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Come scegliere la foto del curriculum

Il curriculum è il biglietto da visita con il quale un candidato presenta le proprie capacità, esperienze e attitudini. È un documento dove la chiarezza e la qualità influiscono sulle scelte dei reclutatori. Noi di cercalavoro.it siamo consapevoli come la cura di ogni dettaglio in sede di stesura di un curriculum può cambiare le sorti di un aspirante lavoratore. Per questo invitiamo anche a leggere gli errori da non commettere quando si scrive un curriculum e i consigli per scrivere un curriculum vincente.

In questo articolo si affronta il tema della foto da inserire in un curriculum, fornendo consigli su quale scegliere e dove metterla; rispondendo inoltre alle curiosità emerse tra gli aspiranti lavoratori, in particolare si vedrà se preferire una foto in bianco e nero o a colori, e se gli occhiali, la barba, gli orecchini e le collane possono in qualche modo far perdere punti durante la fase di selezione. L’articolo si chiude riportando una serie di ricerche condotte su come i reclutatori valutano un curriculum in base alla foto.

Consigli sulla foto da inserire nel curriculum

Quali i consigli di due delle più grandi agenzie per il lavoro al mondo? Ranstad è una multinazionale olandese specializzata in ricerca, selezione e formazione delle risorse umane. Conta oltre 40 filiali in Europa, Asia e Nord America. Abroad Experience, è un’agenzia di reclutamento internazionale, specializzata nell’aiutare le persone a trovare opportunità di lavoro in Europa.

Si riportano quali considerazioni hanno proposto in merito alla foto da inserire nel curriculum.

Utilizzare una foto professionale e sobria

Utilizzare foto fuori da un contesto professionale è più frequente di quanto non sembri. L’idea da tenere a mente è quella di utilizzare una foto che ritragga la persona con la stessa espressione e un outfit tenuto in un colloquio di lavoro viso a viso. Sono accettati abiti formali ma non troppo eleganti. Una camicia può essere la scelta giusta sia per un uomo sia per una donna. Evitare inoltre foto in canottiera, vestiti senza spalline, T-shirt soprattutto quelle che contengono slogan inappropriati, cappelli e gioielli appariscenti.

Evitare i selfie

È preferibile utilizzare uno strumento professionale per la propria foto. Evitare quindi le classiche pose stile selfie che ritraggono il braccio teso a sostegno del telefono e la ripresa dall’alto verso il basso.

Utilizzare un trucco leggero

La sobrietà è indicata anche nel make-up per le donne che, rispetto agli uomini devono considerare il tipo di trucco da utilizzare. È preferibile un trucco leggero e un rossetto appena accennato. L’idea è quella di fornire un’immagine reale che ritragga ciò che si è veramente.

Utilizzare un’inquadratura frontale

La postura corretta del dispositivo utilizzato per scattare una foto è quella frontale, con gli occhi rivolti verso l’obiettivo. È indicata una foto che ritragga il primo piano e in cui si vedano il collo e le spalle. Quest’ultima angolatura è preferibile rispetto ad un immagine intera, almeno che la candidatura non è rivolta per una posizione dove sono richiesti requisiti fisici specifici, come un’hostess o steward o per i modelli.

La scelta dello sfondo

Le foto tradizionali prevedono uno sfondo sobrio, neutro e monocromatico. I colori da prediligere sono il bianco, il grigio o il beige chiaro, adatti a dare risalto al volto. Si può utilizzare uno sfondo che ritrae una pianta o un dipinto adeguato. Come alternativa si può sfumare leggermente lo sfondo, utilizzando l’effetto “bokeh” che permette di ottenere una cornice non invadente.

Ritrarsi in una foto il più naturale possibile

Una foto per il curriculum può essere considerata riuscita quando ritrae la propria immagine nella versione più naturale. Evitare quindi smorfie, risate, bronci e tutte le espressioni non convenzionali. L’immagine deve essere naturale con un sorriso non troppo pronunciato. Evitare inoltre di farsi ritrarre con in mano oggetti quali alcolici e sigarette.

