Professione Animatore Turistico

Una vita in vacanza, una vecchia che balla” recita il ritornello di una canzone de Lo Stato Sociale che ha avuto un grande successo al Festival di Sanremo del 2018. La vacanza è sempre associata all’idea di ballo, attività ludiche e divertimento, soprattutto rivolte a gente che normalmente non le pratica. L’animatore turistico si occupa proprio di organizzare il divertimento e l’intrattenimento per gli ospiti in una località di vacanza. 

Tra i vari impieghi che si trovano nel mondo del turismo, quello di animatore turistico è senza dubbio uno dei più conosciuti e ambiti, in particolare dai ragazzi alle prime esperienze lavorative, che spesso possono intraprendere quest’occupazione stagionale per la sola estate. 

Coinvolgere chi è in vacanza nelle varie attività ricreative è un compito impegnativo, bisogna essere coinvolgere senza risultare invadenti, emanare allegria senza essere fastidiosi, inoltre bisogna essere in grado di svolgere le varie attività sapendo riuscendo a relazionarsi in maniera adeguata ai differenti gruppi di persone con cui si ha a che fare. 

Chi è l’animatore turistico 

L’animatore turistico è quella figura che lavora nei luoghi di villeggiatura e vacanza, come villaggi turistici, hotel, spiagge, navi da crociera o resort, svolgendo diverse attività a seconda delle esigenze dei turisti, della struttura e della stagione in cui sta lavorando. 

La motivazione alla base della scelta di lavorare come animatore turistico è molto spesso la possibilità di unire il lavoro con il divertimento e i viaggi. Nonostante l’animatore lavori e non sia in vacanza, dovendo organizzare il divertimento per gli ospiti, comunque si diverte con loro, passa il tempo in spiaggia con loro, fa la crociera con loro. Inoltre è un lavoro che offre l’opportunità di viaggiare, potenzialmente in ogni angolo del mondo: in luoghi di villeggiatura all’estero, in località esotiche, al mare o in montagna. L’ambiente di lavoro è giovane e dinamico, e gli annunci si rivolgono molto spesso anche a chi è alla prima esperienza. 

Tutte queste caratteristiche rendono il lavoro di animatore turistico bello ed entusiasmante, e particolarmente adatto ai giovani che vogliono investire il tempo delle vacanze guadagnando e divertendosi con tanti altri ragazzi in un contesto internazionale. 

Tra i compiti dell’animatore può rientrare l’organizzazione di tornei, giochi per bambini, feste e spettacoli musicali. Oltre a queste mansioni specifiche, che derivano dalla suddivisione dei compiti all’interno dell’equipe, l’animatore deve mantenere il suo ruolo per tutto il periodo della permanenza all’interno della struttura turistica. 

L’ospite può interagire con l’animatore in ogni momento della giornata, anche al di fuori degli appuntamenti prefissati, e l’animatore deve sempre essere disponibile, con simpatia, allegria e cordialità, ad aiutarlo ad usufruire al meglio del suo tempo in vacanza. Spesso non tutti considerano questo lato del lavoro, che talvolta rende la stagione lavorativa molto stressante. 

Cosa fa l’animatore turistico 

In genere l’animazione nei luoghi di vacanza è gestita da un’equipe, in cui ognuno è specializzato in uno o più ruoli. Alcuni compiti sono comuni a tutte le figure nell’equipe, ovvero: 

  • Programmare e organizzare attività diversificate da proporre agli ospiti (giochi, tornei, sport, spettacoli, feste)  
  • Informare i turisti del programma della giornata  
  • Curare lo svolgimento delle attività e assicurarsi che gli ospiti si divertano  
  • Creare le condizioni perché gli ospiti socializzino tra loro e si sentano a loro agio  
  • Coinvolgere i nuovi turisti nelle attività di animazione  
  • Prevenire episodi di tensione tra i partecipanti 

Lo scopo pratico del programma di animazione è quello di far divertire le persone e rendere più gradevole il loro soggiorno, ma allo stesso tempo deve favorire lo sviluppo di rapporti interpersonali tra gli ospiti. Buona parte del compito dell’animatore turistico è anche fare in modo che gli ospiti socializzino tra di loro e stringano nuove amicizie durante la vacanza. Inoltre, un buon animatore deve essere in grado di evitare situazioni di tensione e risolvere problemi e incomprensioni che possono sorgere tra gli ospiti.

Appare evidente come un animatore deve essere in possesso quindi di ottime doti comunicative, entusiasmo e capacità di coinvolgere i turisti, oltre alle competenze specifiche per svolgere le diverse attività: sport, animazione per bambini, spettacoli e cabaret. 

