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Professione Social Media Strategist

Al giorno d’oggi i social media strategist sono le persone più importanti del mondo del marketing. Qualsiasi campagna promozionale non può prescindere dalla diffusione di contenuti sui social network. Ma non solo, ormai una presenza sui social è indispensabile per qualsiasi tipo di azienda, per accrescere la propria notorietà e diffondere il proprio brand con un pubblico ben definito. 

Non importa se si tratta di grandi o piccole aziende, saper identificare e comunicare con la propria nicchia di pubblico attraverso i social media è di fondamentale importanza per creare un’identità aziendale forte e duratura. 

Ma muoversi sui social network senza una conoscenza del loro funzionamento e delle dinamiche che stanno alla base della diffusione dei contenuti può essere anche un boomerang e portare più danni che benefici per la propria immagine o per il successo di un prodotto. Per questo è sempre più importante, nel campo del marketing digitale, la figura del Social Media Strategist, ovvero il professionista che si occupa di studiare e pianificare una strategia sui social. 

Chi è il Social Media Strategist 

Il Social Media Strategist è un professionista che lavora nell’ambito della comunicazione digitale e che ha il compito di aumentare la visibilità di un’azienda, di un libero professionista o di un marchio sia a livello locale che internazionale sui social network.  

Generalmente non si occupa direttamente di svolgere le mansioni operative, quanto piuttosto della direzione manageriale dei progetti e di tutte le strategie aziendali. Ovvero si dedica ad individuare le modalità con cui bisogna catturare l’attenzione dell’audience giusto sui social, mediante ad esempio suggerimenti per la creazione di post e contenuti per queste piattaforme, oltre ad integrare il tutto con altre discipline del marketing. Deve conoscere il funzionamento degli algoritmi di ricerca delle varie piattaforme e deve avere competenze manageriali ed economiche, così come nozioni di neuro-marketing. 

La community social è il primo punto di contatto tra il potenziale cliente e l’azienda. L’utente sfrutta questo strumento per reperire informazioni sul brand e farsi una propria idea. I consumatori sono molto attenti alla reputazione dell’azienda e sui social ricercano informazioni per tastare il polso della situazione. 

Con una gestione corretta della community e della brand reputation si riesce a influenzare le decisioni d’acquisto: visitare la pagina Facebook di un ristorante e imbattersi in lamentele, foto scadenti e contenuti non aggiornati porta l’utente a diffidare. 

Ecco perché dev’essere interesse del titolare dell’attività avere una figura specializzata che gestisca con intelligenza la community, soprattutto quando arrivano le critiche. Serve un approccio pro-attivo alla ricerca del dialogo per trasformare le criticità in opportunità, per migliorare e fare reputation. Ignorare e cancellare le recensioni e i commenti negativi, come fanno molti, è sempre controproducente. 

Cosa fa un Social Media Strategist 

Nello specifico, il Social Media Strategist si occupa di ideare e strutturare tutta la parte di comunicazione strategica dei profili social di aziende o liberi professionisti. Può occuparsi in maniera diretta delle varie fasi di creazione di un piano editoriale, di realizzazione vera e propria dei post o dei contenuti visuali da pubblicare, e di promuovere e monitorare l’andamento di una campagna social. 

Più spesso, in realtà, si ritrova a collaborare con altri esperti di social media marketing per attuare la strategia pianificata e raggiungere gli obiettivi aziendali

I compiti che affronta un Social Media Strategist seguono normalmente una procedura del genere: 