Utili indicazioni sulla scelta della foto

Dopo aver visto quali sono i consigli per una foto del curriculum perfetta, si risponde ora a tutti i dubbi e le curiosità emerse dai potenziali candidati per una posizione lavorativa.

Foto sul curriculum sì o no?

Non esiste una risposta sicuramente giusta a questa domanda. In generale la foto in un curriculum è sempre consigliato inserirla. Spesso un’immagine aiuta un recruiter nella memorizzazione di un candidato e questo potrebbe dare un vantaggio nell’essere ricontattati. Tuttavia, non esiste una verità assoluta, si registra infatti la tendenza in molte aziende nel non richiedere espressamente una foto profilo, ciò è dovuto a causa dell’aumento della sensibilità verso i temi della discriminazione, legati al colore della pelle o all’immagine personale. Questo tipo di sensibilità è bene specificare deriva da una inclinazione principalmente anglosassone.

Foto a colori o in bianco e nero?

Una foto a colori è in generale la scelta migliore nella maggior parte dei casi. Queste risultano più autentiche e amichevoli nonostante mettano in risalto le irregolarità e le caratteristiche più evidenti del viso.

Qual è la giusta dimensione per una foto sul curriculum?

Una foto per il curriculum in generale deve essere recente, scattata al massimo un anno fa, di qualità elevata e dalle dimensioni simili ad una fototessera (3,5cm x 4,5 cm o 4cm x 4,5cm).

Con o senza barba?

La scelta di mostrarsi con la barba o senza barba in una foto curriculum dipende molto sia dal tipo di attività a cui si sta inviando la richiesta di lavoro sia se la barba ha un aspetto curato o meno. Se il lavoro prevede uno stretto contatto con la clientela e una partecipazione regolare a riunioni e meetings la scelta più sicura è quella di radersi. Lo stesso discorso vale per quelle mansioni a contatto con gli alimenti. In generale quindi in molti lavori soprattutto quelli tradizionali, esiste un pregiudizio verso la barba. In altri settori quali la moda, l’hi-tech e la pubblicità si tende ad essere più permissivi.

La questione risulta dibattuta anche su Quora una piattaforma dove le persone possono pubblicare domande e ricevere risposte da utenti preparati ed esperti su qualsiasi argomento. Tra le molte risposte ricevute, il parere che ha generato maggiori consensi è quello che se si ha una barba ben curata non c’è motivo per essere preoccupati.

Dove inserire la foto?

La foto di un curriculum in generale va inserita in alto a sinistra, così come indicato nel celebre sito per la compilazione di un curriculum riconosciuto a livello europeo Europass, che contiene uno specifico riquadro con la scritta “Foto”. Questa indicazione può essere utile anche per chi preferisce creare il proprio curriculum utilizzando Microsoft Word o altri software dalle simili funzioni.

Come viene valutata una foto che ritrae la corona d’alloro indossata il giorno della laurea?

La domanda è stata posta da molti utenti sul web, sebbene la foto che attesta l’avvenuto conseguimento di un titolo universitario rappresenta una prova inequivocabile, inserirla sul proprio curriculum non è una buona scelta, in quanto spesso viene valutata come una scelta banale, da principiante e omologata.

Le indicazioni sopra riportate sono valide anche per i servizi web dedicati alla pubblicazione e diffusione del proprio curriculum, come LinkedIn utili per trovare un lavoro o sviluppare contatti professionali.

Questo tipo di portali si collocano in una via di mezzo tra un social network e uno strumento per trovare lavoro, hanno creato diversi dubbi su come impostare il proprio curriculum all’interno della piattaforma. Come utilizzare LikedIn per la ricerca di un impiego è un tema già affrontato in questo blog.

Per quanto riguarda invece la scelta della foto è utile attenersi alle regole sopra descritte. Quindi è bene evitare foto mentre si sta facendo sport o mentre si sta praticando il proprio hobby preferito, che poco hanno a che fare con la ricerca di un lavoro. È bene evitare anche le foto del proprio animale domestico, utilizzare un avatar o ritrarre la propria automobile.

