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Professione Dog Sitter

Il cane è da sempre il miglior amico dell’uomo, ma è vero anche il contrario? Avere un cane spesso comporta un impegno che difficilmente si sposa con la vita lavorativa, ed è difficile riuscire a coniugare i propri ritmi quotidiani con le esigenze dei nostri amici a quattro zampe.

Anche potendo usufruire di un giardino, il cane ha bisogno di muoversi e di stare in compagnia nell’arco della giornata, e spesso a causa del lavoro si è costretti a farli uscire solo la mattina presto e nel tardo pomeriggio, costringendoli nel migliore dei casi ad aspettare in giardino, se non addirittura chiusi in appartamento.

Negli ultimi tempi però è sorta una figura professionale che si occupa proprio di aiutare i padroni di cani che non hanno abbastanza tempo da dedicare ai propri animali domestici: il dog sitter.

Attenzione, però: non si tratta di un hobby o di un lavoro da improvvisare.

Chi vuole affrontare seriamente la professione di dog sitter ha bisogno di molte conoscenze e di esperienza nell’accompagnare un gruppo di cani a spasso. 

Chi è il dog sitter 

Attività diffusa da molto tempo negli Stati Uniti, il dog sitting sta prendendo sempre più piede anche in Europa.

Sono sempre di più i padroni che, non avendo tempo per far muovere a sufficienza il proprio cane, si affidano ad un dog sitter che porti a spasso il loro animale mentre sono impegnati per lavoro o altro.

Il cane ha sempre bisogno di tenersi attivo ed in movimento per restare in forma, da un punto di vista fisico ma anche mentale. Infatti la noia e la mancanza di movimento portano gli animali a sviluppare comportamenti indesiderati, oltre che a favorire patologie come problemi articolari e obesità.

Soddisfare pienamente i bisogni di movimento del cane può essere però molto impegnativo per i padroni, vuoi per gli impegni di lavoro o di vita privata, ma anche per condizioni fisiche o per l’età avanzata che non permette di impegnarsi in lunghe camminate. 

In questi casi viene in soccorso il servizio del dog sitter: a fronte di un compenso concordato, il dog sitter preleva il cane dal padrone e lo porta a spasso.

Possono frequentare parchi cittadini, magari anche dotati di area appositamente dedicate ai cani, oppure possono anche muoversi fuori città e portare i cani a sfogarsi in campagna, magari in qualche boschetto per mantenerlo più attivo. 

Nelle grandi città in cui, proporzionalmente al numero di abitanti, vive un grande numero di cani, il dog sitter può riuscire guadagnare abbastanza denaro.

In Europa la professione non è ancora stata riconosciuta formalmente, mentre negli Stati Uniti si tratta di un lavoro molto diffuso. In Italia un numero sempre crescente di persone sceglie quest’attività come secondo lavoro o come occupazione saltuaria, e nel frattempo questa tendenza è certificata dal sempre crescente numero di scuole per addestratori e altri centri di addestramento cinofilo che hanno predisposto attività dedicati alla professionalizzazione del dog sitter.

Queste attività consistono in corsi, che possono tenersi in sede come essere online, attività di formazione continua e altre opportunità di formazione e aggiornamento per chi è chiamato a prendersi cura degli animali. 

Per portare a spasso un cane non c’è certamente bisogno di frequentare un corso professionale, ovviamente, ma per fare del dog sitting una vera e propria professione bisogna acquisire delle conoscenze specifiche.

Non si è chiamati solo a fare una passeggiata al parco con un bel cucciolone ubbidiente, ma bisogna gestire un gruppo di cani di diverse razze e con caratteri differenti, che può anche arrivare a consistere in otto animali da portare in giro contemporaneamente. Si tratta di un impegno che comporta anche una grande responsabilità. Il comportamento di un cane in gruppo può essere molto differente rispetto a quando è da solo o in compagnia esclusivamente di essere umani.

Un dog sitter deve riconoscere quando un cane inizia a mostrare un atteggiamento aggressivo o dominante nei confronti di un altro cane all’interno del gruppo, ed essere in grado di risolvere queste situazioni di conflitto il più rapidamente possibile.

