Attenzione ai social!! Consigli per trovare lavoro subito

La gestione dei social, per via del loro enorme sviluppo e della diffusione globale, è diventata un fattore di successo anche professionale. Non si può più prescindere dall’attenzione a quello che postiamo, per le informazioni e le tracce che lasciamo su abitudini e stili di vita, che talvolta possono non essere in linea con le nostre aspirazioni lavorative. Vediamo nel dettaglio come e perché la gestione dei social è fondamentale nella ricerca di lavoro.

I recruiter controllano i social?

Fino a qualche anno fa si poteva stare tranquilli riguardo al controllo sui propri profili social. L’immagine era fondamentale solo al momento del colloquio vero e proprio. Ora la situazione è cambiata, complice anche l’abbassamento d’età delle figure deputate alla selezione del personale nelle aziende. Un dato su tutti fa abbondantemente riflettere: quasi il 40% dei recruiter durante l’anno 2018, ha dichiarato di aver escluso persone dalla lista dei potenziali candidati facendo una scrematura preliminare valutando i profili social. La tendenza di questo dato è in crescita, e quindi correggere la rotta dei propri profili social potrebbe rivelarsi decisivo ai fini della ricerca di un nuovo impiego.

Cose da evitare sui social per trovare lavoro

Vediamo ora nello specifico cosa evitare per non incorrere nella mannaia dei recruiter. Si tratta di semplici regole di buon senso che potrebbero però fare la differenza tra una candidatura di successo e una destinata al fallimento.

Contenuti sconvenienti

Il concetto è semplice e si presta ad un esempio calzante: vi presentereste mai ad un colloquio a petto nudo ed in stato di ubriachezza? Ovviamente no, e nei social il principio è il medesimo. Avere la bacheca intasata di fotografia di dubbio gusto, che mostrano abitudine nell’abusare di alcool o sostanze stupefacenti, farà scappare a gambe levate le aziende interessate. Oltre a questo aspetto anche altri tipi di contenuti sono sconsigliati: meme o vignette a sfondo razzista o violento, ma anche lamentele esplicite verso il vostro precedente datore di lavoro. Inoltre non desta una buona impressione nemmeno la tendenza alla discussione animata sui social, magari condita da inulti e frasi inappropriate. Quindi la regola è presto detta: occhio a quello che si posta.

Contenuti non coerenti con la posizione richiesta

La propria bacheca social è anche una rapida cartina di tornasole sulle passioni e gli interessi. I recruiter la utilizzano per verificare quindi l’aderenza a quanto raccontato dal candidato. Ben sapendo che per ottenere un lavoro molto spesso si dicono piccole bugie, amplificando le proprie passioni o competenze, i dirigenti alla ricerca di nuovi lavoratori spaziano sui social per valutare l’effettiva esattezza di quello che hanno ascoltato. Se ad esempio ci si propone per un lavoro vicino all’ambito sportivo, avere il feed della propria bacheca senza alcun riferimento allo sport farà scattare un campanello d’allarme in chi è deputato a valutarci. Diventa quindi fondamentale non mentire, perché oramai certe informazioni si possono desumere con facilità sui social.

Evitare i social per trovare lavoro?

Verrebbe quindi naturale pensare che lasciare troppe tracce di sé sui social diventi un fattore di rischio troppo grande, e la reazione potrebbe essere quella di chiudere i profili e non lasciare alcun segno della propria presenza.
Nemmeno questo è però una strategia vincente. Anzi può rivelarsi controproducente e dannosa tanto quanto un contenuto inappropriato. Una ricerca svolta da Adecco con l’aiuto dell’Università Cattolica di Milano, ha confermato infatti come l’attività sui social sia un fattore di valutazione importante per molti recruiter. Un datore di lavoro su quattro afferma di essere più propenso ad affidare il posto a chi dimostra creatività e capacità comunicative sui social, e ritiene al contempo un fattore negativo l’assenza o l’immobilismo sui social, caratteristiche che a loro dire dimostrano chiusura, mancanza di flessibilità e pigrizia. Pertanto oltre a stare molto attenti a quello che si posta è fondamentale esserci nell’ottica di una promozione di se stessi sul modello del personal branding.

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