  • Raccogliere le informazioni dal cliente per poter cogliere le esigenze e gli obiettivi da raggiungere; 
  • Definire i KPI aziendali, ovvero gli indicatori chiave di performance, che devono essere monitorati, oltre ad individuare le metriche attraverso cui valutare l’andamento delle campagne; 
  • Analizzare il mercato in cui l’azienda opera, studiando il comportamento dei clienti già acquisiti e di quelli potenziali, e quindi stimare il budget per la campagna pubblicitaria, individuando anche quali social media sono più adatti per ottenere successo; 
  • Creare una strategia per il cliente, tenendo conto dei competitor e del budget a disposizione; 
  • Creare un piano editoriale dettagliato per la stesura dei contenuti, in cui vengono indicati gli argomenti da trattare, il target da raggiungere e i tempi da rispettare, tenendo presente quali sono i momenti con più coinvolgimento per quel target e quali format sono più coinvolgenti e riescono a trasmettere al meglio il messaggio da comunicare; 
  • Gestire, in prima persona o con un team di esperti, le campagne attive, seguendo la creazione dei contenuti, dalla scelta del visual al copywriting e individuando i giusti insight per generare meccanismi virali ed ottenere un maggior coinvolgimento da parte degli utenti; 
  • Dialogare con gli utenti, rispondendo alle domande della community così da creare relazioni durature; 
  • Analizzare e interpretare i dati estrapolati da dashboard interne o da piattaforme esterne. 

Il successo di un Social Media Strategist si valuta sull’aumento di followers, ma non solo. Se si riesce ad aggregare un gran numero di persone all’interno della community si è fatto certamente un buon lavoro. Ma bisogna anche vedere se questi followers siano veramente attivi e abbiano interesse per i contenuti che pubblichiamo. Ci sono aziende che hanno creato community enormi anche investendo molto, ma hanno finito col ritrovarsi con un esercito di followers totalmente disinteressati al brand. 

Con una pubblicità ben congegnata si possono guadagnare decine o centinaia di migliaia di iscritti ad una fanpage, ma se di tutti questi solo una percentuale bassissima segue realmente il brand, diventa un investimento inutile. 

Quando si va a vedere il tasso di engagement e le risposte che si hanno in relazione alla pubblicazione dei contenuti, si può scoprire che i dati sono poco soddisfacenti perché da un lato si viene penalizzati dall’algoritmo di Facebook e dall’altra si viene bocciati da un esercito di fan che non seguono il brand. 

Come diventare Social Media Strategist 

Il Social Media Strategist non deve solo conoscere gli strumenti social ed avere pratica e competenze in questo ambito, ma deve necessariamente avere doti manageriali più ampie, unite ad una conoscenza a 360 gradi di tutto ciò che riguarda il web e il digitale. Inoltre, deve conoscere tutti gli strumenti di gestione ed analisi dei dati e compiere un lavoro di aggiornamento continuo su quelle che sono le evoluzioni delle piattaforme su cui opera e sui trend del momento.

Come in molte delle professioni legate al mondo digitale, non esiste un percorso di studi definito per esercitare la professione. È indispensabili avere competenze di marketing ma ancor di più attinenti all’ambito della comunicazione. Non a caso molti Social Media Strategist arrivano a questo lavoro dopo un percorso di studi in ambito umanistico. 

Una parte molto importante del lavoro risiede infatti nello studiare le sfumature di una strategia di comunicazione basandosi sulla conoscenza approfondita di tutte le piattaforme social, sfruttando anche nozioni di psicologia, sociologia e antropologia

La frequenza di un corso di Web Marketing può essere utile per conoscere i vari passaggi che legano l’attività social con gli ambiti della comunicazione aziendale e della digital strategy. 

Ma più di ogni altra cosa in questo campo serve conoscere ed utilizzare gli strumenti in maniera approfondita. Per cui è importantissimo sperimentare e testare il funzionamento dei social, aprendo una pagina Facebook, un account Twitter o quant’altro dedicato ad un interesse personale in maniera da approfondire le vostre conoscenze sulle varie piattaforme e fare rete. 

Avere degli account ben strutturati, ricchi di contenuti e con molti followers, può essere un punto molto importante quando si affronta un colloquio di lavoro per una posizione nell’ambito della comunicazione social. 

Importante è anche aprire un blog o comunque curare un personale spazio di comunicazione, al fine di creare contatti, trovare collaborazioni e mostrare di cosa si è capaci e come si lavora a chi può essere interessato ad una consulenza. Si tratta di elaborare una strategia di personal branding in ambito social, tassello fondamentale per chi vuole lavorare nel campo della comunicazione. 

