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Multipotenziale e genialità

La storia racconta di molte persone multipotenziali capaci di eccellere in campi molto diversi tra loro. Uomini in grado di riuscire nella scrittura, nell’architettura, nella scultura, nella filosofia, che hanno lasciato un segno nella storia con le proprie creazioni ancora oggi studiate e ammirate in tutto il mondo.

Un multipotenziale è una persona dotata di talenti eccezionali che gli permettono di eccellere e distinguersi nelle attività che compie, generalmente queste caratteristiche emergono fin dai primi anni di vita, negli Stati Uniti il concetto di multipotenziale è comunemente associato a quello dei bambini dotati (gifted children).

L’emblema del multipotenziale è rappresentato da Leonardo da Vinci, un uomo di ingegno e dal talento universale, vissuto nel periodo Rinascimentale, fu scienziato, filosofo, architetto, pittore, scultore, botanico, musicista e ingegnere. Tra le principali opere si ricordano: La Gioconda (Monna Lisa), la Vergine delle Rocce, l’Ultima Cena e l’Uomo Vitruviano, ma le sue abilità gli permisero anche di costruire macchine da guerra, una macchina voltante e si estesero fino all’anatomia e l’idraulica.

In questo articolo verranno definiti i concetti di multipotenziale, le caratteristiche, analizzate le fonti più autorevoli e chi sono oggi i personaggi dotati di questo talento, infine una serie di domande, aiuteranno a capire se si possiede o meno il multipotenziale.

Etimologia e studi scientifici

Consultando i registri scientifici emerge che le prime ricerche inerenti al multipotenziale, risalgono al 1972 quando lo psicologo R.H. Frederickson, definì il multipotenziale come una persona che se inserita in giusti contesti è in grado di selezionare e sviluppare competenze di alto livello “When provided with appropriate environments, can select and develop a number of competencies to a high level”.

Nel 1990, Barbara Kerr psicologa dell’educazione e docente di psicologia del counseling, ha definito la multipotenzialità come la capacità di selezionare e sviluppare più percorsi o carriere per via della ampia varietà di interessi, attitudini, talenti e abilità.

Nel 1999, il concetto di multipotenziale compare nella tesi di dottorato di Laurie Diana Shute dal titolo “An investigation of multipotentiality among university honors students.”

Nel 2010, la multipotenzialità, compare nell’articolo di Tamara Fisher per la rivista Education week, è definita come la condizione di chi ha molti talenti eccezionali che potrebbero portare a costituire una carriera di successo. Il concetto diviene diffuso e utilizzato nel 2017, grazie al libro “How to be Everything” di Emilie Wapnick.

Come pianificare la carriera per i giovani dotati di talento

Barbara Kerr affronta il tema della multipotenzialità, in un articolo dal titolo “Career Planning for Gifted and Talented Youth” inerente a come guidare i ragazzi dotati di multipotenziale.

L’ampia gamma di scelte e opportunità disponibili, tendono a rendere complessi i processi decisionali e la definizione degli obiettivi nei ragazzi dotati di multipotenziale. Generalmente la caratteristica è riscontrabile negli studenti con quoziente intellettivo moderatamente alto tra 120 e 140.
I bambini delle scuole elementari, nonostante eccellenti prestazioni in tutte o molte materie scolastiche, risultano avere difficoltà nel prendere decisioni, in particolare quando si presentano loro molte opzioni.

Riportano difficoltà nel portare a termine i compiti e mostrano entusiasmo solo per brevi periodi. Crescendo ed entrando nell’età adolescenziale, le abilità risultano presenti così come le difficoltà nei processi decisionali, generalmente questi ragazzi partecipano a molteplici attività sociali e ricreative senza mai avere una chiara preferenza. Questo tipo di problemi si ritrasmettono anche al termine delle scuole superiori, si riscontrano infatti, difficoltà nella scelta dei percorsi accademici da intraprendere.

Le possibili strategie di intervento per la multipotenzialità a seconda dell’età

Scuola elementare

  • Fornire uno scenario realistico del mondo del lavoro, mostrando i luoghi di lavoro dei genitori.
  • Incoraggiare la fantasia attraverso recite e spettacoli teatrali.
  • Incoraggiare le attività dove è richiesta la concentrazione, come progetti di classe dove è necessario definire degli obiettivi.
  • Utilizzare storie di personaggi di successo come materiale per la formazione.
  • Gli insegnanti e genitori possono indirizzare il ragazzo verso la comprensione dei propri talenti e interessi.