Vediamo adesso i ruoli specifici più comuni e i compiti ad essi connessi. 

Animatore di contatto 

Il compito dell’animatore di contatto è quello di entrare in contatto con i clienti il giorno dell’arrivo, familiarizzare con loro ed essere una sorta di punto di riferimento per l’ospite per tutta la durata del suo soggiorno. Deve informarli sul programma della giornata e iscrivere alle attività chi desidera parteciparvi, collaborando con il resto dello staff nell’organizzazione dei vari momenti di intrattenimento, preparando il materiale necessario e rendendo visibile la location dell’attività. 

L’animatore di contatto prende parte ed è protagonista di tutti i momenti d’intrattenimento rivolti all’ospite di ogni fascia d’età. Il suo lavoro si svolge in diversi luoghi del villaggio: teatro, spiaggia, piscina, bar, discoteca, campi sportivi. 

Rispetta gli orari di inizio attività, recandosi sul luogo dello svolgimento della stessa, sempre con qualche minuto di anticipo, a seconda di quanto tempo richieda la preparazione. Ha cura dei materiali dati in dotazione e ne controlla lo stato, comunicando al responsabile eventuale deterioramento. Inoltre deve sempre conoscere le regole di ogni gioco o torneo a cui prende parte, ed essere in grado di gestire momenti di tensione che si possono creare tra gli ospiti. 

Per ricoprire questo ruolo bisogna saper instaurare una conversazione individuale con più ospiti possibile. Bisogna cercare di passare da un dialogo a un livello individuale ad uno di livello collettivo, in maniera da favorire la socializzazione tra gli ospiti. Deve essere sempre sorridente e propositivo, ma anche paziente ed educato, in grado di comunicare e adattare la conversazione in base all’interlocutore. 

Possiamo schematizzare così i compiti dell’animatore di contatto:  

  • organizzare e partecipare a tutti i momenti di intrattenimento, con il ruolo di trascinatore 
  • presenziare in maniera attiva all’accoglienza ristorante e in reception  
  • raccogliere informazioni sul gradimento della vacanza dell’ospite 
  • impegnarsi a conoscere tutti gli ospiti e favorire la socializzazione tra di loro 
  • promuovere le attività tra gli ospiti e invitarli a partecipare 
  • prendere parte ad apparizioni in costume, singole o di gruppo 
  • organizzare e gestire giochi e tornei relax e sportivi 
  • preparare il materiale per le attività e curarne lo svolgimento 
  • conoscere le regole di tornei e giochi 

L’animatore sportivo 

Il suo compito è quello di organizzare attività sportive e tornei di vari sport: calcetto, beach-volley, aerobica, nuoto, carte o giochi da tavolo, a seconda degli ospiti che deve intrattenere. Uno dei compiti principali consiste nel gestire le lezioni di fitness, con l‘obiettivo di rendere l’attività divertente e benefica a livello fisico per gli ospiti. 

Generalmente è un istruttore qualificato, che può possedere un brevetto FIF o una Laurea in Scienze Motorie, o che abbia almeno un anno di esperienza all’interno delle palestre. Dal momento che fa parte di uno staff di animazione, l’istruttore deve tenere un rapporto amichevole e cordiale con gli ospiti.  

Oltre ad organizzare le varie tipologie di lezioni, approntando un calendario settimanale diversificato, deve impostare la didattica utilizzando anche musiche adatte alla lezione e coinvolgenti e coinvolgendo al microfono gli ospiti. Ha anche la responsabilità di valutare l’effettiva preparazione degli ospiti che partecipano alle attività, oltre che della manutenzione dei materiali e degli spazi in cui si effettua l’attività. 

Non partecipa normalmente agli spettacoli, ma gli viene spesso richiesto di aiutare nell’organizzazione. Le sue attività le possiamo quindi riassumere così:  

  • prendere le iscrizioni ai corsi 
  • organizzare e curare gli spazi e i materiali per le attività  
  • organizzare e svolgere lezioni collettive di fitness musicale 
  • essere a disposizione in sala pesi e palestra, se presenti, per stilare le schede di allenamento 

L’animatore per bambini e ragazzi 

L’animazione per bambini e ragazzi si suddivide normalmente in 4 categorie: il baby club, per i bambini più piccoli, fino ai 3 anni, il mini club, che copre la fascia dai 3 ai 10 anni, il teen club, 11-13 anni, ed infine il junior club, che coinvolge i ragazzi dai 14 ai 17 anni. 

