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Lavorare come cartomante: chi è, come si fa e guadagni

Il cartomante è colui che si avvale dell’antica arte della cartomanzia, la quale, grazie alla lettura delle carte, permette di avere alcune risposte riguardo il proprio futuro. Non si tratta, come immaginabile, di una scienza. Vi sono persone che credono e si affidano a queste figure, altre no.

Come vedremo in questo approfondimento, sono circa 13 milioni gli italiani che ogni anno chiedono un consulto dal vivo, telefonico o online, interrogando cartomanti, indovini e chiromanti riguardo l’amore, il denaro o il lavoro.

Si tratta a tutti gli effetti di una professione legale entro certi limiti, ed è per questo motivo che diventare un cartomante è il desiderio di molte persone che sentono di avere alcune capacità sensitive e forse anche attratte dai guadagni, spesso ben più alti di un comune lavoro.

Quando nasce la cartomanzia?

La cartomanzia e di conseguenza la figura del cartomante esiste, in Europa, dalla metà del 1300, da quando cioè si sono iniziate a diffondere le carte (come gioco da tavolo).

Le carte, insieme ai dadi, rappresentavano all’epoca una delle primarie fonti di svago, ma in breve tempo iniziarono a essere utilizzate anche da maghi, stregoni, cartomanti e indovini, i quali attribuirono a queste particolari capacità previsive.

Il significato della parola cartomante

La parola cartomanzia dal punto di vista etimologico è composta da carta + manteìa, un termine quest’ultimo che deriva dal greco, il cui significato è: predire.

La cartomanzia pertanto è l’arte di predire il futuro grazie alle carte, un’abilità propria in alcuni che sostengono di essere governati da un’energia soprannaturale la quale permette di avere informazioni sul futuro inaccessibili alla maggior parte delle persone.

Cartomante: chi è

Dopo aver introdotto il contesto, vediamo quindi chi è il cartomante. È una persona uomo o donna capace di leggere il futuro, percependo grazie alle proprie doti da sensitivo una serie di emozioni e stimoli mediante l’uso di un mazzo di carte.

A volte sono utilizzate le classiche 52 carte francesi o le 40 carte napoletane, altre volte si avvale di carte speciali raffiguranti diavoli, angeli e divinità varie. In questo caso si parla di lettura dei tarocchi.

È bene precisare che il cartomante non ha nulla a che vedere con la magia. Non ha, in altri termini, la capacità di modificare il futuro. Il suo unico compito è informare i clienti riguardo ciò che li aspetta nei prossimi giorni, mesi o anni.

Per molti aspetti, dunque, il cartomante è una persona normale, conosce le carte o i tarocchi e tutti i possibili significati. Rappresenta, per molte persone, una guida, una figura alla quale chiedere un consiglio e con la quale confidarsi.

Come diventare cartomante

Ma come si fa per diventare cartomante? Non esiste un percorso canonico. Può essere incluso tra i lavori strani. Non esistono scuole o università dedicate alla cartomanzia ed è anche molto difficile frequentare corsi dedicati. Ciò perché tutti i segreti sono gelosamente custoditi.

Si può dire che chiunque può ambire a diventare cartomante a condizione che si creda nel potere predittivo delle carte.

Dal punto di vista burocratico, il cartomante, come vedremo nei prossimi paragrafi, è un’attività assolutamente legale e pertanto per esercitarla bisogna aprire una partita IVA, salvo che le prestazioni non siano a carattere occasionale.

Dato che non esiste un codice Ateco specifico si può registrare la propria attività alla Camera di Commercio fornendo o il codice 74.90.99 (altre attività professionali) o il codice 96.09.09 (altri servizi alla persona).

Fin quando il reddito annuo rimane inferiore ai 65.000 EUR, è possibile inoltre optare per il regime forfettario.
Aprire la partita Iva è piuttosto semplice, è sufficiente compilare e presentare l’apposito modello, in questo caso per le persone fisiche: AA9, disponibile sul sito web dell’Agenzia delle Entrate.

Passando alla professione in sé, si evidenzia che il cartomante è un profondo conoscitore delle carte o dei tarocchi ed è in grado di fornire un’interpretazione convincente. Si tratta di persone dotate di ottime capacità di persuasione e competenze comunicative.

