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Fiorista: chi è, cosa fa, quanto guadagna

I fiori sono un dono sempre gradito, che può accompagnare davvero tutti i contesti di festa e celebrazione. 

Alle spalle della selezione, della vendita e della composizione dei fiori c’è il fiorista (o fioraio). La sua esperienza e conoscenza gli permette di creare un addobbo personalizzato, di dare consigli sulla sua cura, di proporre soluzioni inventive e creative. 

Nella nostra guida al mestiere di fiorista parleremo di tanti aspetti di questo mestiere. In particolare, ci concentreremo sulle sue declinazioni, che sono molte più di quanto ci si possa immaginare. 

Chi è e cosa fa il fiorista

Il fiorista è un professionista che si occupa della selezione e composizione degli addobbi floreali. 

Le fasi del suo lavoro sono sempre: 

  1. dialogo con il cliente, per individuare le sue esigenze, i gusti, le necessità e il budget a disposizione;
     
  2. analisi di queste informazioni per fornire possibili soluzioni;
  3. composizione dell’addobbo;
  4. consegna dell’addobbo, con le eventuali informazioni per la cura e la conservazione. 

Oltre a questo, ovviamente, il fioristi si occupa di ordinare i fiori e i materiali da composizione dai propri fornitori di fiducia, tenere pulito e ordinato il proprio negozio e fargli pubblicità. 

Fiorista o fioraio: la differenza

Potrebbe non essere immediata la differenza tra un fiorista e un fioraio. Cerchiamo di analizzare queste due figure separatamente. 

Il fioraio si occupa della creazione delle composizione più semplici, oppure della vendita di piante e fiori sfusi. Il suo lavoro è meno remunerato, e soprattutto decisamente più pratico e manuale. 

Il fiorista è invece un vero e proprio artista, che studia con i propri clienti una soluzione floreale adeguata alle esigenze. La fase di progettazione del flower design non è diversa da quella di tutti gli altri rami della decorazione: interni, esterni, luci, quadri, e così via. 

Inoltre, un fiorista lavora più spesso per eventi, come matrimoni e celebrazioni, rispetto ad un fioraio. 

Tanti contesti e declinazioni del mestiere

Come abbiamo detto in apertura un fiorista può essere necessario davvero in tantissimi contesti. 

Ecco alcune possibili declinazioni del mestiere di fiorista, da tenere in considerazione se ci si vuole avvicinare a questo impiego. 

Per eventi festosi

Raramente i fioristi si occupano di creazioni floreali solamente per un tipo di evento, ma potrebbe essere una possibilità per settorializzare la propria attività e selezionare i propri clienti. 

Alcuni eventi festosi della vita privata in cui specializzarsi possono essere: 

  • matrimoni; 
  • compleanni;
  • lauree, dominate sempre dalla presenza di corone d’alloro, magari arricchite da nastri o piccoli decori tematici in base alla facoltà. 

Funerali

Le composizioni floreali alle celebrazioni funebri sono un classico. I fioristi che si occupano di queste creazioni devono avere una particolare sensibilità nei confronti della famiglia in lutto e del contesto in cui lavoreranno. 

Sono ovviamente bandite le composizioni troppo chiassose e pacchiane, che potrebbero disturbare la celebrazione e darle un aspetto immotivatamente gioioso. 

In alternativa, se il defunto ha lasciato disposizioni diverse, è necessario rispettare al 100% i suoi desideri. 

Tre buone idee per i fioristi che si interessano di questa tematica sono:

  • studiare le tradizioni funebri della propria città o comunità di riferimento, anche all’esterno: ogni nazione e città può avere riti particolari in cui i fiori rivestono un ruolo diverso;
  • conoscere le tradizioni funebri di più religioni: si potrebbe diventare il punto di riferimento in zona per i fiori e le composizioni per una comunità etnico/religiosa del luogo;
  • conoscere il significato simbolico dei fiori. Non in tutti i luoghi del pianeta, infatti, i fiori che noi associamo al lutto come i crisantemi sono simbolo di dolore. In Giappone, per esempio, il crisantemo è il simbolo della monarchia imperiale. Sarebbe un grave errore scegliere questo fiore per un funerale!

