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Come lavorare in Svizzera

Trovare lavoro in Svizzera è una delle cose che sentiamo più spesso legate all’idea di lavorare fuori dai confini italiani. Questo mito, è alimentato innanzitutto dalla vicinanza, che ha permesso nel corso del tempo il fenomeno dei frontalieri, dalla possibilità di ampie zone del paese elvetico in cui si parla correntemente italiano, e dalla qualità degli stipendi percepiti.

Ma come sempre tra un progetto e la sua realizzazione vi sono delle informazioni che vanno studiate con attenzione per non incappare in errori che possano compromettere la nostra legittima spirazione di lavorare all’estero, ed in questo caso scegliendo la Svizzera come approdo.

Facciamo quindi una panoramica di tutto quello che c’è da sapere per tentare la fortuna in Svizzera, scoprendo le norme e le possibilità offerte da questo paese, che risulta essere uno dei più prolifici al mondo.

Qualità di vita e lavoro e in Svizzera

Partiamo da alcune informazioni di base riguardanti lo stile di vita e di lavoro che si possono sperare di raggiungere in Svizzera.

La nazione elvetica è una delle mete più desiderate per i lavoratori italiani che decidono di spostarsi all’estero, è questo è principalmente dovuto al livello delle retribuzioni che si possono trovare.

Annotiamo ad esempio, che nel 2016 il reddito pro capite medio si attestava attorno ai 67mila euro, facendo registrare uno dei dati più alti a livello globale, inquadrando la Svizzera tra i paesi più prosperi del mondo.

Stipendi in Svizzera

Facciamo qualche esempio direttamente sulle professioni per dare un’idea

Un’insegnante percepisce uno stipendio netto mensile che sfiora i 4.300 euro abbondantemente più del doppio rispetto ai rispettivi colleghi italiani.

Il discorso si applica anche ai medici di base, il dottore di famiglia per intenderci, che ha un salario oscillante tra i 4.600 e i 5.600 EUR.

Il muratore, che in Italia fatica a superare i 1.200 EUR di stipendio mensile, in svizzera può arrivare a guadagnare fino a 4.500 EUR al mese.

Questo livello di redditi pone la svizzera al quarto posto nel mondo come nazione tra le più generose con la forza lavoro, dietro solamente a Qatar Norvegia e Lussemburgo.

Costo della vita in svizzera

Ovviamente dall’altro lato della bilancia troviamo il costo della vita, che in Svizzera è comunque più alto che in Italia, e non di poco. Oltre a costi superiori per quello che riguarda la vita comune e quotidiana, quindi semplici azioni come fare la spesa, se prendiamo in esame alcuni benchmark ci accorgiamo del maggiore impatto di alcuni costi fissi sulle spese di un cittadino medio.

Gli alloggi ad esempio hanno costi molto elevati, e comprare una casa sarà praticamente impossibile appena arrivati in svizzera per lavorare. Anche gli affitti non sono da meno se pensiamo che per un bilocale il costo mensile medio d’affitto si aggira attorno agli 800 euro.

Il fenomeno dei Frontalieri

L’alto costo della vita in svizzera ha generato nel tempo un fenomeno conosciuto come quello dei frontalieri, cioè lavoratori italiani che prestano regolarmente servizio lavorativo nel paese elvetico ma decidono di risiedere in Italia. Questo tipo di situazione è particolarmente diffusa in comuni vicini alla frontiera come Sondrio, Como Varese o Verbania.

Il vantaggio per chi si organizza in questa maniera è ovvio e sostanziale, riuscendo a vivere in Italia con oltre il doppio dello stipendio percepito dai propri concittadini. Con il tempo, sia Italia che Svizzera hanno fortemente regolamentato questo fenomeno, per evitare distorsioni ed eccessivi vantaggi.

Dal lato svizzero esiste infatti uno specifico permesso di soggiorno per frontalieri (Permesso G), che prevede una durata pari al contratto di lavoro se questo è inferiore ad un anno, oppure di 5 anni se il contratto supera i 12 mesi. Inoltre in questo specifico permesso è previsto che il lavoratore debba ritornare al proprio luogo di domicilio almeno una volta alla settimana con dei controlli eseguiti alle frontiere.

Per quello che riguarda il lato italiano, gli sforzi si sono concentrati soprattutto sul versante fiscale, che prevede una franchigia di 7.500 euro annui di introiti da lavoro non tassati. Superata quelle soglia si applica la normale aliquota IRPEF sulla differenza. Questi sono solo dei paletti di massima ma legge italiana sui frontalieri ha in realtà altre fattispecie che però non approfondiremo in questo articolo.

I permessi di soggiorno

Torniamo per un attimo ai permessi di soggiorno che sono un passaggio obbligato se decidiamo di lavorare in svizzera. Oltre al permesso di tipo G che abbiamo visto applicarsi ai lavoratori frontalieri, vi sono altri tipi di permessi che possono garantire il tempo necessario a trovare lavoro, oppure a vivere direttamente in Svizzera qualora si fosse già trovata un’occupazione stabile.