Generalmente per diventare cartomante il primo passo da compiere è farsi insegnare i trucchi del mestiere da un cartomante esperto. In un certo senso si tratta di svolgere un periodo di tirocinio o stage. In questo modo si possono apprendere i segreti di un mestiere le cui tecniche sono divulgate solo a pochi eletti meritevoli.

Bisogna considerare inoltre che alcune soft skills o competenze trasversali possono essere molto utili per avere successo. Il cartomante deve avere ottime capacità di ascolto, essere empatico e in grado di dare un senso di sollievo a chi, speranzoso, si reca da lui o da lei.

Le persone che decidono di avvalersi di un cartomante, telefonando a un call center dedicato oppure raggiungendo l’esperto a casa o allo studio, in molti casi sono semplicemente alla ricerca di una persona con la quale confidarsi, alla quale raccontare le proprie paure e apprensioni riguardo il futuro.

Con le dovute distinzioni, il cartomante svolge alcune funzioni proprie dello psicologo, del life coach o del mentore, proponendosi come una persona estranea e pronta ad ascoltare e fornire utili consigli.

Il lavoro può essere svolto in vari modi è possibile sia lavorare come cartomante al telefono, sia ricevere le persone direttamente a casa o in uno studio adibito. Ovviamente accogliere le persone dal vivo, implica creare uno spazio idoneo dove arredi particolari, incensi, decorazioni mistiche, colori e un certo senso di mistero sicuramente sono aspetti che contribuiscono a creare l’atmosfera.

Lavorare come cartomante significa inoltre avere alcune conoscenze di marketing e comunicazione. Pagine social, sito web sono molte utilizzate per attrarre nuovi clienti.

E infine, nonostante tale figura sia da molti strettamente legata al mondo della cialtroneria, è bene evidenziare che, conoscendo a fondo l’ambiente, si nota un certo codice etico tra i cartomanti.

Questi, infatti, sconsigliano di mettere in pratica metodi per approfittarsi delle persone come anche di fornire consigli riguardo cure alternative o proporre costosi amuleti porta fortuna.

Insomma, anche tra i cartomanti vi è un certo impegno a intendere il lavoro svolto con serietà, evitando di impartire consigli e buone pratiche che possano in qualche modo mettere a rischio la salute delle persone.

Lavorare come cartomante

Il lavoro del cartomante può essere svolto in proprio e da casa. È possibile sia ricevere fisicamente le persone sia tenere i consulti via telefono.

L’attività, come evidenziato dalla Codacons, può essere molto remunerativa: sono oltre 13 milioni gli italiani che si rivolgono ai servizi dei cartomanti. Tradotto, sono oltre 30.000 i consulti giornalieri per un business totale che vale 9 miliardi di EUR.

Un mercato così florido rende la professione particolarmente un attraente agli occhi degli appassionati di carte e futuro.

Tra i vantaggi, si annovera il basso investimento iniziale, soprattutto quando le consulenze sono svolte via telefono.
Il lavoro può essere quindi svolto in vari modi:

Da casa al telefono per conto di un’agenzia

È sufficiente dare uno sguardo agli annunci online per verificare la presenza di numerose opportunità.

Per lavorare è sufficiente inviare il proprio curriculum. Generalmente è richiesta disponibilità dal lunedì al sabato ed è necessario disporre di un computer e di cuffie per rispondere alle telefonate.

Lavorare come cartomante al telefono per conto di un’agenzia prevede un compenso intorno i 0,10 EUR per minuto di conversazione. Non c’è da stupirsi quindi se i cartomanti cercheranno di trattenere al telefono i clienti il più a lungo possibile.

Da casa al telefono in proprio

Allo stesso modo è possibile lavorare come cartomante in proprio. In questo caso bisogna riuscire ad acquisire i primi clienti attraverso le pagine social e un sito web.

Lavorare in proprio può essere più complicato all’inizio, in quanto risulta più difficile farsi conoscere ma una volta acquisiti i primi clienti le entrate non devono essere divise con l’agenzia e ciò si trasmette positivamente sui guadagni.