Per lavorare in questo settore dell’animazione sono indispensabili alcuni requisiti: 

  • Saper favorire momenti di socializzazione    
  • Essere sorridenti e propositivi   
  • Persuadere i bambini con attività allettanti   
  • Dedicare del tempo ai genitori   
  • Essere pazienti   
  • Capacità di lavorare in team   
  • Capacità di comunicare con bambini, ragazzi e genitori   
  • Trasmettere affidabilità   
  • Trasmettere entusiasmo   
  • Capacità di comunicare con ragazzi   
  • Essere carismatici e coinvolgenti   
  • Possedere inventiva e creatività 

Normalmente c’è un animatore responsabile di tutta l’animazione dedicata a bambini e ragazzi, il cui compito è preparare e coordinare il programma con attività ludico-ricreative suddivisi in sottogruppi in base all’età, che vada incontro alle esigenze dei bambini. Al momento dell’iscrizione del bambino deve raccogliere ogni tipo di informazione e ascoltare le richieste dei genitori

Organizza e gestisce gli spostamenti dei più piccoli nelle varie location dove si svolgono le attività, compresi i momenti di pranzo, merenda e cena. Aiuta i suoi collaboratori ad organizzare giochi e laboratori, rendendoli gradualmente autonomi, senza mai smettere di partecipare in maniera attiva ai vari momenti.  Sono coordinare i bambini durante gli spettacoli creati per loro, sia sul palco che dietro le quinte. 

Per ricoprire il ruolo di responsabile delle attività dedicate ai più piccoli, l’animatore deve saper gestire i propri collaboratori, interagendo, ascoltando e mitigando conflitti quando necessario, creando quindi un buon clima di squadra per poter lavorare in team. Deve saper ottimizzare i tempi, essere sempre puntuale ed organizzato, ed avere buone capacità di problem solving. 

L’animatore assegnato alle attività del miniclub partecipa attivamente alle attività ludiche con i bambini, giocando, entrando nel mare o in piscina e organizzando giochi. Deve essere sempre attento a non lasciare troppo tempo al gioco libero, in particolare nei luoghi in cui il controllo e la supervisione risultano più difficoltose o dove l’area non sia recintata, e rendere il mini club un luogo colorato, ordinato e invitante.   

Deve sempre riferire al responsabile di settore eventuali problematiche riscontrate con particolari richieste da parte dei genitori o bambini. Deve inoltre gestire i vari spostamenti dei bambini nelle location dove si svolgono le attività e nel momento del pranzo o della cena, aiutando per lo più i bambini più piccoli.  

Un momento fondamentale è quello della baby dance, in cui deve ballare e coinvolgere tutti i bambini presenti. In ogni caso deve mantenere sempre atteggiamenti consoni al ruolo, sorridendo, cantando e rivolgendosi sempre ai bambini. 

L’animatore addetto al junior club invece gestisce l’intrattenimento dei ragazzi nella fascia d’età 13-17 anni, approntando attività ludico-ricreative su misura per i teen-ager ospiti come giochi in spiaggia, giochi in piscina, tornei, attività e altri momenti di aggregazione, avendo sempre come primo obiettivo il divertimento e il coinvolgimento dei ragazzi.  

Oltre a preoccuparsi di controllare e preparare per tempo il materiale necessario, deve risolvere eventuali problematiche riscontrate nel gruppo. È suo compito coordina i ragazzi durante gli spettacoli creati per loro o in collaborazione con il mini club, rendendo sempre i ragazzi protagonisti dello show. 

Gli animatori che si occupano di bambini e ragazzi devono quindi affrontare questi compiti: 

  • organizzare attività ludiche e ricreative 
  • raccogliere ogni tipo di informazione dal genitore al momento dell’iscrizione  
  • spiegare chiaramente le attività ai genitori e le varie location del mini club  
  • spiegare ai ragazzi la programmazione e dove si trova il punto di ritrovo per le varie attività del junior club 
  • preparare il materiale per le attività 
  • promuovere le attività del junior club e invitare a parteciparvi 
  • tenere in ordine lo spazio adibito ai bambini 
  • controllare la sicurezza nelle varie location 
  • gestire gli spostamenti dei bambini  
  • accompagnare i bambini alle varie attività (mare, piscina, parco giochi, ristorante, campi sportivi), mantenendo sempre alto il controllo  
  • assistere i bambini nel momento del pranzo  
  • giocare con i bambini interagendo costantemente con essi  
  • partecipare attivamente durante la baby-dance  
  • coordinare i bambini ed i ragazzi durante gli spettacoli creati per loro  

Oltre a tutto questo, il responsabile deve anche: 