Oltre quindi a quello già citato esistono altri 3 tipi di permesso che sono:

  • Di breve durata: detto permesso L, potremmo richiederlo se il contratto di lavoro ha durata di meno di un anno. Una volta scaduto il contratto il permesso può essere rinnovato per un massimo di 7 volte o 24 mesi, entro i quali ci dovremmo però impegnare alla ricerca attiva di un nuovo lavoro
  • Di lunga durata: detto permesso B, s’intende in pratica come permesso di dimora. Ha una validità complessiva di 5 anni, è rinnovabile a tempo indeterminato, e si applica qualora il contratto di lavoro sottoscritto abbia una validità superiore ad 1 anno.
  • Di durata indeterminata: detto permesso C, si può richiedere quando si è vissuto ininterrottamente in svizzera per almeno 5 anni

Per ottenere questi permessi si dovranno esibire i seguenti documenti ad un qualsiasi comune svizzero:

  • Passaporto valido;
  • Carta di identità;
  • Foto formato tessera;
  • Contratto di lavoro con azienda svizzera;
  • Contratto di assicurazione sanitaria;
  • Certificato di stato civile.
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I lavori in Svizzera

Essendo un paese all’avanguardia sotto molti aspetti, anche in Svizzera la richiesta di lavori ad alta qualifica è sempre attiva, ma la tendenza sempre più accentuata negli ultimi anni ha visto l’intensificarsi di richiesta di operai specializzati. Infatti, molti ragazzi svizzeri, hanno preferito studiare e dedicarsi a lavori d’ufficio, lasciando liberi numerosi posti interessanti nel campo dei lavori più manuali.

Di seguito riportiamo una tabella che esplicita i lavori maggiormente richiesti, e soprattutto, il corrispettivo stipendio mensile.

  • Tecnico caldaia / riscaldamento                 6.200 €
  • Meccanico semplice                                      5.300 €
  • Elettricista                                                         6.200 €
  • Infermiere                                                        7.100 €
  • Farmacista                                                         7.100 €
  • Ausiliario ospedaliero                                   3.995 €
  • Operatore sanitario specializzato             6.200 €
  • Project manager                                             8.800 €
  • Sviluppatore web                                           7.900 €
  • Insegnante                                                       6.200 €
  • Ingegnere                                                         7.546 €

Come è evidente gli stipendi medi sono ad un livello enormemente maggiore rispetto a quelli italiani, e particolarmente interessanti stanno diventando le opportunità di lavoro nell’ambito manuale, rinverdendo i fasti di un tempo in cui la migrazione verso la Svizzera per fare il muratore oppure l’imbianchino era uno dei grandi classici della ricerca del lavoro estero, soprattutto per gli abitanti del sud Italia.

Lavorare in svizzera

Ora che abbiamo visto la regolamentazione di base per provare a trasferirsi in svizzera per lavorare, vediamo in breve alcuni passi fondamentali per rendere reale questa prospettiva. Come accade per altri paesi esteri, anche per lavorare in Svizzera servirà essere organizzati ed avere chiari alcuni passaggi fondamentali. Ecco quindi alcuni consigli di base per riuscire a ad attuare il proprio piano di lavoro nel vicino stato elvetico.

Trovare lavoro in svizzera

Per prima cosa occupiamoci immediatamente di trovare lavoro. Come accennato in precedenza ci sono molte posizioni richieste, e sono tutte ben pagate, ma dove trovare il lavoro che serve per iniziare la nostra esperienza? Esattamente come faremmo in Italia, la maggior parte delle offerte viene filtrata dalle agenzie del lavoro sparse su tutto il territorio, pertanto il primo consiglio è quello di valutare le offerte tramite loro. Inoltre si potranno sempre tenere le antenne dritte per le offerte svizzere su siti specializzati come il nostro che informano sulle possibilità di lavoro all’estero.

Impostare il CV per la svizzera.

Altro aspetto importante è quello del curriculum da presentare. Il principale consiglio è quello di affidarsi al classico Cv euro pass, particolarmente apprezzato in Svizzera, e di tradurlo in tutte le lingue più comuni parlate in territorio elvetico, quindi francese e tedesco oltre all’italiano.

Trovare alloggio in Svizzera

Altro aspetto fondamentale è quello dell’alloggio da trovare ancor prima della partenza. Se abbiamo deciso di non lavorare come frontaliere, ma di trasferirci stabilmente, ecco allora alcuni siti che possono essere d’aiuto

Qui si possono trovare da interi appartamenti in affitto, fino a semplici stanze o servizi di sublocazione legali.

Assicurazione sanitaria

In svizzera è obbligatorio stipulare un’assicurazione sanitaria entro 3 mesi dall’arrivo. Attenzione perché questa non viene in alcun modo rilasciata dal datore di lavoro, ma può essere stipulata solo attraverso delle agenzie private. Ecco una lista delle più comuni, dove poter reperire informazioni circa i costi e le coperture.

Aprire un conto corrente in svizzera

Altra cosa da fare il prima possibile è quella di aprire un conto corrente. Essendo la svizzera molto famosa per il suo sistema bancario ci sono una miriade di istituti importanti e conosciuti, e per un lavoratore regolare non sarà difficile aprire un conto. Per procedere all’apertura del conto corrente si dovrà esibire il passaporto oppure un documento valido, un documento che attesti l’esistenza di un reddito certo. Attenzione che può essere richiesto un versamento minimo per l’apertura del conto. §Di seguito una lista dei maggiori istituti di credito elvetici, dove reperire informazioni precise a riguardo

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