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Guida per trovare lavoro a Londra

Nonostante tutta l’incertezza che aleggia sul Regno Unito attualmente, lavorare a Londra è ancora una delle esperienze più ambite e ricercate dai giovani di mezza Europa.

Questo è principalmente dovuto alla natura cosmopolita e tentacolare della capitale inglese, una delle metropoli più grandi al mondo, da sempre foriera di grandi opportunità.

Ma trasferirsi per lavorare a Londra non è una decisione che può essere affrontata a cuor leggero, e serve avere un quadro generale per orientarsi al meglio ed evitare brutte sorprese.

I consigli per chi vuole lavorare all’estero sono talvolta banali e di spiccato buon senso, ma Londra racchiude in sé alcune particolarità che la rendono unica.

Ecco quindi una guida dettagliata con tutto quello che bisogna sapere per vivere e lavorare a Londra.

Il costo della vita a Londra

La prima cosa che si deve sapere riguardo la capitale britannica è che il costo della vita è mediamente più alto rispetto a tutte le altre grandi città europee. Per avere un confronto con l’Italia, si stima che vivere a Londra costi mediamente il 51% in più rispetto a Milano.

Tutta questa differenza è dovuta soprattutto alle spese di alloggio e trasporti, che sono sensibilmente più alte e costringono chi decide di intraprendere l’avventura lavorativa estera a valutare con attenzione già in fase di partenza le proprie finanze. Non si può pensare di espatriare a Londra senza un gruzzoletto di risparmi a fare da cuscinetto, perché probabilmente tra l’arrivo e la ricerca di un lavoro potrebbero passare settimane.

Comunque attualmente ci sono tutti gli strumenti per organizzare ancor prima della partenza un piano dettagliato che ci aiuti a sbarcare a Londra con delle sicurezze già acquisite.

Per la ricerca dell’alloggio ci si può appoggiare ad esempio al sito Gumtree, che scandaglia il mercato immobiliare alla ricerca delle offerte migliori presenti sul mercato. In questa piattaforma potremo trovare le quotazioni medie per gli affitti divisi per zona, una variabile decisiva per la composizione del prezzo. Ovviamente maggiore è la distanza dal centro città e minori saranno i prezzi di affitto, ma attenzione, contestualmente quelli di trasporto saliranno altrettanto velocemente. Ecco nel dettaglio un riepilogo indicativo, stilato con prezzi medi ricavati dalle informazioni presenti su Gumtree:

  • Zone di Londra 1 e 2: affitto stanza condivisa £500, affitto stanza singola, £650, trasporti £134.8
  • Zona di Londra 3: affitto stanza condivisa £330, affitto stanza singola, £400, trasporti £158.3
  • Zona di Londra 4: affitto stanza condivisa £290, affitto stanza singola, £350, trasporti £194
  • Zona di Londra 5: affitto stanza condivisa £275, affitto stanza singola, £320, trasporti £230.4
  • Zona di Londra 6: affitto stanza condivisa £250, affitto stanza singola, £300, trasporti £246.6

L’unico aspetto dove Londra si dimostra meno cara dell’Italia è quello relativo al cibo, con molte catene di ristorazione che seguono il modello fast food che offrono pranzi e cene a prezzi mediamente più vantaggiosi.

Ma come abbiamo visto la vita è decisamente cara e pertanto il consiglio è quello di partire già con almeno 3000 sterline di fondo (circa 3500€) per essere tranquilli nelle prime settimane.

Consigli per trovare lavoro a Londra

Ora che abbiamo visto le difficoltà e le possibilità nella ricerca di alloggio è il caso di concentrarsi sulla questione centrale: quella della ricerca di lavoro. Anche qui il consiglio base è quello di prepararsi adeguatamente prima, potendo contare su numerose possibilità di consultazione di offerte on line. E ovviamente è di fondamentale importanza anche il modo in cui ci si propone per la ricerca di lavoro.

Impostare un Cv anglosassone

Per la presentazione di curriculum vitae è utile sapere che vi sono delle consuetudini diverse nei paesi anglosassoni. Pertanto non è consigliato limitarsi a tradurre il proprio Cv senza apportare modifiche, anche piccole, alla struttura di base. Vediamo nel dettaglio alcuni consigli per adattare il proprio Curriculum:

  • Evita il formato europeo: I datori di lavoro britannici non amano particolarmente questo schema di curriculum. Cerca di impostare diversamente la struttura dividendo in sezioni le esperienze e gli obiettivi lavorativi
  • Lunghezza del Cv e dati personali: Non presentare un Cv che superi le 2 pagine. E per quello che riguarda i dati personali basteranno nome cognome indirizzo fisico e informazioni di contatto come mail e numero di telefono. Data di nascita e nazionalità non vengono mai prese in considerazione per evitare discriminazioni.
  • Inserisci Summary e Objective: Due semplici paragrafi, di massimo 4 righe dove inserire un riassunto stringato della propria carriera lavorativa e degli obiettivi futuri da raggiungere.
  • Soft skills e lingue: Ultima importante sezione. Qui si dovranno elencare le lingue conosciute (molto importante come qualità essendo Londra una città cosmopolita) e le soft skills, quindi quelle caratteristiche inerenti al carattere del candidato, che sono molto importanti per i datori di lavoro anglosassoni.