Scuola media

  • Discutere con il ragazzo sul significato e il valore del lavoro.
  • Confrontarsi sui valori della famiglia e della comunità relativi al mondo del lavoro.
  • Proporre attività di volontariato in diverse aree di interesse.
  • Far trascorrere alcune giornate in ambienti lavorativi.
  • Indirizzare le scelte sulla base delle priorità.

Scuole superiori

  • Proporre test professionali per l’orientamento e confrontarsi con uno psicologo.
  • Incoraggiare le visite alle università.
  • Fornire le possibilità di volontariato e stage retribuiti.
  • Insistere sulla necessità di un curriculum adeguato.
  • Scoraggiare le scelte conformiste e stereotipate.

Il discorso di Emilie Wapnick

Emilie Wapnick è un’autrice, un’artista e fondatrice di Puttylike.com, un sito web che aiuta le personalità dotate di multipotenziale a far emergere i propri interessi e talenti così da sviluppare carriere lavorative e vite appaganti e fruttuose.

In un’intervista per TED (Technology Entertainment Design) portale dedicato a video conferenze riguardo temi scientifici, culturali e accademici dal motto “ideas worth spreading” (idee che vale la pena diffondere), Emilie ha condiviso la sua esperienza di persona dotata del multipotenziale, spiegando di non essere mai stata in grado da bambina di rispondere alla domanda: ”Cosa vuoi fare da grande?” Non perché non avesse interessi ma perché ne aveva troppi!

Il problema, continua l’autrice, è dato dal contesto culturale che fornisce un’idea sulla vita lavorativa caratterizzata da un’unica vera vocazione. Avere tanti interessi è valutato più come uno stato confusionale che come una dote.

Le persone dotate di multipotenziale sono quelle, secondo Emilie capaci di sintesi, cioè di unire le idee provenienti da diversi contesti al fine di generare nuove idee; coloro che sono dotati in un apprendimento veloce, senza aver paura di provare nuove cose, uscendo dalla propria zona confort; e infine la capacità di adattarsi, requisito indispensabile in un mondo economico sempre più imprevedibile.

Ciò che tutti dovremmo realmente essere in grado di fare è costruire la propria vita e la carriera in base a ciò che veramente siamo, accettando il modo in cui si è fatti e seguendo le curiosità fino in fondo. Il mondo ha bisogno delle persone con un multipotenziale, conclude Emilie.

Successivamente al video per TED, Emilie ha pubblicato un articolo specificando che in 12 minuti (la durata dei contenuti video del sito) non le sono stati sufficienti per dire tutto ciò che avrebbe voluto dire sulle caratteristiche dei multipotenziali.

Accettare/accogliere l’essere multipotenziali è solo il primo passo.

L’autrice scrive che le persone una volta compreso di non avere nulla di sbagliato nell’essere multipotenziali, provano un senso di sollievo, ma successivamente a ciò è necessario porsi alcune domande inerenti al lavoro, la produttività e la fiducia.

Come riuscire a convertire a rendere il multipotenziale uno strumento utile per la vita e per la carriera lavorativa? Come riuscire ad avere il tempo necessario per tutte le passioni? Come gestire dubbi e paure dovuti dalle persone che non comprenderanno o non ti prenderanno sul serio? Sono queste le domande che un multipotenziale deve rivolgersi e trovare soluzioni applicabili.

Per avere successo, i multipotenziali hanno bisogno di: varietà, scopo e denaro.

Emilie spiega di aver intervistato molti multipotenziali per la stesura del libro, coloro che descrivevano le loro vite, diversificate ed economicamente appaganti si ritenevano felici. Non esistono guide o consiglieri per raggiungere questi obiettivi, al contrario esistono molte figure che tendono a restringere le scelte piuttosto che ampliarle.

Non esiste una carriera ideale per un multipotenziale.

Sono 4 i modelli di lavoro generalmente utilizzati per ottenere una vita diversificata, questi consistono in:
Lavori o attività multiformi, lavorare cioè per una startup o un’organizzazione lungimirante che permette ad un multipotenziale di essere coinvolto in diversi aspetti dell’azienda.

The Slash Approach, consiste in lavori diversi che permettono di diversificare le entrate.

L’approccio Einstein, concentrarsi cioè su un lavoro che piace per assicurarsi stabilità economica e allo stesso tempo esplorare i propri interessi. Einstein lavorava presso un ufficio brevetti che gli consentiva di pagare le bollette e contemporaneamente gli lasciava molto tempo libero per lavorare sulle proprie teorie.

