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15 regole d’oro per rendere al meglio nel proprio lavoro

Il lavoro è una cosa importante, e nella maggior parte dei casi occupa una fetta importante della vita di ognuno di noi. Va da sé che tutti cercano –non senza difficoltà di lavorare bene e in modo efficace.

Per rendere meglio nel proprio lavoro, infatti, esistono regole e suggerimenti meno scontati di quanto si potrebbe pensare; tali accorgimenti potrebbero risultare interessanti ed efficaci.

Andiamo a vedere, pertanto, quelle che sono ritenute le regole d’oro per rendere meglio nel proprio lavoro.

1 Sapere eseguire bene il proprio lavoro

Sembra un suggerimento banale, ma invece non lo è. C’è una grande differenza, infatti, tra saper semplicemente svolgere il proprio lavoro e svolgerlo impegnandosi con passione. Se si sa fare unicamente il proprio, senza dare quel qualcosa in più, non si sarà mai completamente soddisfatti e realizzati. Servono solo una serie di misure strategiche e obiettivi che ci faranno essere orgogliosi del nostro operato.

2 Saper coltivare i rapporti personali nel lavoro

Una delle parole chiave su cui le aziende stanno puntando negli ultimi anni è “team building”, ovvero “la costruzione di una squadra”, che nell’ambiente di lavoro sarà utile a lavorare meglio insieme. Non c’è da stupirsi: ad oggi devono assolutamente venir coltivate le abilità interpersonali di ognuno di noi (le cosiddette soft skills). È infatti assolutamente necessario saper comunicare con colleghi e clienti, superare i conflitti, motivarsi a vicenda, risolvere i problemi e, appunto… fare gruppo.

3 Conoscere i metodi del proprio capo

Un impatto significativo, in ogni lavoro, è costituito dal rapporto che si ha “col capo”, ovvero il proprio superiore, colui a cui si deve rendere conto. Spetta a noi stessi il compito di far funzionare questo rapporto umano: sarà importante capire come vuole lavorare, cosa gli piace e cosa no, cosa apprezza maggiormente di noi e cosa meno, cosa tiene d’occhio maggiormente e cosa lascia correre, se delega tutto quanto o se preferisce controllare sempre di persona.

Non deve essere necessariamente un amico, ma comprendere e perfezionare il rapporto lavorativo con lui aiuterà enormemente la nostra produttività.

4 Imparare dai propri errori

Chi fa, sbaglia. Chi non fa, non sbaglia mai. Partendo da questo presupposto, quando ci capiterà di commettere un errore (diciamocelo, si può essere bravi e precisi, ma prima o dopo un imprevisto può capitare a tutti), non serve rammaricarsi più del dovuto.

Piuttosto, sarà importante imparare dove si è sbagliato, capire cosa si sarebbe dovuto fare per non commettere l’errore e concentrarsi maggiormente la volta successiva.

In sintesi, si chiama “fare esperienza”: perché l’esperienza, semplicemente, è costituita dalla somma dei nostri errori. E serve a far sì che certe situazioni non ricapitino.

5 Resistere alle distrazioni

Ormai la tecnologia è entrata a gamba tesa nelle nostre vite e fa parte integrante delle nostre giornate. È inevitabile: i social network come Facebook, Whatsapp, Instagram (e chi più ne ha più ne metta) occupano per molti di noi ore ed ore. Nulla di male, ma durante l’orario di lavoro bisogna abituarsi a riporre lo smartphone e cercare di restare concentrati sulle proprie mansioni, che ne beneficeranno venendo svolte meglio ed in minor tempo. Per controllare i “like” e i messaggi, ci sarà tempo più tardi.

6 Pianificare il lavoro

Per evitare di trovarsi grosse mansioni da svolgere all’ultimo minuto, è importante abituarsi (se possibile) a pianificare con ampio anticipo il proprio lavoro. Impostare delle scadenze, infatti, farà sì di potersi organizzare al meglio e riuscire a destinare, ad ogni singola mansione, una quantità di tempo consona. 

Questo tipo di organizzazione è sinonimo di professionalità e di precisione, e alla lunga costituirà un biglietto da visita che farà la differenza.

7 Essere positivi

Una chiave del successo sul lavoro è il pensare con ottimismo. Significa avere un atteggiamento disponibile e collaborativo. Ne beneficerà tutta la squadra di lavoro, e avrà un tornaconto positivo a livello personale.

Se al contrario si è negativi o pessimisti, inevitabilmente i colleghi saranno influenzati da tale negatività, e sia il lavoro che la nostra persona ne pagherà le conseguenze.

8 Assegnare delle priorità

Ogni giorno ci possono essere problematiche e scocciature, ma tendenzialmente non dovrebbe mai venir dimenticato, se possibile, l’obiettivo con cui si era iniziata la giornata. Vi sono sempre state e sempre vi saranno delle mansioni più urgenti rispetto ad altre, che meriterebbero la maggior parte del nostro tempo e della nostra concentrazione.