Celebrazioni pubbliche

Una celebrazione pubblica può essere arricchita dalla presenza di addobbi ed omaggi floreali. In questo caso è necessario tenere d’occhio i bandi pubblici emessi dalla città per ricercare fioristi ed esperti di arredo floreale. 

Sono molti i siti e i network che scrivono periodicamente newsletter e informative per le aziende della zona che vogliano candidarsi ad un concorso o un bando. 

Mondo dello spettacolo

Nello spettacolo la presenza dei fiori è un omaggio frequente. Basta pensare alla tradizione sanremese di donare un mazzo di fiori colorati alle cantanti e alle ospiti della gara! 

Questo esempio è comunque solo uno. Municipi, sale comunali, eventi di teatro, sportivi, concerti possono avere bisogno di specifici addobbi floreali. 

Nel mondo dello spettacolo non sarà raro interfacciarsi con il direttore artistico, che fornirà le indicazioni generali per la composizione degli addobbi. 

Editoria

La cura dei fiori e delle piante è un ambito che appassiona tantissimi “non addetti ai lavori”, che amano arredare il proprio balcone, il giardino o la casa con queste composizioni. 

Se si ha una buona esperienza e un seguito di clienti o sui social è possibile creare contenuti gratuiti, freemium o a pagamento per gli appassionati. 

Questo tipo di mossa porta direttamente alla prossima declinazione.

Social e community

Sui social già esistono dei “flower influencer” o dei “plant influencer”, che coltivano -letteralmente- le proprie community di appassionati di fiori e di piante. 

Si tratta di un metodo davvero intuitivo di far conoscere la propria attività e di radunare persone appassionate dell’argomento. 

I due modi di monetizzare una community già formata sono: 

  1. spostarla gradualmente su piattaforme a pagamento o di servizi (per ordinare una composizione, per acquistare un libro o un manuale, e così via);
  2. collaborare con aziende in sponsorship. Questa mossa è riservata a chi ha già una community solida e con un buon traffico, che ne aumenti la visibilità. L’obiettivo non è troppo complesso da raggiungere, perché la maggioranza degli influencer legati al mondo di piante e fiori è americana, e il mercato italiano non è affatto saturo. 

Flower design

Il flower design è la forma più alta di creazione ed inventiva legata al panorama di piante e fiori. 

Il flower designer è un vero e proprio artista, che pianifica una composizione, discute con i clienti e dà libero sfogo alla propria creatività e versatilità per rispondere alle loro esigenze. 

Oltre ovviamente alla manualità tipica del mestiere, per essere flower designer è necessario conoscere meglio i principi della comunicazione floreale, saper usare i programmi di grafica o il disegno, e soprattutto avere chiara in mente una strategia di vendita e promozione dell’attività. 

La formazione del fiorista

Non esiste un percorso univoco per diventare fiorista. 

Ovviamente per avvicinarsi a questo mestiere è necessaria una grande passione per il mondo dei fiori e delle piante. La manualità, le tecniche di taglio, di composizione e la scelta dei materiali si acquisiranno con l’esperienza pratica e con lo studio, nel corso della gavetta. 

Esistono comunque corsi professionalizzanti per fioristi che permettono di condensare tutte queste competenze in poche lezioni. 

Alcune delle materie affrontate sono: 

  • botanica; 
  • conservazione dei fiori e delle piante;
  • materiali e strumenti; 
  • fornitura;
  • marketing e visual marketing per l’attività;
  • gestione aziendale; 
  • strategie di vendita; 
  • arte floreale; 
  • tecniche di confezionamento.

Le competenze di un fiorista

Cerchiamo di analizzare più nel dettaglio quali sono le competenze che un fiorista deve avere e padroneggiare per essere un professionista di successo. 

