo. A questa conclusione è giunta la ricerca pubblicata sulla rivista Mindfulness. Lo studio ha anche messo in evidenza il valore di avere per i dipendenti, un datore di lavoro in grado di trasmettere sentimenti di autonomia e connessione con gli altri.

Un diverso studio, esplora in modo specifico i legami tra Mindfulness e autonomia. I ricercatori hanno analizzato il profilo di 259 partecipanti, valutando il loro grado di consapevolezza e autonomia sul posto di lavoro. I risultati hanno dimostrato che più il collaboratore si sente autonomo nelle mansioni più percepisce un sentimento di benessere. Sentirsi al contrario controllati e limitati porta a livelli minori sia di salute sia di felicità. Questi effetti, tuttavia, risultano dipendenti dal grado di consapevolezza di ogni lavoratore. Più un lavoratore ha un alto livello di Mindfulness meno prova sentimenti di frustrazione.

In definitiva, la Mindfulness sembra agire come fattore protettivo sugli ambienti di lavoro.

La Mindfulness può migliorare il benessere generale.

Uno studio pubblicato sul Journal of Occupational and Environmental Medicine, ha cercato di stabilire se un corso di Mindfulness online ideato per un posto di lavoro specifico, la Dow Chemical Company, può essere in grado di ridurre lo stress e migliorare la resilienza dei dipendenti. Un campione di 89 partecipanti ha compilato delle schede per misurare il grado di stress, consapevolezza, capacità di recupero e resistenza. A fine corso sono stati rilevati effettivamente migliori livelli di resilienza ed energia oltre che una riduzione dei livelli di stress.

Mindfulness at work di Theresa Glomb

Tra le ricerche più autorevoli in ambito di Mindfulness vi è lo studio condotto da Theresa M. Glomb, dal titolo:“Mindfulness at work”, vengono spiegate e sostenute da fonti scientifiche le pratiche da utilizzare nei luoghi di lavoro e come queste possano migliorare le performance dei dipendenti.

La ricerca è divisa in due macro-temi, in prima istanza viene esaminata la letteratura esistente, la storia e gli effetti benefici del Mindfulness sulla salute fisica e psicologica, in seconda istanza è delineato un modello dei processi mentali e neurobiologici secondo i quali le pratiche di Mindfulness migliorano l’autoregolazione dei pensieri e dei comportamenti portando benessere sul posto di lavoro. In particolare, lo studio si concentra sul potere che ha la mente nel migliorare le relazioni sociali e nell’aumentare la capacità dei dipendenti di far fronte alle sfide in ambito lavorativo, oltre che fornire raccomandazioni sul dove orientare le ricerche in merito alla consapevolezza sul posto di lavoro.

Quali sono i potenziali benefici sulle prestazioni e il benessere dei dipendenti?

Capacità di risposte flessibili (Response flexibility): può essere definita come la capacità di riflettere prima di intraprendere un’azione verbale o fisica (Siegel, 2007). Questa attitudine è propria di chi è in grado di analizzare pienamente una situazione prima di reagire agli eventi, ha il vantaggio di scegliere una risposta adeguata e ponderata a propri bisogni e valori.

Capacità di non pensare troppo ad un evento negativo (Decreased rumination): quando un individuo si confronta con un evento negativo, un riflettere consapevole, rende meno probabile che si verifichi un pensare e ripensare alle cause e alle conseguenze causate dall’evento spiacevole. Ciò porta a gestire in maniera efficace gli eventi stressanti; dalla ricerca condotta emerge come politiche orientate verso la gestione degli eventi avversi sia un tema comune tra i soggetti presi come campione.

Empatia: è la capacità di vedere la vita dalla prospettiva di un altro. Chi riesce ad entrare in sintonia con altri individui è in grado di avere un quadro sociale più ampio, uscendo dalla così detta in psicologia “modalità di sopravvivenza”, e riuscendo a considerare le azioni migliori da intraprendere per il prossimo. I soggetti che hanno registrato alti livelli di empatia, si sono dimostrati dotati di un maggiore senso di giustizia all’interno di un’azienda. È un’attitudine richiesta soprattutto nelle professioni che necessitano di maggiore compassione, come le attività nel settore sanitario.