Per fare questo, occorre un’esperienza che va al di là di quella che si può accumulare gestendo il proprio cane o quello di amici e parenti.

Un dog sitter deve essere un esperto cinofilo in grado di gestire cani dal carattere eterogeneo. 

Il dog sitter, per avere successo e trarre profitto dalla propria attività, non si limita soltanto a portare a spasso il cane, ma di avere le seguenti caratteristiche: 

  • essere un amante degli animali e andare d’accordo in modo particolare con i cani; 
  • avere buone conoscenze in materia di gestione ed educazione del cane; 
  • essere molto reattivo, in particolare essere in grado di rispondere in modo veloce e opportuno al comportamento di un cane e a eventuali situazioni di conflitto; 
  • essere padrone della situazione e avere grinta sufficiente, non perdere la calma di fronte agli imprevisti e non lasciarsi prendere dal panico. Deve dimostrarsi sempre rilassato e consapevole di fronte ai cani, essendo capace di gestirli con affetto, ma anche con fermezza; 
  • amare il lavoro all’aperto, anche in condizioni di brutto tempo; 
  • essere sano e in forma, per riuscire a camminare senza problemi anche per diverse ore; 
  • dimostrarsi amichevole, consapevole e degno di fiducia, non soltanto nei confronti degli animali, ma anche nei confronti delle persone che glielo affidano. Per un padrone è molto importante sapere di aver lasciato il proprio animale in buone mani;
  • deve avere un’assicurazione di responsabilità civile verso terzi, ed essere assicurato dai rischi che il lavoro di dog sitter può comportare;
  • deve avere una disponibilità oraria flessibile, che possa adattarsi alle esigenze dei clienti;
  • deve essere in possesso del vestiario e degli accessori adatti a lunghe passeggiate, come ad esempio abiti resistenti alle intemperie e scarpe comode e impermeabili. 

Nel caso in cui il dog sitter lavori da libero professionista, deve essere in possesso delle conoscenze amministrative e contabili necessarie alla gestione della sua piccola attività. 

Come diventare dog sitter

Studiare e aggiornarsi è indispensabile per diventare dog sitter professionisti: bisogna leggere testi specializzati, fare esperienza con diverse razze di cani e imparare dal confronto con addestratori esperti.

Non esiste una vera e propria formazione professionale in quest’ambito, ma si possono sfruttare le opportunità formative che vengono offerte da organizzazioni, istituzioni o associazioni cinofile.

Al dog sitter non è richiesto alcun certificato per esercitare la professione, a differenza di chi gestisce un centro cinofilo, ma per fare una buona impressione sui potenziali clienti e acquisire maggiore sicurezza nel proprio lavoro può essere utile. Si possono ottenere certificati, attestati di frequenza a corsi specifici oppure una cosiddetta licenza per il dog sitting.  

La reputazione è la chiave per avere successo come dog sitter, e per aumentarla bisogna dimostrare professionalità in ogni occasione, dimostrando ai propri clienti che la scelta di intraprendere la professione di dog sitter non è una scelta improvvisata, ma consapevole e supportata da una preparazione adeguata. 

I corsi per diventare dog sitter variano molto quanto a contenuti, costi e durata, in base a chi li organizza e alla formula che offre. Gli organizzatori più seri associano sempre un’abbondante parte di pratica alla formazione teorica.

I moduli teorici sono finalizzati ad imparare i principi fondamentali sull’educazione dei cani ma non solo: l’aspirante dog sitter imparerà anche le risposte ai quesiti in merito alle leggi in vigore e alle assicurazioni da stipulare per esercitare la professione senza incorrere in rischi legali.

Si tratta di conoscenze che andranno poi applicate e approfondite nell’attività quotidiana e che dovrebbero costituire la base per la successiva formazione di un dog sitter. 