Un ultimo avviso riguarda in generale le foto personali presenti nel profilo di un canale social. Nel rapporto dell’Adecco Work Trends study emerge che il 35% dei recruiter ha escluso un candidato a causa delle informazioni presenti sui social network. Tra i motivi principali di questa scelta vi è al 20% la presenza di foto sconvenienti, al 18,2% la presenza di informazioni non in linea con quanto dichiarato sul CV, al 16% per via di alcuni tratti della personalità che sono emersi dal profilo, all’11% a causa di commenti negativi sui datori di lavoro attuali o precedenti, all’8,4% per via di commenti discriminatori.

Inserire o no la foto nel curriculum è una questione culturale

Graduateland è un portale online che permette di mettere in contatto i ragazzi appena usciti dalle università o dagli studi con il mondo del lavoro, conta oltre 500.000 utenti registrati e partnership con 22 università soprattutto localizzate in Europa e Stati Uniti. La società è stata fondata nel 2010 da Patrick Lund, Jens Reimer Olesen, Morten Petersen, Jesper Reeh, and Jonas Reeh, ha sede a Copenhagen in Danimarca.

In un articolo scritto da Sandra Busch si affronta la questione della foto curriculum in varie zone del mondo.

Inserire o meno una foto sul proprio curriculum è un dibattito molto controverso. Negli Stati Uniti l’80% dei selezionatori non prende in considerazione una candidatura se comprende una foto, un discorso analogo vale per la maggior parte degli Stati europei.

Nei paesi Scandinavi i recruiter consigliano sempre di allegare una foto al proprio CV, al contrario in Europa meridionale la questione è un po’ diversa. Se in Spagna è generalmente richiesta, in Italia non risulta espressamente obbligatoria. Anche in Grecia non esiste una tendenza univoca, tuttavia una foto è generalmente apprezzata.

Nel Regno Unito non è comune allegare una foto al proprio curriculum, in quanto si prediligono le abilità e le competenze rilevanti per la posizione a cui si fa riferimento. Esistono anche in questo caso delle eccezioni, dovute principalmente ad alcune posizioni lavorative come quelle nel ramo commerciale.

Allegare una foto al curriculum per un lavoro negli Stati Uniti non è affatto un’usanza tipica. Secondo la scrittrice dell’articolo, spesso può essere determinante per non vedersi la domanda presa in considerazione. La cultura negli Stati Uniti infatti, è quella che l’aspetto fisico non deve contribuire sulla scelta di un candidato. Aspetti quali i caratteri fisici, l’etnia, il genere ed altre categorie risultano molto tutelate dalle leggi sul lavoro statunitensi. Il consiglio è quello di documentarsi bene prima di allegare una foto, accertandosi che questa sia espressamente richiesta.

In Medio Oriente includere una foto al curriculum è una pratica largamente riconosciuta, soprattutto per le località degli Emirati Arabi. Questo aspetto è dovuto dal fatto che nelle zone Medio Orientali difficilmente esistono rigide leggi antidiscriminatorie.

Anche nel continente Africano è consigliato inserire una foto al proprio curriculum anche se considerata l’estensione del continente è preferibile informarsi prima sulle specifiche usanze stato per stato. Non è una buona idea in Sudafrica dove al pari degli Stati Uniti i selezionatori del personale preferiscono valutare un candidato in base all’esperienza passata e alle abilità.

Nelle regioni dell’Asia orientale, Sud-orientale e centrale nonostante includono molti stati diversi, la maggior parte dei datori di lavoro apprezza una foto sul curriculum. La cultura asiatica in particolare quella orientale tende a dare molta rilevanza all’aspetto fisico e professionale del candidato.

In Australia e Nuova Zelanda è facoltativo includere la foto nel curriculum. In genere la richiesta di una foto è espressa nella domanda di lavoro, in particolare per le posizioni dirigenziali.