  • gestire il settore giovani ospiti 
  • insegnare ai propri collaboratori il “modus operandi” 
  • stilare i vari programmi per le diverse fasce d’età e vigilare sulla realizzazione degli stessi 
  • redigere una relazione finale con le considerazioni sul settore 

Gli altri ruoli: hostess, coreografi, scenografi  

All’interno dell’équipe di animazione trovano spazio molte altre figure, che non sono addette direttamente all’animazione con gli ospiti ma il cui lavoro consiste nel collaborare con gli animatori e supportare il loro lavoro: parliamo ad esempio delle hostess di animazione, che si occupano di informare gli ospiti e di coinvolgerli nelle attività del villaggio, organizzando appuntamenti, curando le pubbliche relazioni e gestendo alcune funzioni chiave del villaggio, oppure dei diversi performer come ballerini, musicisti, cabarettisti, cantanti, DJ, fotografi, oltre che tecnici luci e audio-video, indispensabili per la realizzazione degli spettacoli serali. 

Come diventare animatore turistico 

Generalmente nelle offerte di lavoro per animatore turistico non sono richiesti titoli di studio particolari. Ciò che viene richiesto invece è la conoscenza di lingue straniere, spesso requisito fondamentale, in particolare per le navi da crociera e per i villaggi con una clientela internazionale, e le possibili competenze di tipo sportivo o musicale, in particolare quando queste abilità sono comprovate da attestati o brevetti, così come la precedente esperienza lavorativa nel settore turistico. 

In molti casi sono le stesse aziende turistiche che si occupano di formare i nuovi animatori all’inizio della stagione, in maniera che siano in grado di svolgere il lavoro al meglio. Vengono istruiti riguardo agli standard di ospitalità della struttura, alle eventuali divise da indossare, alle regole da rispettare quando si organizzano le attività ricreative, sportive e di intrattenimento per i turisti. 

Un animatore turistico deve essere dotato di particolare attitudini personali per poter svolgere al meglio il suo lavoro. Deve essere disinvolto, avere notevole facilità di comunicazione. Aiuta possedere un temperamento allegro e solare, ma anche dinamismo, capacità di resistenza alle tensioni e alla fatica, e ovviamente buone capacità organizzative. Pazienza, apertura mentale e autocontrollo sono doti altrettanto importanti, così come è fondamentale la grande disponibilità a spostarsi e a stare lontano da casa per lunghi periodi. 

 Le competenze che deve possedere un animatore turistico sono: 

  • Doti comunicative 
  • Capacità relazionali 
  • Competenze specifiche su attività sportive/teatrali/musicali 
  • Ottima forma fisica 
  • Dinamismo e proattività 
  • Entusiasmo e capacità di coinvolgimento 

Stipendio e carriera dell’animatore turistico 

La richiesta di animatori turistici è molto spesso legata alle stagioni: soprattutto in previsione dei periodi di vacanza, della stagione estiva e della stagione invernale, il numero di annunci di lavoro si moltiplica, e le posizioni sono aperte anche a chi è alla prima esperienza. Il contratto di lavoro normalmente varia in base all’esperienza: si passa da stage a contratti di collaborazione fino a contratti a tempo determinato. Di norma vengono offerti vitto e alloggio gratuito, così come sono a spese dell’agenzia di animazione i viaggi di andata e ritorno per le località turistiche. La retribuzione di un animatore turistico può partire da uno stipendio minimo di 600 euro netti al mese, mentre lo stipendio massimo che può raggiungere un responsabile dell’animazione può superare i 2.000 euro netti al mese. 

La carriera di animatore turistico cresce a mano a mano che aumentano le sue responsabilità: un animatore esperto infatti può essere chiamato a ricoprire il ruolo di capo animatore o capo équipe, la figura che si occupa di coordinare i vari animatori e di guidare al meglio chi è alle prime esperienze. Un passo ulteriore può essere il ruolo di responsabile dell’animazione, che si occupa di supervisionare e dirigere il lavoro di tutto lo staff di animazione che opera nella struttura. 

Se si è in possesso di abilità in particolari discipline sportive, è possibile specializzarsi come animatore sportivo, la figura che si occupa di organizzare le attività ludico-motorie e l’animazione sportiva per bambini, giovani e adulti. 

Un ulteriore sbocco di carriera da considerare è quello di entrare a far parte dell‘organizzazione stabile di un’agenzia di animazione, in particolare nelle realtà consolidate di grandi dimensioni. 

Infine, è importante sottolineare che le capacità che un animatore acquisisce nel gestire le persone, nel relazionarsi con gli altri, nel collaborare attivamente ad un gruppo di lavoro, sono soft skills fondamentali per qualsiasi altra professione.  

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