L’approccio sequenziale, cioè lavorare per un periodo in un settore, per poi cambiare e dedicarsi ad un settore completamente diverso. Questo approccio funziona meglio per i multipotenziali che preferiscono concentrarsi su una cosa per volta.

Le caratteristiche di un multipotenziale

Molte capacità e attitudini di un multipotenziale sono riconosciute soft skill, delle abilità innate, ricercate e apprezzate nel mondo del lavoro, per approfondimenti (link soft skill cercalavoro); queste sono:

Curiosità

È la curiosità che spinge un multipotenziale ad espandere le proprie conoscenze e abilità, perché è capace di muoversi in contesti inesplorati senza timore.

Creatività

La creatività è un talento, strettamente legato al pensiero e alla ragione, è grazie alla creatività che si trovano soluzioni a problemi complessi e l’innovazione progredisce.

Discontinuità

Essere discontinui ha sicuramente un’accezione negativa, eppure è una caratteristica del multipotenziale che generalmente spazia tra diverse attività, lasciandone alcune in sospeso.

Adattabilità

Nuove situazioni e nuovi scenari non spaventano i multipotenziali, che si adattano rapidamente a ciò che la vita gli propone, accettando sfide e situazioni molto diverse l’una con l’altro.

Il lavoro adatto per un multipotenziale

Trovare lavoro per un multipotenziale potrebbe non rivelarsi un’impresa semplice, l’idea di doversi dedicare ad una sola attività, non è accettata facilmente. Si riportano una serie di consigli utili per inserirsi in un contesto lavorativo, senza rinunciare al proprio talento.

Trovare le giuste motivazioni

Il primo passo da compiere consiste in un’analisi introspettiva volta a ricercare le motivazioni che spingono verso un’attività da svolgere. Comprendere cioè quali tra le passioni che si hanno possono essere trasformate in un lavoro. In altre parole, se da una passione che si ha è possibile intercettare una domanda di mercato e quindi garantirsi una fonte di reddito.

Non farsi coinvolgere in percorsi formativi di lunga durata

Una caratteristica dei multipotenziali è quella di annoiarsi subito delle attività che intraprendono, questo avviene perché è molto probabile che nuovi interessi prendano il sopravvento. Al fine di evitare di lasciare in sospeso dei percorsi di formazione, è consigliato non intraprendere studi o certificazioni di lunga durata, minimizzando i rischi di non portarli a termine.

Sperimentare e creare

Le opportunità offerte in ambito lavorativo sono tante, molte di queste consentono una certa libertà nella gestione del tempo. Prima di scegliere un lavoro di lunga durata, sperimentare esperienze brevi che lascino spazio alla creatività, può essere una buona strategia per non lasciare lavori incompiuti e per trovare la propria strada.

Far capire la dote che si possiede

Essere dei multipotenziali può creare dubbi in ambito di selezione per una posizione lavorativa, questo perché troppi interessi distanti tra loro potrebbero essere interpretati in maniera sbagliata. È necessario lavorare su sé stessi ed essere pronti ad esporre le proprie caratteristiche come un punto di forza, magari sottolineandole sul curriculum.

Due multipotenziali a confronto

Albert Einstein

Albert Einstein genio indiscusso e vincitore del premio Nobel per la fisica nel 1921, grazie all’emanazione della legge dell’effetto fotoelettrico è un esempio di personalità multipotenziale con pensiero poliedrico.

Viene descritto dai suoi colleghi dotato di una mente acuta e originale, geniale. Ad oggi Einstein è ritenuto tra i maggiori fisici e pensatori di tutti i tempi.

Le sue potenzialità iniziano ad essere notate fin da bambino, tanto che la prima esperienza rivelatrice riguardo la fisica la vive all’età di cinque anni, quando gli viene mostrata una bussola, il cui ago punta sempre a nord.

Inizia a suonare il violino, studiare matematica e filosofia in giovanissima età, iniziando a maturare la propria visione del mondo non solo in ambito della fisica.

Ancor prima dei venti anni, durante un lungo soggiorno presso Palazzo Cornazzani, antica dimora in cui soggiornò anche Ugo Foscolo, Einstein compone il suo primo articolo scientifico, il primo di una lunga serie che lo porta ad essere presto notato da illustri accademici.

Dopo essersi laureato al Politenico di Zurigo, non propriamente con un esame brillante, inizia a lavorare assiduamente ai suoi lavori più celebri. Nel 1905, in meno di sette mesi pubblica sei lavori scientifici.

Una mente non comune, con una spiccata caratteristica mutipotenziale. Il pensiero di Einstein tocca tematiche diverse che vanno dall’ambito scientifico a quello politico e filosofico, fino ai temi religiosi. È celebre la raccolta di saggi “Come io vedo il mondo”, in cui Albert Einstein racconta la propria visione delle cose.