Regolare i sentimenti (Affective regulation): consiste nel ridurre le emozioni negative e mantenere quelle positive. Alti livelli di Mindfulness possono migliorare la capacità nel mantenimento delle emozioni positive, ciò porta a migliori prestazioni in ambito lavorativo che rendono i lavoratori in grado di sviluppare importanti risorse cognitive, fisiche e sociali. Inoltre, i lavoratori che provano stati d’animo positivi, sono più riconoscenti verso le ricompense (aumenti salariali) o altre forme di riconoscimento. Al contrario lavoratori che soffrono di stati d’animo negativi in maniera cronica, sono spesso infelici e autori di aggressioni.

Aumentare l’autodeterminazione e la persistenza: Gli individui che nel loro agire usano la Mindfulness, registrano una correlazione positiva tra l’esperienza consapevole e sentimenti di autonomia, Brown e Ryan (2003). Inoltre, chi ha sviluppato la capacità di non farsi travolgere dagli eventi negativi, accetta in modo sano il verificarsi di questi. Le implicazioni di una maggiore autodeterminazione e persistenza in un ambiente di lavoro sono molteplici e riguardano il verificarsi di livelli di soddisfazione, impegno e creatività più elevati. Sheldon, Turban, Brown, Barrick e Judge (2003) suggeriscono che l’autodeterminazione aumenta l’impegno verso il sociale, l’apprendimento e l’impegno verso il raggiungimento dei risultati oltre che la soddisfazione personale.

Aumento della memoria: la quantità di informazioni che si riesce a mantenere attiva per un determinato periodo di tempo, svolge un ruolo chiave negli ambienti di lavoro, perché aiuta a regolare e gestire le emozioni. La letteratura esistente prova che situazioni stressanti o impegnative riducono la capacità di memorizzare gli eventi e le informazioni. Seguire corsi tecniche di Mindfulness migliora la memoria, oltre a ridurre gli effetti causati dagli eventi negativi.

Migliore accuratezza nella previsione affettiva: si intende la capacità di una persona di prevedere le proprie reazioni emotive agli eventi futuri (Wilson & Gilbert, 2003). Evidenze riportano che le persone che non ne sono in grado, tendono a sentirsi emotivamente in sovraccarico. Ad esempio, reputano di sentirsi più felici di quanto sono in realtà o viceversa.

La Mindfulness aiuta a migliorare la capacità di prevedere le emozioni scaturite dagli eventi in quanto riduce l’automaticità del pensiero. La capacità di prevedere è importante sul posto di lavoro in quanto, valutazioni sbagliate provocano distorsioni nei processi decisionali. Migliorare questo aspetto, porta ad un maggiore benessere complessivo dovuto dall’allineamento delle aspettative con la realtà che riduce la delusione e la frustrazione derivante quando le aspettative non vengono soddisfatte.

Migliore resilienza: mantenere un approccio positivo di fronte alle avversità, richiede perseveranza, una caratteristica propria della resilienza, unita alla capacità di non reagire d’impulso ai pensieri altrui quanto piuttosto di accettarli. La capacità di condividere le emozioni positive è un ingrediente chiave per sviluppare la resilienza, ciò infatti, aiuta nel recupero dalle situazioni difficili e allontana lo stress.

Sviluppo della leadership: la Mindfulness, può aiutare a migliorare lo sviluppo della leadership, nel 2013, il 35% della spesa totale per la formazione del personale è stato investito in sviluppo e leadership (Hyland, 2015). Il fattore principale che influisce sulla mancanza di leadership, è la mancanza di autocoscienza, un aspetto quest’ultimo fortemente legato ai programmi di apprendimento della Mindfulness.

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