Spendere forze e tempo per una mansione meno importante o meno prioritaria può far perdere di vista l’obiettivo del giorno; per non farsi “sorprendere” quindi dalle impellenze meno importanti sarebbe utile, ove possibile, chiedere aiuto, delegare o talvolta rifiutare determinati compiti.

9 Restare aggiornati

Viviamo in tempi frenetici, e nella maggior parte dei casi molti lavori sono influenzati dall’avanzare dei tempi. 

Il cambiamento, in tutte le cose, è inevitabile: per restare al passo con i tempi (e non restare indietro e perdere delle opportunità) è oggi necessario restare aggiornati.

Una pizzeria può avere la miglior pizza del mondo, ma se non sa presentarsi sul web… difficilmente sopravvivrà. Uno studio commercialistico può avere i migliori contabili al mondo, ma se utilizza i software degli anni ’90, è destinato a impiegare più tempo e ad essere meno efficace di colleghi più modesti. Gli esempi concreti potrebbero essere milioni!

Pertanto le parole chiave dovrebbero essere: studiare, partecipare a conferenze, sapersi collocare nel web, leggere i blog, iscriversi a newsletter, fare approfondimenti, chiedere pareri agli esperti. 

10 Essere professionali

A prescindere da quale sia il proprio lavoro, occorre essere sempre seri e concentrati. 

Un vero professionista segue tutte le regole: è puntuale, attento ed educato in ogni circostanza. 

Fa parte della professionalità anche il vestirsi in modo consono al proprio lavoro.

11 Ascoltare 

A volte può essere molto difficile restare in contatto con gli altri, specie si è molto concentrati nel proprio lavoro ed immersi nei propri pensieri.

È una problematica diffusa: secondo recenti studi, pare che si tenda a ricordare una percentuale irrisoria di quanto ci viene detto, con buona pace di mogli e fidanzate. Generalmente, siamo portati a ricordare tra il 25% e il 50% di ciò che ascoltiamo.

Ma ascoltare è vitale se si vuole aver successo nel lavoro. Può essere utile nell’apprendere informazioni, imparare dagli altri, costruire relazioni e prendere la direzione corretta. Per cui, è importante restare concentrati e non distrarsi… ma è altrettanto importante prestare la giusta attenzione a quanto si dice attorno a noi.

12 Essere “affamati”

È opinione comune che, in qualche caso, un lavoro sistematico e ripetitivo (che magari si sa svolgere con semplicità perché ripetuto costantemente nel tempo) possa fare rima con tranquillità e serenità. Forse è così, ma in molti casi arriveranno in ogni caso noia e insoddisfazione per la routine eccessivamente monotona.

Per evitare questa situazione, potrebbe essere utile fissarsi dei nuovi obiettivi, che potrebbero essere l’apprendere una abilità, il seguire un corso di formazione o aggiornamento, o il chiedere al proprio capo maggiori responsabilità. Così facendo, non solo si migliorerà come lavoratori ma si avrà anche la possibilità di ampliare le proprie capacità e riscontrare nuovi modi di pensare. Potrebbero anche aprirsi le opportunità di lavorare su differenti progetti e con persone diverse.

13 Bilanciare le proprie energie emotive

Il lavoro è importante, ma non deve essere tutto. Generalmente, la famiglia e gli affetti dovrebbero essere le nostre priorità. Questo significa che per essi dovremo concentrare le maggiori risorse emotive di ogni giornata. Tradotto: se al lavoro ci sono preoccupazioni o tensioni, si dovrebbe cercare di destinare ad esse solo le emozioni necessarie.

Non dovrebbero andare esaurite, nel corso della giornata, quel tipo di energie e di attenzioni che al termine di essa dovremmo cercare di dare a partner, figli, genitori. 

Tale bilanciamento è chiamato “work life balance”, ed è semplicemente traducibile nel “trovare il giusto equilibrio tra vita e lavoro”.

14 Concedersi delle pause

A volte, un caffè o una chiacchiera con un collega può avere un beneficio inaspettato all’interno della rispettiva giornata lavorativa.

Questo perché è dimostrato che una breve pausa (magari ogni due-tre ore) aiuta nel recupero della concentrazione, nello schiarirsi le idee e a recuperare energie.

15 Chiedere riscontri

Può essere difficile ascoltare le critiche, ancor di più accettarle. Ma in ogni caso le critiche, generalmente, aiutano a migliorarsi. 

Pertanto, può essere utile chiedere un feedback a colleghi, ai datori di lavoro o al pubblico. In questo modo, potremmo capire se il nostro lavoro appare corretto, se i nostri sforzi vanno nel verso giusto e se c’è qualcosa da aggiustare.

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