Da casa ricevendo i clienti

Un’ulteriore possibilità, che non esclude le altre, consiste nel lavorare accogliendo dal vivo i clienti.

Tale soluzione è probabilmente la più dispendiose dal punto di vista economico poiché bisogna allestire uno spazio idoneo. Tuttavia, è anche una soluzione che permette di entrare in diretto contatto con le persone e di guadagnare di più da ogni consulenza.

All’aperto

È possibile imbattersi in un cartomante anche semplicemente girando per le vie del centro di una medio-grande città.

Nei luoghi più frequentanti infatti non è raro trovare queste figure pronte a elargire consigli sul futuro, sull’amore, sulla vita e se tutti gli aspetti che si desidera conoscere.

Quanto guadagna una cartomante?

È lecito chiedersi quanto si guadagna con la cartomanzia. Come anticipato, il settore è florido e il numero di italiani che ogni giorno si rivolge a queste figure è molto elevato.

Nonostante si tratti di una professione antica, iniziata a diffondersi intorno al 1350, ben si presta all’innovazione. In particolare, la digitalizzazione ha aperto un nuovo mondo: le consulenze online.

Gli strumenti tecnologici agevolano la cartomanzia, poiché permettono anche da casa e in poco tempo di ricevere una consulenza personalizzata.

Tra i 160.000 cartomanti stimati in Italia, i guadagni possono essere molto diversi. L’esperienza in questo settore è determinante. Inoltre, coloro che svolgono la professione in proprio possono chiedere per ogni consulenza cifre molto variabili.

I suddetti aspetti rendono difficile stimare i guadagni di un cartomante. Tuttavia, sembra piuttosto verosimile che coloro che lavorano addetti al call center, percepiscano un guadagno a seconda della durata di una consulenza.

In questo caso, ipotizzando un guadagno di 0.10 EUR al minuto di conservazione, circa 4 ore di conversazione al giorno portano un guadagno intorno ai 24 EUR. Pertanto, lavorando part-time circa quindi 20 ore a settimana è abbastanza semplice arrivare a circa 480 EUR mensili. In questo caso il lavoro può essere un metodo valido per arrotondare lo stipendio.

I guadagni aumentano in maniera esponenziale qualora si riesca a lavorare autonomamente.

I cartomanti esperti e riconosciuti può chiedere una cifra compresa tra le 50 EUR e i 200 EUR per ogni consulenza. E in questo caso sono sufficienti tra i 10 e i 20 clienti al mese per guadagnare anche oltre i 2.000 EUR.

Si consideri che il cartomante può rapidamente arrivare ad avere molti clienti. L’attività, infatti, registra elevati tassi di ritorno. In altre parole, le persone sono solite chiedere più consulti durante l’anno tornando ogni volta dal loro cartomante di fiducia.

Cosa chiedere al cartomante

La cartomanzia ha alcune regole ben precise da rispettare. Il cartomante o la cartomante, non essendo né un mago né un indovino, né tanto meno un medico o uno psicologo, non può o almeno non dovrebbe rispondere ad alcune domande.

In primo luogo, si evidenzia un codice etico da rispettare. Colui o colei che legge le carte è bene garantisca anonimato e privacy ai propri clienti, i quali talvolta confidano aspetti molto riservati della propria vita. È compito del cartomante mettere a proprio agio il cliente e allo stesso tempo non creare false speranze.

Il consiglio è quello di porre domande specifiche. Più queste saranno chiare più le risposte saranno esaustive. Allo stesso modo, anche i clienti dovrebbero essere sinceri, in fondo il cartomante cerca di dare un aiuto concreto.

Le maggior parte delle domande verte su tematiche quali:

Amore

I problemi di cuore da sempre attanagliano uomini e donne. La cartomanzia fornisce, per alcuni, è la risposta giusta ai propri dubbi.

Sul tema, quindi, vertono domande quali: mi ama davvero, ci sono altri/e nella sua vita, tornerà da me, quando incontrerò l’anima gemella, è felice con me, e così via.