Per intraprendere la professione di Social Media Strategist bisogna iniziare dalla gavetta. Conviene proporsi ad una web agency piuttosto che direttamente ad un’azienda, in maniera da entrare in contatto con realtà ed esigenze eterogenee, senza il rischio di diventare in breve tempo tuttofare. In un’agenzia si può strutturare meglio il proprio curriculum e a specializzarsi in un ramo del digital come il social media marketing, creando le basi per un eventuale futuro da libero professionista.  

Carriera e stipendio di un Social Media Strategist 

Il Social Media Strategist, grazie all’esperienza coltivata nel mondo della comunicazione e alle competenze tecniche acquisite con la gestione di social media come Facebook, Twitter, Instagram e Pinterest, mette a disposizione delle aziende il proprio background culturale e tecnico per declinare all’interno delle piattaforme sociali le strategie di marketing e comunicazione. 

Si tratta di una professione che prevede moltissime difficoltà, a partire dalla mancanza di budget. Spesso strategie impeccabili non vedono la luce perché non è possibile accedere agli strumenti per poter veicolare quei contenuti, raggiungere una massa critica di persone e renderlo virale. 

Un’altra difficoltà è quella di riuscire a guadagnare la fiducia del cliente e convincerlo a discostarsi da formule e paradigmi di marketing ormai antiquati, oppure lavorare in sinergia con professionisti che pongono dei vincoli allo spazio di manovra dal punto di vista strategico. 

Un bravo Social Media Strategist deve quindi saper riformulare continuamente la strategia social per mettere d’accordo tutti gli attori che partecipano alle iniziative del brand, ad esempio quando è necessario veicolare sui social uno spot pubblicitario nato per essere diffuso in TV. 

I canali social richiedono un linguaggio differente per fare engagement, ma spesso ci si ritrova con le mani legate perché bisognerebbe richiedere una produzione dedicata al social. Bisogna saper arrangiarsi col materiale che c’è adattandolo alla sintassi richiesta dai canali social. 

Un’altra questione è quella di dover lavorare per un’azienda che offre prodotti o servizi di per sé poco affini all’ambiente solitamente leggero e spensierato dei social e quindi elaborare una strategia efficace che richiede contenuti tecnici e impegnativi, rischiando di diffondere dei messaggi che non intercettano l’interesse dell’utente social. In questo caso il Social Media Strategist deve suggerire al cliente su quali social puntare, avendo anche il coraggio di riconoscere la marginalità di un social media in una strategia di comunicazione di questo tipo. 

L’evoluzione tecnica in questo ambiente è ovviamente velocissima, ed in futuro potrebbero esserci software in grado di produrre contenuti già ottimizzati e perfettamente leggibili. Il fulcro della comunicazione resta comunque la relazione. Anche quando un articolo è impeccabile dal punto di vista del SEO copywriting e da quello grammaticale, serve sempre la sensibilità umana e la capacità di fare delle valutazioni strategiche articolate. 

Ogni Social Media Strategist lavora sempre in team, a partire da un Community Manager che curi la gestione dei canali dal punto di vista operativo. Le sue funzioni comprendono, tra le altre cose, moderazione delle community, pubblicazione dei contenuti e segnalazione eventi. 

Allo stesso modo risulta importante la figura del Web Content Editor e del Web Designer che riescono a trasformare le idee dello Strategist in prodotti accattivanti che abbiano un impatto importante sull’utente. Un problema può essere sempre dato dal fatto che un bravo copywriter può creare un contenuto bellissimo ma non adatto ad una realtà dinamica e informale come quella social. Per questo è importantissima la supervisione del Social Media Strategist per assegnare ad ogni elemento del team l’ambito di operatività più indicato.   

Viste le enormi differenze tra le tipologie di lavori, in base alla complessità, alle richieste del cliente e alle responsabilità assunte, non è semplice fare una media di quanto possa guadagnare un Social Media Strategist. All’interno di una web agency un Social Media Strategist con un minimo di esperienza può guadagnare dai 20 mila euro lordi all’anno in su, ma dipende da tanti fattori. È un lavoro che permette di guadagnare una cifra dignitosa, ma difficilmente porta a stipendi molto ricchi. 

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