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Professione Digital Transformation Manager

Nel campo dell’impresa la parola chiave è sempre innovazione. Al giorno d’oggi all’esigenza di innovazione delle imprese è strettamente collegato il concetto di Digital Transformation, una rivoluzione nel campo del lavoro paragonabile alla rivoluzione industriale vissuta nel corso del 1700. 

Oggi per un’azienda nascente non è pensabile lavorare senza sfruttare la visibilità che il web e i social possono dare al proprio progetto per portare il proprio fatturato al livello successivo. le persone, con internet, hanno rivoluzionato il processo di acquisto di qualsiasi prodotto o servizio. 

Per questo un’azienda deve affrontare questo processo di trasformazione delle sue modalità di comunicazione ed operative, ma per farlo bisogna conoscere bene i canali da sfruttare e le regole da seguire. Per coordinare questo processo in un’azienda che voglia stare al passo con i tempi serve però una figura dedicata ovvero il Digital Transformation Manager

Cos’è la Digital Transformation 

Quest’espressione è entrata ormai a pieno titolo nel vocabolario di chi si occupa di Digital Marketing, ma può essere complicato per chi non è abituato ad operare nell’ambito capire appieno che cosa significa. 

 La Digital Transformation non può essere definita un progetto, quanto piuttosto un modo diverso di fare business. Vuol dire trasformare il modello tradizionale in uno più innovativo, ovvero cambiare quindi modello e punto di partenza, ma soprattutto cambiare gli attori coinvolti. Per riuscire ad ottenere gli obiettivi prefissati, la Digital Transformation necessita di moltissime iniziative che riguardano praticamente tutte le funzioni aziendali

Affrontare la Digital Transformation non significa assolutamente trasformare le aziende tradizionali in aziende digitali. Al contrario, vuol dire sfruttare le enormi potenzialità che il digitale offre per innovare aziende e imprese andando ad effettuare una serie di cambiamenti prevalentemente tecnologici, culturali, organizzativi, sociali, creativi e manageriali, che toccano quindi vari aspetti delle aziende ma non i loro processi produttivi e la loro identità. 

Chi è il Digital Transformation Manager 

Il Digital Transformation Manager si occupa di aiutare l’azienda nel processo di digitalizzazione e innovazione. Si tratta di un professionista costantemente a contatto con la direzione aziendale, di cui spesso può far parte, sempre aggiornato su ogni forma d’innovazione che possa impreziosire l’azienda per cui lavora. 

Il Digital Transformation Manager è quindi un quadro esecutivo, un dirigente aziendale. Questa posizione lavorativa si basa su un insieme unico di conoscenze tecnologiche che dirige tutti i reparti, orientandoli alla crescita del digitale in tutti i reparti, team e dipartimenti aziendali.  

Un responsabile della messa a terra della strategia digitale collabora con tutti i team di marketing, sviluppo e gestione organizzativa, utilizzando le sue capacità di leadership per costruire partnership strategiche. 

Il Digital Transformation Manager si concentra in particolare sull’asset legato al digitale di un’azienda, guidando, costruendo ed espandendo la presenza digitale sia per le operazioni esterni che per i rapporti con i clienti. Questa figura è responsabile della definizione delle priorità per l’infrastruttura tecnologica dell’azienda, oltre che per la continuità dell’allineamento delle informazioni su tutte le piattaforme e software multimediali che vengono utilizzate. 

Gestisce tutti i dipartimenti IT correlati e funge da tramite tra la presenza digitale dei dipartimenti interni e tutte le attività pubblicitarie e di marketing. Ha un filo diretto e continuo con tutti gli amministratori per definire le loro specifiche esigenze di marketing, commerciali, di produzione e spinge per l’azione infrastrutturale della tecnologia digitale. 

Cosa fa il Digital Transformation Manager 

Un Digital Transformation Manager si occupa principalmente di: 

  • Assicurare la corretta pianificazione e utilizzo del pacchetto Office 365 da parte di ogni risorsa aziendale; 
  • Sviluppare un progetto d’innovazione dell’azienda e fare in modo che questo sia rispettato nelle tempistiche e nel budget previsti in fase di pianificazione; 
  • Garantire che le attività eseguite nel piano di digitalizzazione/innovazione rispettino le normative vigenti; 
  • Gestire l’help desk per garantire che il servizio clienti si migliori di continuo; 
  • Assicurare che gli utenti siano in grado di adattarsi alle tecnologie e le novità implementate; 
  • Mostrare capacità organizzative e di pianificazione avanzate in ambito tecnico; 
  • Fornire strategie, supporto e coordinamento al team, per garantire la corretta e puntuale realizzazione dei vari cambiamenti; 
  • Realizzare, in collaborazione con l’amministrazione aziendale, il budget destinato all’innovazione e impegnarsi nella gestione di quest’ultimo e del suo monitoraggio continuo; 
  • Identificare quali sono le modifiche e i miglioramenti da apportare all’interno dell’azienda, in base alle specifiche esigenze di questa; 