Nella scelta di una foto per il curriculum l’apparenza conta

In una ricerca presente su Researchgate dal titolo “The Impact of Beauty during Job Applications”, effettuata da Sevag Kertechian, ricercatore della Sorbona di Parigi, emerge come principalmente una donna inserendo una foto attraente in un curriculum può influenzare la percezione del selezionatore, soprattutto in Italia e in Francia.

La ricerca parte dalla considerazione che l’essere brutti rappresenta uno stigma ancora oggi molto sentito nelle società moderne (Vigarello, 2004). Kertechian si chiede se un reclutatore che in media è in prevalenza di genere maschile, a parità di capacità preferirà chiamare una donna sapientemente truccata o una donna struccata. Le prime impressioni infatti basate sull’aspetto fisico sono difficili da superare anche se la tendenza dei recruiter è quella di negare questa verità. Solo il 3% ammette di essere influenzato dall’aspetto fisico di un candidato (Robert Half, 2011).

I risultati dell’esperimento condotto mediante l’invio dei curricula, dimostrano come una donna che utilizza una foto con un trucco curato ha il triplo di possibilità di essere ricontattata rispetto ad una donna, di pari capacità ma che non appare truccata nella foto allegata al curriculum.
Risultati contrastanti sono stati riportati da una ricerca condotta dai professori Bradley Ruffle e Ze’ev Shtudiner dal titolo “Are Good-Looking People More Employable?”.

La ricerca ha indagato sul ruolo dell’attrattiva fisica che si genera durante i processi di assunzione. Sono state inviate due copie di curricula a un totale di 2652 aziende che avevano posizioni lavorative aperte, per un totale di 5312 curricula inviati. Le due copie, molto simili tra loro differivano dal fatto che in una c’era un’immagine personale attraente di un uomo o di una donna, nell’altra non c’era alcuna immagine. Le risposte delle aziende ai curricula sono state significativamente più alte per i curricula degli uomini contenenti l’immagine rispetto ai corrispettivi senza immagine.

Sorprendentemente i curricula delle donne con foto hanno ricevuto meno risposte rispetto a quelli senza foto, non ottenendo quindi gli stessi risultati emersi dall’esperimento riguardante i curricula degli uomini. Le spiegazioni possono essere ricondotte a sentimenti di invidia o gelosia da parte dei selezionatori. Le ricerche condotte al fine di valutare una correzione tra una foto sul curriculum attraente e la possibilità di essere selezionati sono numerose. In uno studio di Saruwatari (1979), è stato chiesto a 45 studenti di valutare diverse posizioni lavorative per impiegati e dirigenti. I curricula da valutare erano sia di uomini sia di donne equamente divisi tra alcuni che contenevano un’immagine attraente e altri che non la contenevano.

La ricerca conferma che per gli uomini l’attrattiva è determinante mentre per le donne la tendenza è stata di preferire l’immagine attraente per le posizioni di impiegato, mentre è risultata una discriminazione per le posizioni dirigenziali.

In una ricerca del 2006 Luxen e van de Vijver hanno chiesto a dei partecipanti di valutare se assumere o meno un candidato sulla base di un finto curriculum. In media i candidati con foto attraenti hanno una valutazione più elevata ma questo non si verifica quando il valutatore è una donna che preferisce un candidato donna dalla foto meno persuasiva.

Inoltre, secondo Parret (2013) le cameriere di bella presenza (ma non i camerieri) ricevono bonus più alti anche se la produttività lavorativa è più bassa. Altre evidenze dimostrano come uomini o donne in sovrappeso vengono ricontattati dai selezionatori in media dal 6 all’8% in meno rispetto ad individui dal peso normale.

Gli studi condotti, come sottolineato dalla ricerca sembrano andare tutti nella direzione che gli individui tendono a valutare negativamente le persone attraenti dello stesso sesso. Tuttavia, non c’è traccia di tali prove nella letteratura economica.

In definitiva, sulla base degli studi emersi appare evidente la differenza sostanziale che può fare una foto in un curriculum. In particolare, per gli uomini appare evidente la correlazione positiva tra bella presenza e possibilità di essere ricontattati.

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