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Vivere su una isola deserta per 40,000 dollari

Questo articolo è dedicato ad una provocazione lanciata sul web da un attore statunitense, Trevor Donovan, che ha dato del filo da torcere a molte più persone di quanto forse anche lui stesso pensasse.

30 giorni da soli in un castello diroccato

È questa la sfida lanciata nel tweet dall’attore e modello californiano. Incoraggia tutti i suoi fans a trascorrere un intero mese in un castello diroccato, privo di elettricità e, di conseguenza, di connessione internet.

Tutto ciò in solitudine e circondati da telecamere che trasmettono la propria vita in streaming 24 ore su 24.

Chiunque dovesse riuscire nell’impresa si porterebbe a casa la somma di 40,000 dollari americani.

Vediamo cosa è consentito portare sull’isola:

  • Penne
  • Fogli di carta
  • Cibo per 30 giorni
  • Libri
  • La compagnia di Zilpah (la tartaruga gigante che vive da anni sull’isola)

Inoltre, se si rinuncia a 10,000 dollari, è possibile portare anche il proprio animale domestico.

Location

Trevor la chiama “Small Island Castle” ma in realtà si tratta di Torre Scola,
una costruzione made in Italy datata 1606 che già una volta scampò alla demolizione nel 1915 per poi essere adibita a faro di segnalazione.

Torre Scola è un edificio militare abbandonato che si trova su un isolotto nel Golfo dei Poeti, in provincia di La Spezia.

Il Dibattito

La provocazione sul web ha stimolato più di 25,000 persone a rispondere nelle forme più disparate:

  • La maggioranza vede nella sfida un’opportunità per fare soldi facili, e risponde positiva e con entusiasmo dicendo di voler partire immediatamente.
  • Per gli amanti della solitudine, infatti, si tratta dell’occasione sempre desiderata di passare del tempo con se stessi. Magari per buttare su carta tutti quei pensieri che nel caos delle città non riescono a scrivere.
  • Una minoranza formata da giovani ragazzi, obbiettano che 30 giorni senza un contatto fisico con il partner sono davvero eccessivi, e che la presenza del proprio partner è fondamentale per “isolarsi” a Small Island Castle.
  • Per altri, più di ogni altra cosa invece, è imprescindibile la scelta dei libri da portare.

Alla fine si è scoperto che non si trattava di nessuna sfida, ma solo di un sondaggio volto a mettere in discussione la capacità dei suoi fan di scollegarsi da una realtà eccessivamente consumistica.

A far riflettere le persone sull’essere o meno in grado di misurarsi con il consumismo dei tempi moderni, come l’impulso all’acquisto, alla materialità e alla gratificazione momentanea.

Nel 2020, infatti, si può affermare di essere legati ad una società nella quale si è incentivati all’acquisto di beni materiali, necessari e non, in quantità sempre maggiori a discapito di un rapporto più umano con gli amici e la famiglia.

Dove tutto, ma proprio tutto, è sempre a disposizione.

Minimalismo come rimedio (Less is More)

Regalare quell’abito che si ha nell’armadio ma non si indossa mai perché non piace, evitare di prendere l’auto per brevi percorsi o di utilizzare il cellulare per scorrere disinteressati tutte le pagine dei social a cui si è iscritti.

Sono piccoli accorgimenti che tutti potrebbero adottare per confrontarsi con il consumismo di tutti i giorni, anche senza dover partecipare alla sfida proposta dall’attore americano Trevor Donovan.

Less is more è un concetto approfondito per la prima volta dall’architetto Ludwig Mies van der Rohe, che consiste appunto nell’eliminare il superfluo.

Egli lo applicò agli sfarzosi schemi di costruzione in voga in quegli anni, semplificando fino al necessario le strutture, rendendo gli edifici tanto belli quanto pratici.

A concludere questo articolo sarà una citazione tratta dal libro “le coordinate della felicità”, di Gianluca Gotto.

Gianluca è un ragazzo che ha fatto del minimalismo il suo stile di vita e racconta a cuore aperto, nel suo libro, tutti i vantaggi che ne ha tratto e ne trae tutt’oggi.

Quando possiedi solo il necessario, hai la mente sgombra.
In un certo senso il minimalismo è una mentalità che ti porta a vivere il presente e a non lasciarti trascinare dalle cose inutili
” – Gianluca Gotto

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