La sua personalità multipotenziale lo porta a spiccare anche in filosofia, ha sempre sostenuto l’importanza dell’epistemologia, stringendo il legame tra le discipline della fisica e della filosofia, in apparenza estremamente antitetiche. Fornisce un contributo importantissimo alla filosofia scientifica.

Durante gli anni Trenta, Einstein si interroga sul tema della guerra e inizia una conversazione epistolare con uno dei più importanti filosofi moderni, Sigmund Freud.

Questo grande genio, non si limita a chiudersi all’ambito della fisica, dei numeri e della ricerca scientifica ma allarga il proprio sguardo su ogni aspetto del mondo a lui contemporaneo. Elabora le proprie convinzioni politiche adattandole alla realtà e prende le distanze con gesti forti e significativi contro ogni tipo di regime totalitario, elogiando, invece la figura di Ghandi.

Tra i suoi scritti di carattere non scientifico, si annovera un celebre articolo sul socialismo, “Perché il socialismo?” In cui Einstein propone una visione chiara e ancora oggi molto attuale sui rischi del capitalismo.

Per le sue idee politiche gli viene offerto il ruolo di Presidente d’Israele che rifiuta non ritenendosi capace di ricoprirlo.

Elon Musk.

Un’altra figura multipotenziale dei nostri giorni è Elon Musk, inventore dalla fantasia accesa e dai molteplici interessi.

Ad oggi è tra gli uomini più influenti del mondo e lavora in innumerevoli campi, dai trasporti, è co-fondatore di Tesla, al campo informatico.

Musk è un visionario moderno che ha fatto della ricerca nello spazio la propria missione di vita, fondando nel 2002 la Space Exploration Technologies Corporation (SpaceX), con l’obiettivo di ridurre i costi per trovare tecnologie all’avanguardia in grado di condurre l’uomo nello spazio e permettere la colonizzazione di Marte.

Musk è un bambino prodigio, lettore accanito ha fatto sì che la fantasia trovata nei libri permeasse in lui portandolo a diventare un genio moderno. Ancora ragazzino impara da autodidatta la programmazione e crea i videogioco Blastar a 12 anni. Si laurea negli Stati Uniti prima in economia e poi in fisica ma rinuncia la dottorato di ricerca per inseguire i sogni che lo hanno reso famoso in tutto il mondo.

Musk utilizza le sue doti incredibili per “cambiare il mondo” e per l’intera umanità. È impegnato attivamente in progetti volti a ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici ed evitare l’estinzione del genere umano con la promozione di colonie umane su Marte.

Ad oggi è impegnato anche nel progetto Starlink, ideato per proiettare una costellazione di satelliti per la telecomunicazione, in grado di permettere l’accesso a internet per ogni persona.

Inizia la sua carriera con l’ideazione di un’azienda di software web la Zip2, poi venduta. Con il ricavato fonda X.com da cui nasce PayPal. Dalla vendita di PayPal Musk ottiene finalmente i mezzi finanziare per dare vita ai suoi progetti più grandi fondando Space X e l’anno dopo Tesla.

Ad oggi Elon Musk è cofondatore di:

  • Space X, 2002, per conquistare lo spazio
  • Tesla, 2003: la famosa casa produttrice di automobili elettriche all’avanguardia
  • SolarCity, 2006: un’azienda specializzata in sistemi fotovoltaici e in opere di energie rinnovabili
  • OpenAI, 2015: una compagnia impegnata nello sviluppo dell’intelligenza artificiale
  • Neuralink, 2016: una startup ideata per collegare il cervello umano direttamente con i sistemi informatici tramite interfacce naturali
  • The Boring Company, fondata nel 2016 e offre infrastrutture

Uno dei progetti più celebri di Musk è la creazione di Hyperloop, un innovativo sistema di trasporto ad altissima velocità e bassissimo impatto ambientale. Una prima versione è già stata testata nel 2016, facendo raggiungere al veicolo la velocità di quasi 200 km/h in due secondi.

Grazie al suo impegno e studio costante Musk ha ricevuto due lauree honoris causa in design e ingegneria aereospaziale. Musk coltiva i propri interessi anche per il mondo del cinema e della televisione interpretando sé stesso in serie tv e commedie americane o prestando i modelli Tesla.

Un esempio impeccabile di personalità multipotenziale, dotato di grande intelligenza e fantasia, oltre che da una profonda convinzione che la fantascienza può diventare realtà.

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