In particolare, il lavoro di Digital Transformation Manager può essere declinato spesso in alcuni ruoli più specifici: 

  • Chief Digital Officer 
  • Chief Innovation Officer 
  • Chief Data Officer 
  • Chief Marketing Officer 

Qualunque sia la figura, tra queste, che si fa carico di essere il motore dell’innovazione che guida la Digital Transformation, bisogna ricordare che dovrà avere la fiducia incondizionata della proprietà o del vertice dirigenziale, capacità di spesa e autonomia di decisione per poter raggiungere i proprio obiettivi, sempre più importanti nelle organizzazioni moderne che vogliono sopravvivere nel futuro. 

Chief Digital Officer 

Il Chief Digital Officer (CDO) o il Chief Digital Information Officer (CDIO) è un individuo che aiuta un’azienda, un’organizzazione governativa o una città a guidare la crescita, convertendo le tradizionali attività analogiche in digitali, usando il potenziale delle moderne tecnologie online e dati (vale a dire, la Digital Transformation) e, a volte, supervisiona le operazioni nei settori digitali in rapida evoluzione come le applicazioni mobili e i social media e le relative applicazioni, beni virtuali, nonché gestione e marketing di informazioni “libere” sul web.  

Le responsabilità del CDO di un’organizzazione sono varie e in continua evoluzione come il futuro di un CIO per le imprese digitali. Il CDO non è solo una figura terza esperta di tecnologie, metodologie e soluzioni digitali, ma può anche essere un direttore generale, un CEO, un amministratore o un dirigente particolarmente ferrato nell’argomento.  

I CDO sono generalmente responsabili dell’adozione delle tecnologie digitali in un’azienda e hanno una funzione dirompente nelle metodologie e nei processi.  Come per la maggior parte dei titoli esecutivi senior, le responsabilità sono stabilite dal consiglio di amministrazione o da altra autorità dell’organizzazione, a seconda della struttura legale aziendale. 

Il CDO è responsabile non solo delle esperienze dei consumatori digitali in tutti i punti di contatto aziendali, ma anche dell’intero processo di trasformazione digitale interno

Chief Innovation Officer 

Un Chief Innovation Officer (CINO) o Chief Technology Innovation Officer (CTIO) è una persona che all’interno di un’organizzazione è responsabile della gestione del processo di innovazione e della gestione del cambiamento; è colui che, inoltre, può essere la persona che origina nuove idee ma riconosce, valorizza e mette a sistema anche idee innovative generate da altre persone appartenenti all’organizzazione.  Il CINO gestisce anche il cambiamento tecnologico a tutti i livelli. 

I responsabili dell’innovazione di successo si concentrano sul rispetto dei principi chiave dell’innovazione: leadership, creazione di reti all’interno dell’organizzazione, sfruttamento di VOC (voce del consumatore) nello sviluppo di idee, utilizzo dei giusti incentivi così come la gestione e realizzazione di un processo di innovazione efficace, trasparente ed efficiente. 

Il CINO è responsabile della gestione del processo di innovazione all’interno dell’organizzazione ed identifica le strategie, le opportunità di business e le nuove tecnologie, sviluppando quindi nuove capacità e architetture dell’informazione, nuovi modelli di business e nuove strutture industriali, al servizio di tali opportunità. 

Il CINO o CTIO non deve presentare alcun rapporto al CEO o ad un altro dirigente. Tuttavia, affinché tale ruolo abbia successo, richiede un supporto organizzativo dal più alto livello possibile e, quindi, l’allineamento totale con il CEO o dei report diretti dello stato avanzamento delle idee, è una pratica comune. Il CINO o CTIO è un titolo funzionale, simile al responsabile della sicurezza delle informazioni. Le parole “capo” e “ufficiale” sono usate per comunicare che una persona in questa posizione è responsabile di guidare l’innovazione nell’intera organizzazione. 

Chief Data Officer 

Il Chief Data Officer (CDO) è un quadro aziendale responsabile della governance e dell’utilizzo delle informazioni intese come risorsa; lo fa tramite elaborazione dati, analisi, data mining, scambio di informazioni, data integration e altri mezzi. I CDO fanno principalmente riferimento all’amministratore delegato (CEO). Il CDO è membro del team dirigenziale e responsabile unico per l’elaborazione dati e data mining a livello complessivo. 

Il titolo di Chief Data Officer condivide la sua abbreviazione, CDO, con il Chief Digital Officer, ma i due ruoli sono decisamente differenti. 