La cosa principale che si va ad imparare in questi corsi è il comportamento di un cane all’interno di un gruppo. Il suo comportamento cambia a contatto con gli altri cani? In che modo? Ci sono caratteri compatibili e adatti a trascorrere del tempo in gruppo? Che influenza possono avere i diversi caratteri dei cani all’interno del gruppo? Come si manifesta il comportamento dominante in gruppo di cani eterogenei? Un corso per futuri dog sitter fornisce le risposte per riuscire a capire il comportamento di un cane, ed inoltre insegna a guidare un gruppo di cani bendisposti essendo padroni della situazione: i cani devono sempre prestare attenzione ai suoi segnali e non farsi distrarre dagli stimoli provenienti dall’ambiente circostante. 

Prima di ottenere l’attestato, l’aspirante dog sitter viene sottoposto a varie prove in diverse situazioni, per verificare la sua capacità di riuscire a tenere il gruppo sotto controllo anche in caso di imprevisti.

Inoltre gli viene insegnato come gestire nel modo migliore i cani, come scegliere i percorsi più adatti per le passeggiate, come reagire alle situazioni di emergenza e come mettere in sicurezza i cani in caso di trasporti in auto. 

Oltre alle conoscenze e all’esperienza che lo possono rendere in grado di gestire gruppi di cani diversi tra loro, il futuro dog sitter deve anche essere al corrente di norme e procedure.

In base al paese dove si esercita la professione, le leggi e le normative variano molto ed è molto importante essere informati in anticipo.

Se si vuole ricavare un profitto dalla propria attività di dog sitter, bisogna decidere se prestare servizio come dipendente, come libero professionista o se intraprendere questa strada come secondo lavoro.

Diventa a questo punto necessario chiedere quindi una consulenza e presentare le domande del caso presso l’Agenzia delle Entrate, l’Ispettorato del Lavoro o il datore di lavoro. 

È estremamente importante informarsi in anticipo sulle assicurazioni necessarie per esercitare l’attività di dog sitter.

Portare in giro i cani altrui comporta non soltanto dei rischi per i cani o per lo stesso dog sitter, ma anche e soprattutto per altre persone o altri animali che potrebbero essere aggredite da uno dei cani del gruppo.

Un’assicurazione di responsabilità civile verso terzi e una polizza di tutela giudiziaria sono di grande aiuto per ridurre i rischi finanziari legati all’attività del dog sitter. 

Sviluppo professionale 

Se si è amanti dei cani e si è vogliosi di impegnarsi in tutte le attività che abbiamo descritto, si possiede il profilo giusto per fare del dog sitting una professione a tutto tondo.

Occorre però un po’ di tempo prima di guadagnare abbastanza denaro per poter definire la propria professione principale quella di dog sitter. Innanzitutto, è necessario individuare abbastanza clienti e convincerli appieno delle proprie qualità.

Sono necessarie tanta pazienza, costanza e bisogna, ovviamente, conoscere e saper usare tecniche e strumenti utili a procacciare i clienti. 

Bisogna procedere un passo alla volta: innanzitutto verificare se, nella pratica, si tratta davvero di un lavoro veramente adatto a noi.

Possiamo rivolgerci al rifugio più vicino o controllare se nel nostro vicinato c’è la possibilità di portare a spasso dei cani, inizialmente come volontario.

Una volta accumulata esperienza sufficiente, si potrà fare il passo successivo: cerca i corsi di formazione o di aggiornamento per dog sitter nella zona, o, in assenza di corsi specifici, altre certificazioni o attestati di partecipazione che potranno rivelarsi molto utili.

Non saranno necessari soltanto per acquisire le conoscenze specifiche sul lavoro, ma anche per individuare nuovi clienti. 

Una volta frequentati corsi e acquisita l’esperienza necessaria, bisogna imbarcarsi nella parte più importante e, spesso, più difficile del lavoro: trovare i clienti.

È utile stampare dei volantini da distribuire nel vicinato, nelle cliniche veterinarie in città o nelle scuole cinofile.

Fare pubblicità su Facebook, Instagram e altri social network, così come scrivere un annuncio sui giornali locali o su qualche pagina internet legata alle attività locali sono attività che possono aiutare molto a far conoscere la propria attività.  