Di certo c’è la parte tecnica del lavoro. Consiste essenzialmente in: 

  • gestione delle forniture; 
  • selezione dei fiori, delle piante e dei materiali;
  • uso degli strumenti;
  • tecniche di conservazione; 
  • tecniche di composizione, imballaggio e spedizione degli addobbi. 

La parte interpersonale è altrettanto significativa ed importante. 

Un fiorista deve saper comprendere le esigenze di ogni tipo di evento, per adattare il proprio lavoro alle richieste dei clienti. Una certa dose di creatività e inventiva sono necessarie per personalizzare il proprio lavoro e rimanere impressi nella memoria dei clienti e degli spettatori dell’evento. 

Deve sapere come vendere in modo efficace, come comunicare con i clienti e i fornitori. 

Inoltre dovrà essere affidabile, puntuale e preciso, scrupoloso nei confronti del dettaglio.

Il guadagno di un fiorista

Analizziamo ora quali sono le possibilità di guadagno di un fiorista. 

Lo stipendio iniziale, come apprendista in un negozio o un garden center, o all’inizio della carriera, si aggira indicativamente sugli 800 euro al mese. 

Ovviamente a questa cifra saranno aggiunte le indennità di lavoro per le festività e i fine settimana, che sono (specialmente nella stagione delle cerimonie) i momenti più caldi dell’attività. 

A metà carriera si possono guadagnare circa 1350 euro al mese.

A fine carriera, se si riesce ad integrare il proprio lavoro con composizioni più particolari o con il lavoro sui social o in editoria, si possono guadagnare anche 1800/1900 euro al mese. 

Un confronto con professioni correlate

Mettiamo adesso a confronto il guadagno di un fiorista con quello di altri professionisti legati al mondo della botanica, delle piante e dei fiori. 

  • Fiorista: tra gli 800 e i 1900 euro
  • Giardiniere: tra gli 800 e i 1800 euro
  • Agronomo: tra i 1100 e i 2300 euro
  • Vivaista: tra gli 800 e i 1400 euro
  • Perito agrario: tra gli 800 ei 1500 euro
  • Architetto paesaggista: tra gli 800 e i 1400 euro

La carriera di fiorista: come far crescere la propria attività

Ecco qual è, generalmente, la progressione “classica” nella carriera di fiorista. 

Il primo step è quello dell’apprendistato. Si può essere apprendisti in negozi di fiori, studi di flower design o di architettura di esterni e paesaggi, fare esperienza di vendita in vivai i centri di giardinaggio. 

Acquisita una certa manualità è possibile o specializzarsi in una delle discipline che abbiamo elencato, oppure aprire una propria attività. Un modo per contenere le spese dell’apertura e della gestione di un negozio è affidarsi ad un franchise. 

Chi preferisce rimanere nel settore botanico più generale potrà trovare spazio in un vivaio, sia come dipendente che come proprietario. In questo caso è necessario conoscere nel dettaglio le tecniche di coltivazione di tanti tipi di verde: da quello ornamentale ai fiori, fino alle piante da frutto, agli alberi, ai bonsai, alle sementi, e così via. 

In un vivaio non si presenteranno solamente privati che desiderano arricchire il proprio giardino o il balcone. 

Ci saranno anche: 

  • enti pubblici che vogliono allestire un arredo floreale particolare per una sala o un evento; 
  • scuole, che vogliono istruire bambini e ragazzi sulle proprietà della natura e della sua conservazione; 
  • enti sanitari pubblici e privati, che utilizzano il giardinaggio come mezzo di cura; 
  • orti botanici, sia pubblici che privati, che vogliono arricchire la propria collezione; 
  • aziende che desiderano creare uno spazio verde all’interno dell’ufficio, oppure fare corsi di formazione e team building, o riservare delle composizioni per una giornata speciale;
  • privati cittadini che hanno già esperienza e competenza nel settore botanico, per esempio per passione, e desiderano essere aiutati non da un semplice venditore ma da un vero e proprio esperto. 

Insomma il pubblico si allargherà molto e sarà necessario conoscere meglio le giuste tecniche di vendita e comunicazione per rapportarsi con ognuno di questi referenti. 

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