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Le nuove opportunità di lavoro grazie al 5G

I posti di lavoro grazie all’avvento del 5G saranno solo gli ultimi esempi di una tendenza che si è sempre dimostrata nel corso degli anni: le nuove tecnologie sono portatrici di occupazione aggiuntiva e non tolgono posti di lavoro sul lungo periodo. Il dibattito è sempre stato molto acceso riguardo l’argomento lavoro e nuove tecnologie, ma i timori espressi quasi sempre, per l’eccessiva informatizzazione del lavoro, hanno poi lasciato spazio alla nascita di nuove professioni o all’aumento di quelle appena nate. Anche l’avvento del 5G non fa eccezione, e si fa già un gran parlare riguardo le nuove opportunità che questa tecnologia regalerà in termini di occupazione.

Cos’è internet 5G e quali vantaggi porterà

Prima di vedere come impatterà sul mondo del lavoro questa nuova tecnologia, definiamo bene di cosa stiamo parlando. Internet 5G non è altro che la 5^ generazione di internet, e promette di viaggiare dalle cento alle mille volte più veloce della rete 4G che siamo abituati ad utilizzare. Per capire in concreto cosa voglia dire, basti pensare che con la rete 5G si potrà scaricare un intero film in pochi secondi. Oltre a questi vantaggi la nuova rete darà un impulso deciso a tutte le nuove tecnologie basata sulla cosiddetta internet of things, che stanno già iniziando a prendere piede con i vari assistenti personali sul modello di Amazon Alexa e Google. Tutte queste novità andranno senza dubbio ad ampliare le possibilità lavorative nei campi della progettazione informatica, ambiti che già adesso con l’ascesa delle tecnologie digitali sono alla continua ricerca di nuovi occupati.

L’impatto del 5G sul mondo del lavoro globale

Per valutare l’impatto che la tecnologia 5G avrà sul mondo del lavoro bisognerà dividere tra quello che porterà in termini di occupazione aggiuntiva e l’aumento della produttività per le attività esistenti che una nuova rete porta grazie al progresso tecnologico.

Le stime sull’economia

Si stima che complessivamente l’impatto della nuova rete 5G avrà un valore di almeno 12 trilioni di dollari da qui al 2035. Secondo lo studio effettuato dalla società inglese IHS Markit a trarre i maggiori benefici economici sarà la Cina mentre in Europa a fare la parte del leone sarà la Germania, che come sempre traina a livello economico il vecchio continente. Tutto questo fermento economico è dovuto sicuramente alla nascita di nuovi prodotti e applicazioni possibili grazie alla nuova rete, ma anche al ritorno di grandi player storici delle telecomunicazioni che grazie alla nuova tecnologia torneranno sulla scena. Ad esempio in questo senso si è già espressa Nokia, con il lancio di nuovi modelli basati su reti 5G già a partire dai primi mesi del 2020, mentre aziende come Ericsson e IBM si stanno concentrando sulle nuove generazioni di chip da utilizzare nelle antenne 5G e più in generale su tutta la parte infrastrutturale della rete.

Le stime sull’occupazione

Dal lato dell’occupazione l’avvento del 5G è destinato a portare nuovi posti di lavoro in maniera massiccia. Si stima che saranno addirittura ben 22 milioni le nuove occupazioni che globalmente avranno origine dalla nuova tecnologia 5G senza contare la quantità di nuovi prodotti che saranno destinati a rivoluzionare svariati ambiti lavorativi come i trasporti, l’industria, i servizi pubblici e del turismo l’agricoltura e la scuola. Questo porterà ad un sensibile aumento delle occupazioni nella filiera di tutti questi ambiti realizzando quell’effetto a cascata che porterà il 5G ad essere un volano eccezionale per l’economia del lavoro.

L’impatto del 5G sul mondo del lavoro italiano

Ed in Italia come sono le aspettative riguardo l’argomento lavoro e tecnologia 5G? Sembrano rosee almeno secondo i primi rilevamenti. Il colosso cinese ZTE ha già iniziato il suo piano di sviluppo della rete in Italia in collaborazione con Wind-Tre, e ha messo al centro del suo progetto l’Abruzzo, che dopo 10 anni dal tragico terremoto che sconvolse L’Aquila e dintorni, si pone come culla della new tecnology italiana. Il Tecnopolo abruzzese ha già assunto oltre mille persone ed altre sono in arrivo per le nuove opportunità di lavoro che si sono aperte sulla spinta della tecnologia 5G.

L’importanza degli atenei

Un ruolo fondamentale nell’ondata di nuove assunzioni che scaturiranno dalla rete 5G sarà sicuramente ricoperto dagli atenei italiani. Già detto di come si sta muovendo il Tecnopolo d’Abruzzo anche il Politecnico di Milano ha già intrapreso il percorso per farsi trovare pronto alla richiesta di nuove figure. Le richieste più ingenti sono per lavori come ingegneri o progettisti hardware, ma nel capoluogo lombardo c’è grande fermento per quello che riguarda le startup.

Ne è la prova la collaborazione tra Vodafone e PoliHub, un incubatore dell’ateneo milanese, da cui nasce Action for 5G, un piano per le giovani imprese che riusciranno a trasportare il loro business in maniera concreta sulla rete 5G. Sono stati stanziati già 10 milioni di euro per questa gara che vedrà le aziende più interessanti aggiudicarsi il finanziamento andando quindi ad ampliare il proprio business creando nuovo valore per il mondo del lavoro.

Come si muovono le aziende

Detto di Vodafone anche altri colossi del mondo delle tele comunicazioni si stanno muovendo per non farsi trovare impreparati. Iliad ha già confermato che in Italia è attiva la ricerca di 50 figure adatte a ricoprire ruoli nel campo della network technology ed oltre a questo ha iniziato un interessante percorso riservato ad istituti tecnico professionali con corsi per giuntisti di fibra ottica che prevedono una parte concreta di alternanza scuola lavoro.

Diversamente Cisco Sistem ha invece raggruppato centinaia di giovani provenienti da dieci paesi europei (tra cui l’Italia) nel proprio incubatore aziendale di Cracovia, che si chiuderà nel febbraio del 2020 e sarà chiamato a dare concrete risposte e idee per lo sviluppo delle reti 5G.

Quali retribuzioni per i nuovi lavori?

La parte retributiva ha riguardo le nuove figure professionali ha già le sue previsioni in merito. Tutte le agenzie di reclutatori hanno stilato i loro piani riguardo la crescita di queste figure legate così strettamente al progresso della rete 5G. Si stima quindi che per gli ingegneri capaci di gestire la transizione tra l’attuale rete 4G e la nuova 5G si possano prevedere stipendi di partenza che si attestano sui 40 mila euro lordi annui.

Fondamentale per l’aspetto retributivo sarà aver maturato delle esperienze all’estero, soprattutto in Asia o in paesi come la Cina. In generale delle esperienze di partenza in aziende affermate nel campo delle telecomunicazioni come Nokia o Huawei può dare una decisa spinta alla carriera ed anche allo stipendio delle nuove figure professionali legate allo sviluppo della rete 5G.

Entro qualche anno infatti gli stipendi di ingegneri o progettisti hardware potrebbero balzare fino anche a 80 mila euro lordi all’anno, rendendo queste nuove professioni molto interessanti dal lato economico.

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