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Vivere e lavorare a New York

New York è la città più famosa al mondo, e l’idea di trasferircisi e lavorarci è sicuramente suggestiva. Tutti noi ci saremo immedesimati in qualche personaggio che ha vissuto le sue vicende nella Grande Mela. Ma la fiction spesso offre un’immagine molto semplicistica della vita newyorkese.

Se vuoi vivere a New York, dimentica di vivere come i protagonisti di Friends, che vivevano in due spaziosi appartamenti in pieno centro di Manhattan saltando da un lavoro all’altro senza grandi problemi economici. 

La realtà è ben diversa, soprattutto se si viene dall’estero, e per vivere in una città come New York bisogna essere ben preparati, conoscere bene il funzionamento del mercato del lavoro e sapere fin da subito che si andrà incontro a varie difficoltà. 

La ricerca del lavoro a New York

La prima difficoltà sarà relativa alla ricerca di lavoro. Vediamo di capire dal punto di vista burocratico come dobbiamo muoverci per trovare lavoro a New York, se sia possibile trovarlo dall’Italia, come presentarci e a chi e dove rivolgerci per trovare offerte di lavoro. 

Trasferirsi a New York per trovare lavoro 

Abbiamo già affrontato il tema dei visti per l’ingresso negli Stati Uniti. Tralasciando la possibilità di vincere alla lotteria per la Green Card, in quanto cittadini europei gli italiani possono risiedere negli Stati Uniti per 90 giorni, grazie all’ESTA (Autorizzazione di Viaggio Elettronica per gli Stati Uniti), ma non gli è permesso lavorare. Un visto lavorativo viene concesso solo quando un’azienda si fa garante del richiedente, di conseguenza senza lavoro non si può avere un visto e senza visto non si può lavorare. Questo apparente paradosso costringe chi vuole trasferirsi a New York dall’estero ad investire energie e denaro per trovare un’occupazione nell’arco dei tre mesi concessi con l’ESTA e richiedere immediatamente il visto da lavoratore non appena assunti. Nonostante ci sia una certa tolleranza a New York per chi cerca lavoro, le infrazioni alla regolamentazione sull’immigrazione possono portare all’immediata espulsione e al divieto di rientro negli Stati Uniti fino a 10 anni. 

Cercare lavoro a New York dall’Italia 

Trovare lavoro dall’Italia è molto complicato, la concorrenza è elevata e non essere fisicamente presenti ai colloqui è un grandissimo svantaggio. Una via è rivolgersi a quelle aziende italiane che hanno sedi a New York, oppure avere un tale grado di specializzazione che una nostra candidatura può essere accettata perché una delle poche a soddisfare i requisiti per quello specifico ruolo. La ricerca di lavoro sui siti utilizzatissimi a New York, non porterà a granché se non si ha la possibilità di presentarsi ad un colloquio. 

Come presentarsi per ottenere un lavoro a New York 

È importantissimo tenere a mente le differenze tra il curriculum europeo e il “resume” americano: negli Stati Uniti, e nelle città come New York in particolare, sono sensibilissimi al tema della discriminazione sul luogo di lavoro, quindi non dovrete assolutamente riportare fotografia e data di nascita sul vostro “resume”, se non volete che venga immediatamente cestinato.

Inoltre, a differenza dei tipici formati europei di due, tre pagine, in cui si dettagliano tutte le posizioni lavorative occupate e tutti gli studi effettuati, negli Stati Uniti prediligono un singolo foglio, di agile lettura, che contenga solo le informazioni utili per valutare se siete adatti a ricoprire il ruolo richiesto.

Non dilungatevi troppo inserendo informazioni superflue. La prima (e più importante) cosa che dovrete scrivere è il vostro Objective: in massimo tre righe dovrete riassumere la vostra esperienza per il ruolo che vorrete ricoprire, in maniera che alla prima scorsa il selezionatore dovrà aver già capito che siete meritevoli di attenzione, altrimenti il vostro profilo finirà cestinato insieme alle altre decine ricevuti giornalmente.

Quindi per avere un curriculum perfetto per lavorare nella «Grande Mela» siate concisi, originali e usate grassetti, corsivi e sottolineature per attirare l’attenzione sugli elementi principali: nei primi secondi in cui il vostro “resume” sarà nelle mani del selezionatore si deciderà il successo della vostra domanda. 

I lavori più richiesti a New York

Finanza 

Uno dei settori principali in cui lavorare a New York è quello finanziario. In quanto una delle tre capitali della finanza mondiale con Londra e Tokyo, il settore richiama addetti da tutto il mondo e la conoscenza di lingue e mercati esteri è un fattore determinante nel successo lavorativo. Ben il 35% dei redditi newyorkesi nasce attorno a Wall Street. 

Ristorazione

Nell’ambito della ristorazione gli italiani sono molto richiesti, e l’USCIS (Autorità per l’immigrazione), non applica particolari restrizioni nei confronti dei ristoranti che vogliono assumere chef, pizzaioli o altro personale specializzato, dato che la professionalità italiana nel campo è riconosciuta come una fonte economica. Una buona esperienza sul campo può farvi guadagnare delle buone occasioni, ma la concorrenza è comunque molto alta e potreste dover rifare un po’ di gavetta prima di occupare una buona posizione. 