Quanto possiamo guadagnare dall’attività di dog sitting? La maggior parte dei dog sitter viene retribuita a ore, percependo una paga oraria che solitamente non va oltre i 15 euro.

I fattori che incidono sull’effettivo guadagno del dog sitter sono molteplici: da un ampio bacino di clienti all’esperienza fino alla buona reputazione.

Anche il contesto cittadino, se è adatto o meno all’esercizio di questa attività, è un fattore decisivo per il successo della professione. 

È chiaro che non si tratta di risultati raggiungibili dall’oggi al domani: a volte occorre tempo prima di convincere gli altri della propria attività e della propria professionalità.

Non bisogna farsi scoraggiare e tenere duro.

Se non si riesce subito a renderlo la propria prima fonte di reddito, si può provare a farlo da volontario o come secondo lavoro. Nelle città più grandi esistono anche agenzie che si occupano di proporre i servizi di un dog sitter.

In questo modo non soltanto si potrà accumulare esperienza, ma si stringeranno importanti contatti che potranno poi essere utili nel proprio percorso per diventare un dog sitter esperto.

Quanto guadagna un dog sitter

Chi riesce a inserirsi bene, può guadagnare dagli 800 ai 1600 EUR lordi al mese.  

Quanto prende un dog sitter dipende anche da quanto riesce a farsi conoscere dai possibili clienti. Un dog sitter può stabilire differenti tariffe per la sua attività, ma in generale i prezzi variano tra 8 e i 10 EUR ogni 40-50 minuti. Indicativamente quanto un dog sitter prende al giorno è tra gli 80 e 100 EUR.

Inoltre spesso sono previste delle tariffe giornaliere per coloro che hanno necessità di lasciare il proprio animale per tutta la giornata o per più giorni e queste vanno dai 12 ai 15 EUR al giorno, escluse le spese necessarie per l’animale che sono a parte.

Per svolgere il lavoro è necessario aprire una partita Iva, ma il mercato è molto ampio come pure le possibilità di guadagno. 

Inoltre, è possibile anche specializzarsi e offrire dei servizi mirati, in modo da dedicarsi ad una nicchia ben precisa e far leva solo su di essa.

Se si è creativi, preparati e si sa svolgere bene la propria professione, in breve tempo si potrà avere una propria clientela, arrivando a guadagnare anche 18 mila EUR l’anno lordi. 

La retribuzione media di un dog sitter è di 10,50 EUR lordi all’ora, che può permettere di incassare circa 1.250 EUR netti al mese.

La retribuzione di un dog sitter in genere può partire da un minimo di 7 EUR lordi all’ora, mentre lo stipendio massimo può superare i 18 EUR lordi all’ora.

Un dog sitter senza esperienza, con meno di 3 anni di esperienza lavorativa, può aspettarsi una retribuzione media complessiva di circa 7,60 EUR lordi all’ora.

Un dog sitter all’incirca a metà carriera, con meno di 10 anni di esperienza, può avere uno stipendio medio di circa 9,80 EUR l’ora, mentre un dog sitter esperto con guadagna in media 14 EURO.

All’estero ci sono grandi opportunità di guadagno, soprattutto nelle grandi città.

A Londra e in genere in tutta l’Inghilterra stanno sorgendo svariate agenzie e siti specializzati di professionisti accompagnatori di cani che vengono pagati da 10 a 12 sterline l’ora, per portare a spasso e prendersi cura di un cane alla volta per un’ora o ora e mezza ciascuno.

Secondo il Times in una giornata lavorativa di 8 ore si arriverebbe a guadagnare quindi circa 100 sterline, per un salario medio mensile che scavalcherebbe addirittura la media nazionale.

A New York la donna quarantunenne Jen Tserng ha guadagnato più di 60mila dollari nel 2017 portando a spasso cani e gatti di newyorkesi impegnati durante il giorno.

Lavorando attraverso l’agenzia Rover, viene pagata 50 dollari per un servizio di un’ora, ed il suo prezzo sale fino a oltre 70 dollari a notte, se fornisce un servizio completo per le 24 ore ai proprietari di animali domestici. 

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