Il Chief Data Officer ha la grossa parte della responsabilità aziendale nella determinazione di quali tipi di informazioni l’impresa sceglierà di catturare, di conservare e di sfruttare, allineando questi dati con gli scopi direzionali.  Il Chief Digital Officer, invece, non sostiene questa responsabilità aziendale, ma quella della definizione dei sistemi di informazione attraverso i quali questi dati vengono archiviati ed elaborati. 

Il ruolo del CDO per l’elaborazione dei dati non era elevato a quello del senior management, fino agli anni ’90, quando le aziende hanno iniziato a riconoscere l’importanza della tecnologia dell’informazione, della business intelligence, dell’integrazione dei dati, della gestione del dato e dell’elaborazione dei dati per il funzionamento fondamentale delle attività quotidiane. Con questo differente approccio all’informazione e ai dati, il ruolo del CDO è balzato sotto agli occhi di tutti ed è diventato cruciale. Tra le sue mansioni giova ricordare la definizione delle priorità strategiche per l’azienda nell’ambito dei sistemi di dati, l’individuazione di nuove opportunità di business relative ai dati, l’ottimizzazione della generazione di ricavi attraverso l’analisi dei dati e, in generale, la rappresentazione dei dati come asset strategico aziendale al tavolo esecutivo con gli altri dirigenti della C-suite. 

Con l’aumento delle architetture orientate ai servizi (SOA), l’integrazione di sistemi su larga scala e meccanismi di archiviazione e scambio di dati eterogenei (database, XML, EDI, ecc.), diventa necessario disporre di una figura di alto livello, che possieda una combinazione di conoscenza del business, abilità tecniche e gestione del personale, capace di guidare la strategia dei dati interni all’azienda. Oltre alle opportunità di guadagno, alla strategia di acquisizione del dato e alle policy sui dati dei clienti, il Chief Data Officer è incaricato di istruire tutta l’azienda sul valore strategico dei dati, come asset aziendale e driver di reddito, ai dirigenti, dipendenti e ai clienti. 

Chief Marketing Officer 

Il Chief Marketing Officer (CMO) o Global Marketing Officer o Marketing Director è un dirigente aziendale responsabile delle attività di marketing in un’organizzazione. Il CMO guida la gestione del marchio, le comunicazioni di marketing (compresi pubblicità, promozioni e pubbliche relazioni), ricerche di mercato, gestione dei prodotti, gestione dei canali di distribuzione, prezzi e assistenza clienti. 

Visto il ruolo a contatto con le esigenze del cliente, il compito di guidare la trasformazione digitale interna all’azienda, con l’obiettivo di cambiare il rapporto con i clienti, può essere assegnato a questa figura, purché condivida visione, competenze e conoscenza in linea con gli elementi della trasformazione digitale delle aziende. 

Come diventare Digital Transformation Manager 

Non esiste un percorso di studi formale obbligatorio da conseguire per lavorare come Digital Transformation Manager. È comunque considerato un requisito preferenziale, aver conseguito un percorso di studi universitari nell’ambito dell’Informatica o comunque legato all’innovazione

Le competenze che non possono sicuramente mancare nel bagaglio di un Digital Transformation Manager sono: 

  • Spiccate capacità comunicative; 
  • Abilità di problem solving; 
  • Capacità di pianificazione e organizzative avanzate; 
  • Comprensione dei principi Lean; 
  • Corretta integrazione di elementi di gestione dei rischi (più conosciuto come Risk Management); 
  • Capacità di analisi dei sistemi; 
  • Indiscussa conoscenza delle più innovative ed efficaci tecniche di progettazione; 
  • Conoscenza delle tecniche di controllo delle normative e dei diversi metodi d’ispezione delle attività. 

Il titolo di studio è un requisito preferenziale, ma non è l’unica cosa che serve per ricoprire questo ruolo professionale. 

Esistono numerose esperienze formative, come corsi di formazione, master e simili, che risultano fondamentali per acquisire competenze e attitudini per lavorare come Digital Transformation Manager. 

Non esiste la soluzione formativa definitiva e completa per svolgere questa professione, in cui la parola chiave è: formazione continua, basata su concetti, tecniche e nozioni provenienti da diversi ambiti professionali (come il Project Management, il Web Design e diverse ramificazioni del Digital Marketing). 

Il web offre moltissime opportunità formative per ottenere quello che serve per diventare Digital Transformation Manager. 

Lo stipendio di un Digital Transformation Manager 

Anche se si tratta di una professione recente, il Digital Transformation Manager percepisce dei compensi abbastanza elevati all’interno di un’azienda, proprio per la delicatezza del suo compito.

Un Digital Transformation Manager capace ma alle prime armi può iniziare già con stipendi attorno ai 2.000 EUR netti al mese, e in media si può arrivare a cifre che si aggirano intorno ai 50.000 EUR l’anno, mentre per un Digital Transformation Manager che abbia una già una grande esperienza e possa contare su ottimi risultati raggiunti, si parla di 80.000 EUR l’anno

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