Industria creativa 

A New York il campo dei media impiega circa trecentomila persone tra editoria, pubblicità, musica e televisione, e inoltre vi hanno sede marchi importantissimi nel campo del design, dell’architettura e della moda. Nell’industria creativa la nazionalità italiana spesso è considerata un valore aggiunto, in particolar modo nell’ambito della moda e del design. Parrucchieri, truccatori, stilisti, grafici, scenografi architetti, designer, ecc. sono visti con un certo occhio di riguardo se di formazione italiana. In questi ambiti avere la possibilità di far vedere un portfolio di propri lavori è essenziale. 

Lavori saltuari 

Come abbiamo detto, senza visto lavorativo non è permesso lavorare, anche se in certi ambiti uno strappo alle regole è abbastanza tollerato. Nello specifico camerieri e baby sitter sono impieghi, utili magari per coprire qualche spesa mentre si è alla ricerca di un’occupazione stabile, che sono spesso svolti da persone senza i visti necessari: si stima che più di trecentomila persone a New York svolgano questi lavori con visti turistici o di studio. 

Costo della vita a New York 

New York è una delle città più care al mondo, per cui quando valutare lo stipendio che andrete a percepire, dovete anche tenere in considerazione le spese che affronterete.

Affitti a New York

L’affitto mensile di un monolocale varia da zona a zona, si passa dai 1500 dollari del Queens o di certe zone di Brooklyn ai 2000 di Downtown Manhattan, fino ai 2500 per un monolocale in un buon complesso residenziale moderno. Un appartamento più grande, con due stanze, ammobiliato, circa 85 mq, può costare più di 2500 dollari al mese in una zona periferica e almeno 3500 dollari in una zona centrale. Molti scelgono di affittare una stanza in un appartamento condiviso, e in questo caso si passa dagli 800/1000 dollari al mese per quartiere come Queens, Brooklyn o Staten Island fino ai 1500 minimo per Manhattan.

Pulizie e bucato 

Può anche essere utile assoldare un aiuto domestico per le pulizie, la cui tariffa oraria è di 25 dollari, e dobbiamo considerare che molto raramente le case a New York hanno la lavatrice, e si utilizzano molto le lavanderie a gettoni che costano dai 2 ai 4 dollari ad utilizzo, a seconda del peso del carico. Far lavare e stirare una camicia in tintoria costerà circa 3 dollari.

Bollette e trasporti

All’affitto aggiungiamo circa 100 dollari al mese di utenze (gas, elettricità) in caso si viva da soli e circa 60/70 in caso si condivida l’appartamento. Inoltre il costo della connessione internet si aggira attorno ai 50 dollari mensili, mentre un piano tariffario per il cellulare con una buona offerta dati è attorno ai 70 dollari. 

Per quanto riguarda i trasporti, in tutta l’area urbana di New York ci si sposta con la metropolitana, che funziona 24 ore su 24, il cui abbonamento mensile a corse illimitate costa 116,50 dollari. Dal momento che una corsa singola costa 2,75 dollari, superando le 40 corse mensili conviene l’abbonamento. Una corsa di un taxi, a tariffa standard, costa circa 13 dollari per un tragitto di 8 chilometri.

Cibo

Il cibo è un discorso a parte. I supermercati nella zona di Manhattan sono molto cari, ed in genere i prodotti di qualità a cui siamo abituati in Italia costano molto. Per rendere l’idea, un litro di latte costa 1,27 dollari, una confezione di 12 uova 4,49 dollari, un filone di pane costa 2,78 dollari e un kg di pomodori 5,21 dollari. Spesso possono essere più conveniente quei ristoranti che offrono pranzi a buffet che si pagano a peso, oppure i take away asiatici che con circa 6 euro offrono porzioni più che abbondanti che vanno bene anche per due pasti. 

Assicurazione sanitaria

Infine, una grande incognita è la spesa sanitaria. A volte l’assicurazione sanitaria è inclusa nel contratto di lavoro, ma solo per le professioni più specializzate e retribuite, mentre per i lavori meno qualificati spesso non c’è alcun tipo di copertura. Le spese sanitarie in America sono altissime, quindi sarà il caso di riservare una quota del nostro stipendio ad un’assicurazione sanitaria privata. Il costo può dipendere da molti fattori come l’età o la nostra storia clinica, ma mediamente un americano tra i 35 e i 44 anni spende circa 390 $ al mese per la copertura sanitaria.

Lo stipendio necessario per vivere a New York 

Ovviamente, essendo una città così cara, anche gli stipendi sono più alti della media. Si calcola che la Grande Mela sia in quarta posizione nella classifica degli stipendi e in quinta in quella sul reddito disponibile dopo aver pagato l’affitto medio. 

Certo, tutto dipende dal tipo di professione. Per un cameriere è praticamente impossibile calcolare la retribuzione mensile: il fisso è generalmente molto basso e gravato da molte tasse, ma le mance rappresentano la maggior parte delle entrate e variano da un minimo del 10% sul servizio fino anche al 20/25%. Le professioni mediche sono quelle che vengono retribuite meglio, come in tutto il mondo, in base alle responsabilità assunte. Un chirurgo può arrivare anche a 230.000 dollari annui. In linea di massima, la media degli stipendi è di circa 82.000 dollari annui, che significa che è di 55.000 nelle zone più periferiche e degradate e di 130.000 nelle zone più ricche.

Possiamo stimare che una busta paga di 5.000 dollari mensili ci possa permettere di vivere agiatamente nella zona urbana, ma dobbiamo sempre tenere a mente che a differenza dell’Europa quasi tutti i servizi sono a pagamento. 

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