Azienda italiana cerca ingegneri ma li trova solo in Polonia

Anche in un momento dove il lavoro sembra scarseggiare, ci si può trovare davanti a contraddizioni incredibili.

Può capitare di avere una richiesta dal mercato del lavoro, per profili in cui l’offerta non è sufficiente a soddisfare le aziende. Quello delle offerte di lavoro ignorate è un problema che dovrà essere affrontato a breve perché con la nascita di nuove figure professionali si è aggravato ulteriormente

Il caso emblematico di questa situazione è rappresentato dalla GFT Italia, una multinazionale tedesca, la cui sede italiana lamenta la penuria di candidati per posizioni di ingegnere informatico.

Il caso, scoppiato nelle scorse settimane, porta a numerose riflessioni sul mercato del lavoro, e sulle politiche all’orientamento lavorativo applicate ai giovani.

Posizioni aperte ignorate

Il direttore risorse umane della GFT Italia è stato chiaro nelle scorse settimane, dichiarando che l’azienda ha costantemente dalle 40 alle 50 posizioni aperte.

Questo dato è confermato da un rapido passaggio sulla pagina delle offerte di lavoro raggiungibile direttamente sul sito dell’azienda.

Semplicemente scorrendo la pagina delle carriere si possono trovare alla data odierna la bellezza di 27 posizioni aperte, concentrate nel centro nord, quasi tutte inerenti il campo della programmazione e dell’ingegneria informatica.

Queste offerte rimangono perlopiù disattese, e pertanto l’azienda ha dovuto pensare a soluzioni alternative per soddisfare la propria richiesta.

Una strada percorribile è quella di assumere personale con un profilo non del tutto aderente a quello richiesto, a cui viene impartito un periodo di formazione per essere trasformati in sviluppatori informatici.
La scelta più dolorosa è però quella di affidare questa parte italiana del lavoro in paesi esteri dove il reperimento dei candidati è più agevole, come accaduto recentemente con la Polonia.

In Italia la GFT conta già oltre 700 addetti impiegati, ma fatica non poco ad integrare il proprio organico con figure di questo tipo. Per tamponare il problema l’azienda è da tempo in contatto con i maggiori atenei d’Italia nel campo della formazione di ingegneri informatici.

L’importanza della formazione universitaria

Uno degli atenei più impegnati nella formazione di ingegneri informatici è da sempre il Politecnico di Milano, che da tempo ha avviato un programma denominato career service.

Con questo programma l’università meneghina, intende favorire l’ingresso dei suoi giovani studenti nel mondo del lavoro, facendo incontrare la domanda delle aziende con l’offerta dei giovani laureati.

Rimane però il problema del reperimento della figura dell’ingegnere informatico.

Come confermato dal rettore del politecnico, Ferruccio Resta, la richiesta di ingegneri legati al mondo dell’industria 4.0 è aumentata esponenzialmente.

Per venire incontro a questa richiesta sarebbe necessario pensare ad investimenti mirati ad aumentare il numero di iscritti nei corsi di laurea relativi a queste figure, ma servirebbero investimenti ingenti: per aumentare di 5mila unità i partecipanti, l’investimento auspicato sarebbe di almeno 50 milioni di EUR.

Servirà quindi uno sforzo programmatico dello stato in collaborazione con gli atenei di tutta Italia per non perdere l’occasione di creare posti di lavoro.
Infine è utile notare come questi siano posti di lavoro di ottima qualità, sia come salari medi che come contratto di lavoro, che il più delle volte sfocia direttamente in un posto a tempo indeterminato, tanto desiderato al giorno d’oggi.

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