Cercare lavoro a Londra

Ora che il curriculum è sistemato potrai dedicarti alla ricerca attiva di lavoro. Ci sono due strade possibili per attivarsi alla ricerca di un’occupazione a Londra. La prima prevede di portare materialmente i Cv presso i posti di lavoro desiderati. Strategia molto classica e seguita soprattutto da chi cerca un’occupazione nel mondo della ristorazione. Come accennato in precedenza ci sono infatti molte catene che hanno continuamente necessità di personale. Ecco alcuni esempi (oltre ai classici Mc Donald e Burger King)

In alternativa a questo metodo potrai cercare lavoro tramite siti internet che offrono soluzioni specifiche per il lavoro estero ed in particolare a Londra. Nel campo della ristorazione e del turismo vi sono in particolare due piattaforme come Bar Zone e Caterer che filtrano appositamente le offerte per il mercato del regno Unito e non sarà complicato trovare una soluzione adatta. In alternativa ci si può sempre appoggiare a siti come Scambieuropei dove trovare molte offerte che esulano dall’ambito della ristorazione. Il supporto di queste piattaforme è davvero importante per chi cerca lavoro a Londra, soprattutto nella fase preliminare, ancora prima della partenza.

Lavorare a Londra senza sapere l’inglese

Una delle domande più classiche per chi vuole intraprendere l’avventura lavorativa a Londra è quella relativa alla lingua. Ovviamente sapere l’inglese è di enorme aiuto e se non abbiamo nemmeno una minima infarinatura linguistica il consiglio è quello di seguire un semplice corso prima di partire. Ma se il nostro livello è appena accettabile, e riusciamo a farci capire e soprattutto a comprendere l’inglese, sarà possibile trovare lavoro senza problemi. I datori di lavoro inglesi sono abituati a persone provenienti da molte parti del mondo, pertanto sanno perfettamente che la conoscenza della lingua non è sempre perfetta e si modulano di conseguenza.

Ovviamente non si può aspirare che ad un lavoro modesto, soprattutto nelle cucine e nella pulizia delle stanze d’albergo. Però sarà possibile per un periodo lavorare e prendere dimestichezza con la lingua allo stesso tempo.

Salario minimo a Londra

Uno degli aspetti che maggiormente spingono verso l’esperienza lavorativa londinese è quello dello stipendio medio che appare senza dubbio più interessante di quello disponibile in Italia.

In Inghilterra annualmente cambia il livello di retribuzione minima riconosciuta e varia a seconda dell’età della persona assunta. Attualmente si attesta a 7,83£ per chi ha più di 25 anni (9,18 € al cambio) e 7,38£ per chi ha tra 21 e 24 anni (8,65€ al cambio).

Cosa serve per lavorare a Londra

Nonostante la burocrazia non sia minimamente al livello di quella italiana, ci sono comunque delle incombenze e dei documenti da presentare per ottenere un lavoro a Londra.

Vediamo nel dettaglio di cosa dobbiamo occuparci, e cosa viene richiesto in fase di assunzione presso un datore di lavoro britannico.

Numero telefonico britannico

Per farci contattare avremmo bisogno di un numero legato ad un operatore inglese. Si possono spulciare in rete le offerte dei vari operatori tra quelli più comuni in U.K. che sono

Conto corrente britannico

Come per la telefonia sarà necessario avere un conto corrente bancario britannico. Anche qui ci sono molte offerte e la cosa interessante è che, a differenza dell’Italia, non ci saranno imposte di bollo da sostenere e la gestione del conto sarà totalmente gratuita. Per l’apertura del conto sarà necessario avere con sé il passaporto o la carta d’identità, mentre molte banche richiederanno anche un documento che attesti la residenza a Londra come ad esempio un’ultima bolletta o il contratto d’affitto. È consigliabile anche avere una cinquantina di sterline da versare all’atto dell’apertura del conto.

Ecco di seguito gli istituti bancari più utilizzati a Londra per l’apertura di un conto corrente:

N.I.N. National Insurance Number

Il documento fondamentale per vivere e lavorare a Londra è il N.I.N., che funziona come un codice fiscale. Per ottenerlo basterà prendere appuntamento presso un job center, calcolando che l’attesa sarà tendenzialmente di 2 o 3 settimane. In quel lasso di tempo il consiglio è quello di trovare casa e procedere all’apertura del conto corrente, che saranno cose richieste in fase di colloquio per l’ottenimento del N.I.N.

Questo numero identificativo sarà quello necessario al datore di lavoro per il pagamento dei contributi.

Brexit e lavoro: la situazione

Al momento la confusione regna sovrana anche nel governo inglese per quello che riguarda la brexit. La scadenza per l’attuazione dell’uscita inglese dall’unione europea era fissata per Marzo 2019, ma si è conclusa con un nulla di fatto e la fase di trattative è ancora in corso.

Per quello che concerne la situazione dei lavoratori stranieri in Inghilterra attualmente è ancora tutto fermo in attesa della definizione della procedura d’uscita da parte del governo britannico. Molto probabilmente però la situazione dei lavoratori provenienti dall’Unione Europea (quindi anche italiani) sarà equiparata a quella dei soggetti provenienti dai paesi extra U.E.

Pertanto sarà necessario dotarsi di permessi di soggiorno e di lavoro secondo quelle che saranno le regole di flussi migratori imposte dal governo britannico. L’impatto su Londra di questa situazione sarà però molto visibile nelle offerte di lavoro disponibili. Molte società importanti e multinazionali, hanno sedi sviluppate nella capitale inglese, ed in seguito alla brexit saranno costrette a spostare tali uffici in città appartenenti all’unione europea.

Quindi con tutta probabilità assisteremo ad una forte contrazione di offerte di lavoro sopratutto per le mansioni più qualificate. Attenzione quindi a programmare un futuro lavorativo a Londra sulla base di questa instabilità prevista.

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