Lavoro

Molto comuni sono altresì le domande sul proprio futuro lavorativo: quando troverò un nuovo lavoro, mi promuoveranno, avrò successo, quanto guadagnerò in futuro.

A tali domande la cartomante risponderà fornendo una panoramica in base a ciò che le carte le hanno comunicato.

Denaro

I soldi sono ovviamente un altro grande tema. La classica domanda è: “Diventerò ricco?” ma anche domande sui propri investimenti e sulle proprie attività sono molto gettonate.

Il desiderio di diventare ricchi è comune in molte persone, le quali sperano in un futuro migliore affidandosi al proprio cartomante di fiducia.

Fortuna

E infine il legame tra carte e fortuna è noto. Molti clienti vorranno sapere se avranno fortuna al gioco, chiederanno se giocare i numeri sognati e in generale se la dea bendata è pronta per ricompensarlo oppure no.

Cartomante: quali risposte

Ogni cartomante fornirà una risposta sulla base di ciò che le comunicano le carte o i tarocchi, rispondendo in maniera esaustiva a ogni curiosità.

Si ricorda che tale figura e le risposte fornite sono un consiglio, è che non vi è una scienza ad avvalorare la veridicità delle risposte. I suggerimenti possono essere dunque intrepretati come un parere esterno, come uno spunto di riflessione e non sono certo da intendersi come una verità assoluta.

Il cartomante, inoltre, non dovrebbe dare alcun parere di tipo medico; quindi, non è autorizzato a fornire particolari metodi curativi. Sono altresì vietate pratiche appartenenti alla magia: malocchio, riti particolari, fatture.

Le risposte, come già evidenziato, dovrebbero essere di tipo generiche, nel pieno rispetto del cliente.

Lavorare come cartomante è legale?

È piuttosto comune bollare il mondo della cartomanzia come un insieme di pratiche illegali e truffaldine. Tuttavia, se la professione è esercitata entro i limiti previsti dalla legge allora è assolutamente legale.

Si consideri che il T.U.L.P.S., il Testo Unico delle Leggi di Pubblica sicurezza, all’articolo 121 vieta la pratica del ciarlatano.

Il cartomante però si limita a fornire consigli, ad ascoltare i problemi delle persone, a fornire un parere riguardo ciò che gli comunicano le carte. Pertanto, fin quando ci si limita a ciò, evitando di promettere miracoli o di proporre metodi di medicina alternativa, si può legalmente esercitare l’attività.

Si tratta dunque di un’attività economica come qualsiasi altra, esercitabile mediante l’apertura della P.IVA e regolare pagamento delle tasse.

Chi crede alla cartomanzia

Come evidenziato dalla Codacons, il numero di cartomanti è in crescita, così come lo è il valore di affari. Secondo l’avvocato Gianluca Di Ascenzo, attuale vice presidente dell’associazione, il clima di incertezza attuale favorisce tale tipologia di attività.

Sono soprattutto coloro che vivono in uno stato di instabilità sentimentale ed economica a servirsi delle prestazioni di indovini e cartomanti, principalmente alla ricerca di una parola d’incoraggiamento e di conforto.

Tra le varie modalità con cui viene esercitata la professione: da casa, via telefono o online, sembrano essere proprio i consulti telefonici i più gettonati.

Nonostante esistano ancora figure che ricevono a casa. Ciò avviene perché il consulto telefonico garantisce maggior anonimato ed è più immediato rispetto al recarsi fisicamente presso l’abitazione o lo studio del cartomante.

Non si può tuttavia segnalare come il settore della cartomanzia ben si presta al rischio di subire una truffa. Non tutti infatti rispettano un codice etico e le leggi e spesso chiedono lauti compensi in cambio di fortuna, soldi o amore.

La cartomanzia, rispetto alle prestazioni fornite da maghi o astrologi, sembra riuscire ad attrarre un numero maggiore di clienti. Il rapporto confidenziale che si instaura tra il cartomante e il cliente infatti è molto stretto.

Infine, continua il l’avvocato Di Ascenzo, bisogna considerare l’enorme sommerso che genera questa tipologia di attività. Si stima che i tassi di evasione fiscale raggiungano il 95% del totale del volume d’affari.

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